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Roma

ANGUILLARA, I RIFIUTI E L’OMBRA DELLA “CITTA’ DELLA MONNEZZA”

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Tempo di lettura 3 minutiIn altri comuni del Lazio le amministrazioni infliggono multe salatissime a chiunque getti i rifiuti indifferenziati vicino i cassonetti o per la strada

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Chiara Rai

Anguillara e i rifiuti. Per fortuna la raccolta differenziata c’è e tutto sommato funziona nonostante la formula delle quattro R (riduzione, riciclaggio, riutilizzo e recupero) non sia applicata in toto. Anche il porta a porta funziona. La raccolta dei rifiuti ad Anguillara è organizzata con una tipologia di sevizio misto (3 zone: al centro storico il “porta a porta” e nelle altre due il servizio di prossimità misto, tra gli altri, al ritiro a domicilio dell’umido). E per le persone civili che la osservano funziona: c’è il ritiro degli ingombranti a domicilio e c’è la grande isola ecologica… questa sconosciuta! Proprio così, sembra assurdo ma nonostante le copiose insegne stradali che indicano la direzione dell’isola ecologica, quest’ultima è poco celebre ad Anguillara. Per la cronaca ricordiamo che si trova nella zona artigianale in località le Pantane. La squadra de L’osservatore laziale è stata un’intera mattinata a chiedere informazioni: “dove si trova l’isola ecologica?”, “boh! Davvero non so!”. In media solo una persona su dieci sa dove si trova. E a saperlo, il più delle volte sono le persone di una certa età. All’isola ecologica si portano i rifiuti indifferenziati. Da uno studio firmato Provincia di Roma riguardante il settore dell’usato è emerso che il 25 per cento dei materiali conferiti sono riusabili e con valore di mercato. Il fatturato potenziale ricavabile da queste merci è pari a 204.086 euro. Questa cifra comprende 94.424 euro di fatturato potenziale da mobili e 19.311 di oggettistica e altri beni di piccole dimensioni (oggettistica e quant’altro). Il fatto assurdo è che a pochi passi dal punto di conferimento comunale sta nascendo la “cittadina della monnezza”, in via Pantane. Lì dimorano mobilio, materassi e tante buste di plastica di immondizia indifferenziata. Questo significa che ci sono tante persone che pensano sia normale continuare a non differenziare i rifiuti nonostante sia in vigore la raccolta differenziata. Lo fanno indisturbati. E forse è proprio questo il punto. Anzi i punti sono diversi, perché la fotografia odierna di Anguillara e i rifiuti sembra quella di un buon inizio o start up come lo si vuol chiamare che però non è stato seguito, coltivato o meglio sviluppato. Veniamo al sodo. Il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta è stato finanziato dalla Provincia di Roma nel Comune di Anguillara nel 2007 sull’intero territorio comunale per un importo complessivo di 468.478 euro (21.796 abitanti). Il servizio è stato avviato nel 2008 con una graduale estensione a  tutto il territorio comunale. Tra il 2007 e il 2008 il porta a porta funzionava in otto quartieri su 20 pari al 60 per cento delle utenze. Oggi si parla di un 68 per cento di differenziazione: complimenti! Il Comune guadagna su un risparmio di circa 400 mila euro: come vengono reimpiegati questi soldi? C’è un contratto con la società che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti, in questo contratto è previsto l’ispettore ambientale: quanto e dove e quando vigila? In altri comuni del Lazio le amministrazioni infliggono multe salatissime a chiunque getti i rifiuti indifferenziati vicino i cassonetti o per la strada. Ci sono controlli mirati per questo e la paura di pagare anche 500 euro per un gesto incivile frena gli indisciplinati. Se i punti di conferimento dell’indifferenziata fossero maggiori, sicuramente gli utenti sarebbero più incentivati a conferire correttamente. Insomma la matematica non è un opinione, si sta procedendo bene, ma per evitare che sorgano cittadelle della monnezza basterebbe aumentare i controlli con previsione e applicazione di multe salate per gli incivili, realizzare la seconda isola ecologica prevista e martellare con una campagna informativa e di comunicazione mirata. Mettere paura ai comuni limitrofi informando che chiunque scarica rifiuti ad Anguillara è doppiamente multato è poi un escamotage niente male. Per ora via delle Pantane rischia di diventare una discarica a cielo aperto….il messaggio è: a pochi passi c’è l’isola ecologica.