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ANGUILLARA, FASCIA DA SINDACO EXTRALUSSO: TRA TESI, COLPE E SPESE L'IMU AUMENTA

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La determina dirigenziale relativa l’acquisto della fascia da sindaco extralusso non è supportata da formale atto di indirizzo da parte degli amministratori. Sembrerebbe che l’acquisto sia stato un’iniziativa della responsabile del servizio Sport, Turismo e Spettacolo Vanda Filzi, in carica con l’amministrazione Pizzigallo e attualmente in carica con l’amministrazione Pizzorno. Questa teoria giustifica sia le dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale Secondo Ricci sia le dichiarazioni dell’ex vice sindaco Stefano Paolessi.

 

Angelo Parca

Una fascia da sindaco modello  extralusso, anzi, per essere fedeli a quanto riportato sulla fattura di vendita “fascia da sindaco in seta con astuccio” al corrispettivo iva inclusa di euro 367,20. La notizia relativa l’acquisto della fascia veniva data su questo quotidiano lo scorso 3 ottobre nell’articolo intitolato “ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU” a firma di Emanuel Galea. L’autore intendeva mettere in evidenza il fatto che durante l’ultimo Consiglio comunale del 13 settembre il primo cittadino di Anguillara Sabazia l’avvocato Francesco Pizzorno annunciava, tra l’altro, che l’aliquota IMU sulla prima casa veniva variata dallo 0,4 percento allo 0,5 percento e quella sulla seconda dallo 0,76 percento all’1,06 percento. Nell’articolo si accennava anche ad una consulenza esterna per 50mila euro annui, si accennava anche alle altre consulenze esterne, infine si accennava alle assenze del personale del Comune indicandone anche le varie percentuali. L’autore partendo dall’acquisto di una fascia da sindaco, passando poi per consulenze varie e tassi d’assenza del personale comunale, intendeva sollevare la questione dell’aumento delle aliquote Imu, evidenziando in particolar modo l’aumento dell’aliquota sulla prima casa.
Non si faceva attendere la risposta  dell’assessore Enrico Stronati che dichiarava: “L'articolo di Emanuel Galea non lo condivido affatto. Siamo il comune con l'aliquota più bassa del lago” e ancora “Ogni punto in meno sulla prima casa pesa 35 mila euro, scendere di un punto avrebbe significato 350 mila euro in meno!”. Il Presidente del Consiglio comunale Secondo Ricci, puntualizzava su Facebook che l’acquisto della “fascia tricolore del sindaco era da imputare alla precedente amministrazione di centrodestra. Pubblicavamo quindi un secondo articolo in data 4 ottobre sempre a firma di Emanuel Galea intitolato “ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI” dove l’autore tornava sull’argomento relativo l’aumento delle aliquote Imu per chiarire se la paternità dell'acquisto della fascia da sindaco fosse effettivamente imputabile alla precedente amministrazione. Così, pensava bene di contattare l’ex vice sindaco Stefano Paolessi il quale dichiarava: “Dichiaro tassativamente che la giunta Pizzigallo, esperienza terminata a maggio 2011, non ha mai effettuato acquisti di nuove fasce tricolore per il Sindaco.” Aggiungendo “tanto io che il Sig. Pizzigallo abbiamo sempre usato le due vecchie fasce. Sono disponibile, ad ogni confronto e chiarimento”. A questo punto sentita la controparte il nostro giornalista invitava Ricci, qualora non fosse convinto di chi avesse effettuato l’ordine di acquisto della fascia, a pubblicare la relativa fattura. E con nostro stupore, soprattutto dopo le dichiarazioni rese da Paolessi al nostro quotidiano, l’assessore Enrico Stronati pubblicava su Facebook la fattura di acquisto della fascia da sindaco datata 21 Marzo 2011 emessa dalla ditta Mib srl e pubblicava anche la determina dirigenziale Nr° 265 del 10 marzo 2011 firmata dalla Responsabile del servizio Vanda Filzi. Il nostro quotidiano, a questo punto, riteneva corretto pubblicare un terzo articolo sempre a firma Emanuel Galea a rettifica del precedente per specificare che l’ordine di acquisto della fascia del sindaco non era da imputare all’attuale amministrazione Pizzorno bensì al periodo riferito al governo Pizzigallo.

Si è ritenuto in questa occasione di riassumere l’intera vicenda al fine di chiarire definitivamente che il giornalista Emanuel Galea ha operato con il massimo della professionalità e correttezza. Ha infatti preso in considerazione le “dichiarazioni” di tutte e due le parti politiche chiamate in causa.

In merito alla paternità relativa l’acquisto della fascia da sindaco intendiamo aggiungere, a quanto già ampiamente esposto dal nostro giornalista, un ulteriore elemento:  esaminando la determina dirigenziale relativa l’acquisto della fascia, la stessa non è supportata da formale atto di indirizzo da parte degli amministratori. Pertanto sembrerebbe che l’acquisto sia stato un’iniziativa della responsabile del servizio Sport, Turismo e Spettacolo Vanda Filzi, in carica con l’amministrazione Pizzigallo e attualmente in carica con l’amministrazione Pizzorno. Se così non dovesse essere siamo pronti a pubblicare l’atto di indirizzo che avrebbe dato l’input alla Filzi di emettere la determina. Questa teoria giustifica sia le dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale Secondo Ricci sia le dichiarazioni dell’ex vice sindaco Stefano Paolessi. Una dirigente che di sua spontanea iniziativa decide di acquistare una fascia da sindaco con tanto di visto di regolarità contabile a copertura finanziaria.

Fatta la dovuta chiarezza, sulla questione fascia da sindaco extralusso con cofanetto, ripuntiamo i riflettori sulla questione aumento aliquote Imu prima e seconda casa e invitiamo gli amministratori a una riflessione: Ma non sarebbe meglio evitare "alcune" consulenze esterne di troppo e rivedere le aliquote Imu? C'e' tempo fino al 31 ottobre 2012. Tant’e’.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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