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Roma

Anguillara eventi, Normando: "La città torna protagonista"

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Tempo di lettura 2 minuti L'assessore: "Rinnovato inserimento di Anguillara nel circuito di località caratteristiche e turistiche del Lazio"

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di Simonetta D'Onofrio

 

ANGUILLARA (RM) – Un fine settimana a piazza del Molo ad Anguillara interamente dedicato alla Befana, ai prodotti tipici, ai diversi presepi presenti nel centro storico, accompagnato dal “Festival del Gusto e della Cultura Italiana” (ViaggiaItalia APS ) e dal mercatino artigianale, tutto sotto l’atmosfera suggestiva del paesaggio del lago di Bracciano. Un programma generale, quello organizzato dalla neo amministrazione pentastellata, ricco di attività e di sorprese per tutta la famiglia e i turisti, inseriti di volta in volta eventi che hanno caratterizzato e arricchito ulteriormente l’atmosfera festosa del Natale.


Abbiamo incontrato l’assessore alla Cultura Turismo Centro Storico, dott.ssa Viviana Normando, chiedendole una sua riflessione generale in merito alla sua prima esperienza per il Natale “stellato” nell’amministrazione di Anguillara. Durante una visita al presepe in gesso degli studenti dell'Istituto Liceale Artistico Paciolo (che è possibile visitare in Corso Umberto I n. 10), ci ha raccontato tutte le novità, in particolare il legame con le tradizioni legate al Natale, sinonimo di accoglienza, di valorizzazione degli spazi all’aperto, ricchi di atmosfera e di spirito aggregativo: "Sono felice delle iniziative inserite nel calendario natalizio di Anguillara Sabazia, – afferma Normando – tra cui il presepe vivente e in generale il percorso dei presepi diffusi nel centro storico e non solo, dal presepe del Molo del Comitato Amici del Presepio al presepe suggestivo in gesso degli studenti del liceo artistico Paciolo in una grotta del corso antico, uno dei cantieri dell'arte della città, fino al presepe di Ponton dell'Elce, nonché' alla prima edizione del presepe vivente organizzato dai Rioni con l’associazione Sabate ed altre associazioni presenti ne territorio. L’obiettivo primario dell’amministrazione – prosegue l'assessore – è quello di favorire un’ulteriore solidarietà tra i cittadini e tutte le realtà ed un rinnovato inserimento di Anguillara nel circuito di località caratteristiche e turistiche del Lazio come Viterbo, Civita di Bagnoregio, Canale Monterano, Vejano e così via, avocando anche tanti turisti dai luoghi dei presepi peculiari oltre che dalla Capitale. In particolare poi, la giornata dell’Epifania, che rappresenta l’ultimo giorno di questo lungo periodo, tra mercatini artigianali e prodotti tipici, tra piazza del molo e la festa della befana in piazza del Lavatoio. Si conclude, così, l'appuntamento del presepe vivente il 6 gennaio dalle 15 alle 19 nei giardini del Torrione, che si avvierà con un corteo di figuranti dal Parco della Rimembranza alle 15 con i re magi alla ricerca della Stella Cometa fino alle scenografie presepiali realizzate anche con l'ausilio di associazioni teatrali. Siamo alla prima edizione del presepe e di un Natale pieno di luci e di festa, sperando di potere migliorare con l'aiuto di tutti. Debbo dire – conclude Normando – che una delle emozioni più grandi resta lo sguardo non solo delle famiglie che hanno potuto riunirsi anche nei laboratori didattici in piazza del Molo, ma proprio dei bambini ad esempio delle elementari che uscendo con le loro insegnanti per il progetto 'Adotta un albero', per decorare gli alberi di Natale della loro città, hanno potuto fare visite guidate nel centro storico ed assistere all'ultimazione delle statue in gesso del presepio ad opera dei ragazzi del liceo. Uno sguardo che va oltre e che senza dubbio incentiva a fare di più".


Tra le altre iniziative natalizie che si possono ammirare in questo periodo natalizio ricordiamo anche il presepio predisposto nel Molo, a cura del “Comitato degli Amici del Presepio”, contraddistinto da una architettura semplice, incastonata lungo le rive del lago.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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