Connect with us

Roma

ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti A due giorni dalla data di scadenza della proroga concessa dalla UE arriva la agognata mozione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

[ VIDEO DELL'INTERVENTO DELL'ASSESSORE ENRICO STRONATI DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 20 DICEMBRE 2012 ]

 

Emanuel Galea

Anguillara (RM) – “Chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde”, recita un proverbio. Così il Comune di Anguillara tempo aveva e tempo aspettava, morale della favola, tempo perdeva.

Durante il Consiglio comunale dello scorso 20 dicembre, in merito a all’argomento “emergenza arsenico”, l’assessore all’Ambiente Enrico Stronati ha in qualche modo voluto giustificare il tempo perso dicendo in sostanza che il Comune ha atteso fino all’ultimo per permettere alla Polverini di onorare la promessa fatta. 
Trovo alquanto ingenua l’aspettativa dell’Assessore, ancora più ingenua dopo le sue stesse affermazioni quando dichiara che non tutti i Comuni ricevono gli stessi trattamenti. Ed Anguillara, a quanto pare, non sembrerebbe essere stata colpita da uno dei migliori trattamenti. Nonostante ciò, ha fatto passare in secondo ordine la risoluzione del problema “emergenza arsenico” per la “intelligente” soddisfazione di avere la prova di una Polverini inadempiente.

Va ricordato all’assessore che i referenti diretti dei cittadini sono gli amministratori comunali. Va ricordato altresì che mentre l’assessore, per il mancato contributo, incassa la libbra di carne della Polverini, diecimila cittadini continuano ad essere serviti da acqua con il contenuto di arsenico più alto del territorio.

L’assessore in quel Consiglio comunale ha solennemente dichiarato che da subito avrebbe provveduto ad informare la cittadinanza sullo stato dell’emergenza arsenico nell’acqua. E immediatamente sul social network Fb è apparso l’intervento “infuocato” di Stronati. Praticamente ha ribadito cose strarisapute.

Inutile aspettare Godot dalla Pisana. Godot non arriva e non arriva alcun contributo, come già ampiamente detto lo scorso 31 ottobre nell'articolo "ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA" .

Il Comune se la deve sbrigare con i propri mezzi.  Il disappunto e l’insoddisfazione dell’assessore si sono espressi con lettere maiuscole e con un tono, non propriamente elogiativo verso la Presidente Polverini, verso l’ex assessore regionale all’ambiente Marco Mattei e verso l’assessore regionale all’ambiente Emanuele Cangemi.

E finalmente, meglio tardi che mai, è apparsa sul sito ufficiale del Comune una Mozione urgente, sottoscritta dalla maggioranza e dall’opposizione, impegnando il sindaco a portare all’attenzione dell’opinione pubblica la cronistoria dell’emergenza arsenico” e fatto importante:  “Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a dar massima priorità agli uffici affinché si operino i necessari atti per la definizione dei bandi utili alla realizzazione degli impianti di cui in premessa”. [ MOZIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL 28/12/2012 ]

Molti cittadini chiedono: Perché si è aspettato fino al 31 dicembre per muoversi in questo senso? Del resto l’unico senso ragionevole in questo caso. Come mai, dal cappello del mago tutto di un tratto si reperiscono  i fondi per i due bandi?

Molto difficile condividere le dichiarazioni di Stronati rilasciate lo scorso 21 dicembre su Fb.  E’ stata una grossa ingenuità e leggerezza esporre la salute dei cittadini, aspettando con le mani incrociate che arrivasse il miracolo. Una Regione in disarmo, sotto scacco, colpita da mille scandali, consiglieri regionali nel mirino della magistratura, assessori dimissionari,  incertezze e discussioni a non finire sulla data delle votazioni, consiglieri in cerca di nuovi appostamenti e quant’altro. In questo marasma, solamente un ingenuo poteva pensare che da questa Regione fosse potuto arrivare il salvataggio per Anguillara.

L’Assessore all’Ambiente sperava contro ogni speranza. E’ stato più lungimirante il consigliere Roberto Finocchiaro, con delega alla Salute.  Il dottore non si è scomodato neanche a dare riscontro ai quesiti posti da questo quotidiano lo scorso 26 maggio nell'articolo "ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA". Ma anche noi siamo ingenui e dopo 7 mesi dall'articolo continuiamo ad attendere delle risposte sperando contro ogni speranza. Il consigliere Finocchiaro è dunque rimasto fuori come se la cosa non gli interessasse. Lui, probabilmente, non sperava e così non è rimasto deluso.

E’ invece rimasto, deluso l’assessore all’Ambiente Stronati, tanto deluso che si è messo a rinfacciare alla Polverini che, mentre ha lasciato nei guai Anguillara non ha lesinato, dice l’assessore, 270 mila euro per l'associazione nazionale esercenti cinema, 440 mila euro per una cooperativa edilizia di Nettuno, ma anche il finanziamento per il nuovo simbolo 'strada del vino della provincia di Latina', 300 mila euro per un day hospital di geriatria con 4 posti letto ed altro.

Argomenti simili, però, possono ritorcersi contro la stessa amministrazione sabatina, perché se si va a guardare qualche determina, come per esempio la determinazione n. 1094 dello scorso 14 novembre si potrà constatare che lo stesso Comune non ha lesinato di pagare, sempre somme relative e rapportate al budget del Comune: euro 1.000,00 all’associazione Medea; euro 3.000,00 all’associazione Volley Anguillara ASD; euro 2.000,00 all’associazione Doppio Diesis; euro 4.500,00 all’associazione Gruppo Folkloristico; euro 4.000,00 all’associazione amici del cinema e tanti altri ancora.

L’assessore Stronati ha esordito dicendo, a chiare lettere maiuscole: “NESSUNO CI STA AIUTANDO”. Dispiace dover ripetere, “aiutati che Dio t’aiuta.” “Il Comune tempo aveva e tempo aspettava, tempo perdeva” mentre i cittadini ingurgitano acqua all’arsenico e cloruro. E fra tre giorni scadrà definitivamente la deroga concessa dall'Unione Europea e inizieranno a fioccare le multe che andranno a pesare sulle spalle dei soliti noti…. i cittadini.

tabella PRECEDENTI SU EMERGENZA ARSENICO AD ANGUILLARA:


 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti