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Roma

ANGUILLARA: DOVE NON OSA LA GIUNTA

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Tempo di lettura 2 minutiTristissimo constatare che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Anguillara il pane l’ha avuto in eredità dal passato. I denti bisogna farli crescere.

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Emanuel Galea

Anguillara (RM) – “Qui base tranquillità“ non sono le poche parole formulate da Neil Armstrong a Houston, il 20 luglio 1969, indicando l’avvenuto allunaggio del LEM dell’Apollo 11, il modulo di atterraggio lunare.
Qui non c’e’ nessuna base. Qui ci si trova davanti ad un piccolo “angolo da sogno”nascosto ai più. Qui solo pochi uomini mettono piede, e mi preme sottolineare che nessuna Giunta ci ha mai messo mano. Dopo essermi incuriosito da una piacevole ed encomiabile iniziativa di un piccolo gruppo di cittadini, i quali hanno tutti i titoli per essere definiti “la mejo gioventù di Anguillara”, affascinato dall'atto di fattivo e convinto volontariato, effettuato, appunto, nelle immediate vicinanze di questo angolo, ho deciso di visitare il sito non appena alla prima occasione.

La scorsa domenica – 25 agosto – su questo paesino, come su tanti altri, si è abbattuto impietoso il temporale che ha lasciato non pochi  alberi distrutti , causando gravi problemi al Comune. Dopo la furia del temporale, armato del mio apparecchio fotografico mi sono avviato verso i “Giardini dei Pescatori” per rendermi conto personalmente di quello che andavo leggendo sul web. Ai giardini si può entrare sia da via Di Domenico che da via Trevignanese.
Quest'ultima è più agibile. In compenso la prima offre scenari e panorami diversi, altre sensazioni piacevoli. Scegliendo questa, girando subito a destra dell'ex locale Anziani ci si immette nel “giardino” e qui ho avuto l'occasione di apprezzare il gran lavoro che i ragazzi hanno compiuto. Meritano tutti i plausi se non fosse per altro , per la loro encomiabile condotta ed amore verso questo paesino. Dal Belvedere vicino alla vasca, che i ragazzi hanno fatto rinascere, si intravede , tra rami e fronde, una piccola darsena naturale di cui parliamo oggi.

Confesso che non riesco a descrivere con le sole mie parole la vista che viene incontro. Cerco di trattenere il respiro.  Un tratto ideale per chi ama fare passeggiate nella natura, stupendae suggestiva vista. Spero che le foto qui allegate possano supplire in maniera più esaustiva a qualsiasi mia descrizione. Il primo pensiero che mi viene è: Come mai, un angolo così affascinante di questa cittadina, scenario così raro oggi,   ricercato da un turismo particolare, un turismo sensibile all'ambiente, non viene valorizzato, curato, fatto conoscere? Come mai che angoli simili siano assenti nei soliti PRG? Perché ci si deve accontentare solamente di “turismo di gitanti domenicali” e non andare in cerca di amatori di queste bellezze che, grazie a Dio, Anguillara dispone in quantità? Triste con
statazione!

Questo “angolo fatato” non è che l'ennesimo gioiello sottovalutato ,vittima del disinteresse di chi ne ha l'obbligo di amarlo, curarlo, farlo conoscere. Non è solo, ahimè, a cui tocca questo destino, a sovrastarlo, dall'alto c’e’ un borgo di uguale bellezza. Anche questo è terreno dove non osa la Giunta. Cultura con la C maiuscola, interesse per i tesori archeologici, turismo intelligente, non è materia per tutti.
Anguillara deve aspettare tempi migliori, altre Giunte, altre sensibilità. Tristissimo constatare che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Anguillara il pane l’ha avuto in eredità dal passato. I denti bisogna farli crescere.