ANGUILLARA, DOPO STRISCIA LA NOTIZIA: MERCATO DELLA TERRA O DEL FANGO?

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di Silvio Rossi

 

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Anguillara (RM)- Più che “della terra”, il mercato che si svolge una volta al mese presso l’ex consorzio agrario di Anguillara, potrebbe essere chiamato “del fango”.

Questa curiosa variazione sul nome della manifestazione, è determinata dal fatto che la Condotta Slowfood di Bracciano, che organizza l’esposizione, tende a dare più credito alla macchina del fango che “Striscia la notizia” ha montato sul caso, che ad anni di partecipazione onesta e seria da parte del produttore di Anguillara.

Ricapitoliamo i fatti. Domenica scorsa, 1 marzo, si è svolto, così come avviene ogni prima domenica del mese, il Mercato della Terra, presso il locale dell’ex consorzio agrario. La referente di Slowfood, Consuelo Massacci, ha chiesto a Mastro Checco, per partecipare, un documento dell’Asl che certificava la qualità dell’azienda e dei prodotti.

Una richiesta insolita, a giudicare da quanto ci riferisce Salvatore Scrivieri, che non ha mai dovuto produrre in passato documentazioni simili. Il fatto che proprio ora, dopo il servizio di Striscia, siano richiesti documenti in particolare, ci fa riflettere.

Convince ancora meno, inoltre, il fatto che la signora Massacci, da noi raggiunta telefonicamente, abbia negato che l’estromissione di Mastro Checco dal mercato dipenda da quanto andato in TV recentemente. Ci è stato detto che questa volta non poteva prendere parte al mercato perché i produttori sono molti e c’è una turnazione. Peccato però che Mastro Checco sia sempre stato presente nei mesi passati, non avendo mai dovuto avvicendarsi con nessuno, ed era diventato un vero punto di riferimento domenicale.

Non è la prima volta che gli organizzatori del mercato si sono trovati in contrasto con le realtà produttive locali. Già in passato un altro produttore locale, che con i broccoletti ha portato anche all’estero il nome di Anguillara, ed è da ritenersi una delle eccellenze locali, è stato costretto a lasciare la manifestazione.

“Si stanno facendo il mercato per loro, invitano gli amici loro – ci conferma Armenio Molrlupi – sono esaltati, si sono fatti la loro nicchia. Mi hanno contestato una volta ho portato dei carciofi, che erano di un mio amico di Cerveteri, usandola come scusa per mandarmi via, e ora ho visto persone che hanno portato prodotti comprati, che neanche si trovano nel nostro territorio”.

Ci chiediamo, a questo punto, se il Mercato della Terra non dà spazio alle migliori realtà locali, qual è la sua finalità?