Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Simonetta D'Onofrio
Anguillara (RM) – Hanno vinto loro. Ce l’hanno fatta, anche con l’aiuto dei Social Network, con i cittadini e i tanti ragazzi che sono scesi in piazza per manifestare il dissenso per chi è stato chiamato ad amministrare un territorio a vocazione turistica, sulle sponde del lago di Bracciano.
In questi giorni l’impulso generato dalla comunicazione ha raggiunto ogni cittadino di Anguillara. Una decisione portata avanti per dire “no” a chi si è preso la responsabilità di gestire la macchina amministrativa. Ciò che hanno ripetuto più volte è la disattenzione da parte della politica locale per uno degli angoli dell’Italia che offre meraviglie paesaggistiche senza uguali. Si chiedono perché Anguillara non possa avere un programma d’azioni integrato al fine di accrescere lo sviluppo economico e sociale.
Il social bombing che hanno attivato sui vari gruppi Facebook ha portato il risultato che si erano prefissati : scuotere l’intera Giunta che amministra il Paese, rei per non aver realizzato in quattro anni un piano di crescita e di ottimizzazione del territorio adeguati. Gli ultimi tempi sono stati segnati da una forte crisi culturale, uno smarrimento generalizzato da parte di chi dovrebbe avere le idee chiare per cercare di uscire da un’angosciosa situazione di degrado che si nota in molte strutture scolastiche, in diversi quartieri periferici dove sono disattese le normali azioni di gestione ordinaria. Gli interlocutori che si sono succeduti hanno, di fatto, sostenuto che finora non sono state elaborate proposte efficaci per una pianificazione strategica, in grado di generare coesione sociale e la giusta valorizzazione delle proprie ricchezze.
In una città come Anguillara, che è ancora legata a logiche di tipo familistico, dove è difficile portare in piazza molte persone se non si appartiene a certi “gruppi organizzati”, aver mosso circa quattrocento persone non è un risultato da sottovalutare, anche se gli organizzatori speravano che l’affluenza fosse maggiore.
Il vero successo è rappresentato dal fatto che durante la manifestazione, così come era stato annunciato, sono rimasti lontani i simboli di partito. La protesta, spesso garbata, a volte un po’ forte, decisa nelle intenzioni, ha riguardato tutta la politica, non solo di Anguillara, e indipendentemente dagli schieramenti. La giunta Pizzorno era l’obiettivo contingente, ma non sono stati risparmiati i consiglieri di opposizione, le precedenti amministrazioni, la politica nazionale che ha ridotto i fondi ai comuni, mettendoli in difficoltà.
Un dato è sicuramente emerso oggi. Chi è al governo della città non può trascurare le richieste che sono giunte oggi dalla piazza. Non ci si può arroccare dentro al Palazzo, aprendo le orecchie solamente alle voci che giungono acriticamente dal partito di riferimento, che osserva la vita cittadina con gli occhi bendati. Non può accontentarsi di farsi raccontare i fatti quotidiani dalle false lusinghe di giornali compiacenti che sembrano i cortigiani dell’imperatore nella fiaba di Andersen, fingendo di non vederne le nudità finché non è giunto un bimbo che ha gridato “Il re è nudo”.
Correlati