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Roma

ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO

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Tempo di lettura 2 minutiAppello dei residenti all'assessore Flenghi: "apriamo il museo ogni prima domenica del mese"

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Emanuel Galea

Sul sito www.archeosub.it , una notizia del 3 ottobre 2002 annunciava che ad Anguillara sarebbe stato  ricostruito il villaggio sommerso de La Marmotta. La notizia precisava che il villaggio, risalente a circa ottomila anni fa, fu rinvenuto nel 1994. Si pensava di ricostruirlo per far diventare Anguillara ed il lago di Bracciano un “polo culturale a livello europeo. Nel sito venne rinvenuta una piroga risalente a ottomila anni fa e  l’autore dell’eccezionale ritrovamento fu un team d’archeologi-sub, guidato dalla dott.ssa Maria Fugazzola Delpino soprintendente del Museo Nazionale Preistorico-Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma. La canoa, fu esposta per la prima volta in occasione del 2° Convegno Internazionale d’Archeologia Sperimentale. E grazie al successo di pubblico riscontrato, fu inserita in un secondo ciclo di visite presso il nuovo centro visite del Sistema Turistico Cerite Tolfetano Sabatino d’Anguillara. L’allora assessore al turismo Carmelo Capone affermava che il nuovo centro visite doveva essere ultimato per rivestire successivamente un importante ruolo per il rilancio turistico-culturale della zona del Braccianese. La preziosissima piroga, dopo avere subito tutte le dovute “attenzioni” fu esposta al museo archeologico locale ex Consorzio Agrario, adiacente alla sala dove ogni prima domenica del mese si tiene il Mercato della Terra di Anguillara. "Strano è che da diverse settimane il museo risulti chiuso e che la sua riapertura non sembri affatto imminente, e questo non incentiva affatto il turismo – afferma un residente del luogo, che prosegue – altri Comuni valorizzano l’eredità che hanno ricevuto dal passato e ne fanno un attrazione per incentivare il turismo – il residente cita anche degli esempi – Nemi orgogliosamente aveva “ricostruito la chiglia della nave di Caligola, Olbia è fiera della nave del I sec. d.C. da 18 metri quasi intatta ed i cittadini la possono visitare, l’Egitto non ha mica segregati nel chiuso completo i marinai di Nelson, ritrovati ad Aboukir, infine è partita da Milano l’iniziativa chiedendo all’Unisco che i navigli siano patrimonio dell’Umanità. Tutti cercano di valorizzare le tante o poche ricchezze che hanno e non risulta che nessuno di questi possa vantare un reperto di ottomila anni fa. – il residente conclude affermando – Anguillara lo può fare e per questo non è giusto tenerlo segregato."  Un altro residente del luogo lancia un appello all'assessore al Turismo, Matteo Flenghi, di prodigarsi per riaprire il Museo. "Si è detto che la chiusura era dovuta per mancanza di personale addetto. Si azzarda una proposta. Fino a che non si trova una soluzione, si può aprire lo stesso giorno del Mercato della Terra, vale a dire ogni prima domenica del mese. Una persona per 4 oppure 6 ore custode al museo mentre i visitatori del mercato avranno il piacere e la fortuna di ammirare il reperto neolitico". Promuovere i prodotti della terra è ammirevole. Valorizzare le ricchezze e il patrimonio storico culturale di un territorio è un obbligo. 

 

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