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Cronaca

Anguillara, decoro, turismo, giovani e Pnrr: intervista al consigliere Francesco Falconi

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Dal decoro urbano, ai trasporti e servizi correlati. Dal turismo ai giovani sempre più protagonisti di una cronaca sbagliata in che stato si trova Anguillara?

Sono concetti diversi che subiscono gli effetti identici determinati da un’unica causa, per occuparsi di decoro servono professionalità che sappiano cosa sia e come si possa garantire, la nostra giunta attuale, al pari delle precedenti non ne ha e quindi naviga a vista improvvisando delle misure del tutto sganciate da una logica ragionata di insieme, stesso discorso può estendersi con i dovuti adeguamenti a trasporti e servizi, c’è l’impressione che manchi un metodo di studio dei fenomeni, manca totalmente a mio modo di vedere la capacità di pianificare uno sforzo per arrivare ad un risultato e questo dipende sempre dalle capacità personali.

A breve ricomincia la stagione balneare ma si dovrà purtroppo convivere anche con la siccità e gli incendi. C’è una soluzione? Si lavora a un programma?

Riguardo agli incendi ho fatto richiesta di accesso agli atti negli anni precedenti, come consigliere la Legge mi garantisce un accesso amplificato. La Legge è stata violata e l’accesso non mi è stato consentito, per questo il TAR Lazio ha condannato il Comune a garantire il mio diritto ed al pagamento delle spese di lite. E’ un fatto di una gravità che chi ha la mia formazione ritiene inaccettabile ma evidentemente non tutti hanno la mai formazione o la mia sensibilità istituzionale. In ogni caso a seguito della sentenza del TAR è emerso che a fronte dei 18 possibili interventi che la normativa riconosce in tema di prevenzione incendi al Comune neanche uno era stato messo in opera e ciò nonostante vi sia un assessorato alla sicurezza circa la cui stessa esistenza io ho sempre avuto delle grandi perplessità. Lo scorso anno la punta di diamante dell’offerta turistica è stata la ruota panoramica, ho fatto una richiesta di informativa a confesercenti ed è emerso che a differenza di quanto ci è stato riferito in consiglio comunale il settore turistico del paese non solo non ha conosciuto alcun miglioramento ma in termini di qualità si può concretamente parlare di contrazione. Se quello era un programma o parte di esso viene da sperare che non ci sia. Non mi risulta che sia stato fatto qualcosa per la siccitià nonostante sia un tema centrale che coinvolge problematiche generazionali, per fare qualcosa servirebbe un assessorato all’ambiente valido, non lo abbiamo.

Pnrr e futuro della cittadina. C’è davvero la possibilità di un rilancio?

Il PNRR è uno strumento, se lo si usa bene può essere utile altrimenti potrebbe essere anche nocivo. 

Va innanzitutto sgomberato il campo dal convincimento che i soldi del PNRR siano dei prestiti gratuiti, in massima parte li dovremo restituire con gli interessi e questo graverà sulla pressione fiscale.

Anche (ma non solo) per questa ragione ritengo doveroso che ogni euro che verrà speso attingendo dal PNRR debba essere pesantemente ragionato. il Comune ha a disposizione strumenti amministrativi ordinari per poter indagare la bontà di una spesa e lo può fare attraverso istruttorie ad hoc che coinvolgano studi di settore e piani di investimento.

Mi sembra che tutto ciò manchi. Un qualunque privato avrebbe invece agito diversamente.

Prendiamo ad esempio la piscina comunale, tutti noi ambiamo a vederla aperta ma dato che per aprirla dovremo spenderci sopra milioni di euro aggiuntivi a quelli che su di essa sono stati già spesi avrei ritenuto opportuna, o forse più correttamente obbligatoria,  un’indagine volta a comprendere quanto costerà tenerla aperta, quale sarà il bacino di utenza su cui potrà contare, quanto potrà produrre e quindi se i ricavi saranno o meno maggiori dei costi perchè se non sarà così sarà destinata a chiudere come molte altre, qualora la si volesse concedere a titolo oneroso a terzi ritengo fosse opportuna un’indagine volta ad identificare la presenza di soggetti qualificati alla sua conduzione e ad ipotizzare un costo di canone ed invece da quel che mi risulta nulla di quanto sopra è stato fatto. 

Il tutto al netto del fatto che mi sembra manchi una logica di coordinamento  e di pianificazione degli investimenti e comunque non ci è stata comunicata in Consiglio, mi sembrano più che altro interventi spot fatti per marcare il territorio e rivendicare la paternità di un’intervento ai fini di una auto-promozione.

Stiamo parlando di milioni di euro, non si può decidere di fare qualcosa confidando sul fatto che vada bene, soprattutto se i soldi non sono i tuoi devi ragionare diversamente ed adoperarti al fine di rendere la speranza in una alta probabilità, almeno così si comporta un investitore avveduto.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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