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Metropoli

Anguillara, De Vito (Lega) lancia un appello ai consiglieri di maggioranza: “Chi ha il coraggio di spegnere la luce a questa giunta?”

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Ho con attenzione seguito l’ultimo consiglio comunale – afferma Daniele De Vito Coordinatore della Lega di Anguillara – per sentire le risposte dell’attuale amministrazione in ordine a due problemi fondamentali che
riguardano la nostra cittadina, ovvero la situazione riguardante la neo scuola, si fa per dire, costituita da container in Via Duca degli Abruzzi e la rimodulazione del servizio relativo alla cittadella socio – sanitario.
Sono rimasto basito! Questa amministrazione è franata sotto i colpi dell’intera opposizione che, per la prima volta ha battuto un colpo dopo tanto tempo, e con dati alla mano, ha fatto il suo dovere snocciolando
tutte le incongruenze sia dell’opera prestata, sia dell’assoluta illegittimità del bando effettuato, e mi auguro che si dirigeranno direttamente alla Procura della Repubblica al fine di attenzionarla delle pesanti violazioni
poste in essere, sia infine, sia sul fantasioso futuro che ci aspetta.
Mentre sono in attesa di leggere la relazione finale sulla situazione strutturale dell’immobile relativo alle scuole medie di Via San Francesco, per la quale sono terrorizzato visto che, se fosse simile a quella delle
scuole elementari, fra qualche tempo Anguillara non avrà più un campo di calcio, visto che la cittadella sportiva sarà un ricovero di container, rimango impressionato dalla situazione di stallo relativa alla rimodulazione del servizio della cittadella socio – sanitario.
Ritengo che un Comune nel concedere il servizio ai cittadini debba prima di tutto occuparsi dei meno abbienti e dei meno fortunati, per poi allargarsi ai servizi di base a tutti gli utenti, che ad Anguillara scarseggiano in maniera eclatante, giungendo anche ad indebitare il comune se necessario al fine di garantire il minimo sindacale, anche perché stiamo parlando di cifre inique rispetto ad un bilancio di oltre 70 milioni di euro.
Ma la cosa che fa più arrabbiare e che i consiglieri di maggioranza, organo deputato al controllo dell’operato della Giunta, che è costituita tutta da soggetti esterni, continui ad avallare provvedimenti totalmente illegittimi uno dietro l’altro senza che nessuno di loro provi minimamente a dire la propria.
Non abbiamo avuto una singola risposta, sia dalla maggioranza che dalla giunta, sulle abnormità che sono successe negli ultimi mesi, dalle profonde violazioni di leggi urbanistiche da parte di un consigliere di maggioranza, alla presunta incapacità dell’attuale sindaco di gestire il comune, alle ripetute violazioni alla legge Severino.
Per contro, parlando con i cittadini, emergono delle profonde perplessità visti gli errori commessi da questa amministrazione in ogni ambito, dalla questione relativa al Piano Regolatore ai servizi sociali, dai piani
integrati alle scuole, dai continui errori nell’ espletamento di appalti pubblici alle questioni relative allo sport, dal turismo all’ associazionismo, ma quanto ancora dovranno soffrire i cittadini per ricevere ciò che
gli spetta e per ciò che pagano profumatamente al comune, senza ricevere ne risposte ne servizi? Proviamo a fare un nuovo appello – conclude De Vito – non alla giunta, la quale risulta imbullonata alle poltrone solo per percepire quello stipendio che paga il cittadino andando contro il cittadino stesso solo per arrivare alla fine del mese, ma soprattutto ai consiglieri di maggioranza… possibile che tra di voi non ci sia nessuno che si sofferma a valutare il pessimo operato della giunta? e che non ha il coraggio di approfondire senza dare per giusto e vero ciò che gli viene sottoposto dalla stessa? e soprattutto che non abbia il coraggio di spegnere la luce a questo consesso ormai fuori controllo?
A voi consiglieri evidenzio che la politica è complice se trionfa l’incuria, e vi sottopongo una frase della signora Oriana Fallaci su cui riflettere “Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.” Ai posteri l’ardua sentenza!

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