Anguillara: dalla bufera giudiziaria alle beghe interne al MoVimento…e il capro espiatorio è l'emergenza lago


di Ivan Galea

Le cronache degli ultimi giorni fanno emergere una situazione di destabilizzazione all’interno del M5S. Il ciclone giudiziario, sebbene di gran lunga datato, che ha scatenato un anonimo facendo pervenire delle lettere in Comune con una sentenza di condanna per Calunnia, pena a un anno di reclusione condonata ed estinta per indulto, a carico della sindaca pentastellata Anselmo. Denunciò lo smarrimento di assegni accusando di ricettazione tre persone pur sapendole innocenti. Una sentenza di cui Anselmo non aveva fatto menzione al Movimento Cinque Stelle nonostante le fosse richiesto, al momento della candidatura, di indicare eventuali condanne o procedimenti unitamente al casellario giudiziale che comunque risulta “pulito”. Insomma dal blog di Grillo accusano la sindaca: “Avrebbe dichiarato il falso” nel sottoscrivere il documento prima di candidarsi. Così in queste ore dovrebbero pronunciarsi i probiviri sul procedimento attivato nei confronti di Anselmo: nell’M5S si parla di “fatto molto grave” e non mancano le punzecchiature del Pd con Romano che accusa di “doppia morale” e Di Majo che rimarca come la procedura nei confronti della sindaca sia stata attivata in tempi record.

Insomma un caos nel quale si tenta di inserire anche la questione dell’emergenza del lago di Bracciano, un caso molto serio, quest’ultimo, che meriterebbe una più solitaria e approfondita analisi anziché finire nella mischia di polemiche politiche. Sembrerebbe infatti che siano sorte anche beghe interne al Movimento con la sindaca Anselmo che ha rilasciato in una intervista alla Stampa delle dichiarazioni che lasciano sgomenti: “La Raggi? Alle riunioni sul lago di Bracciano non è mai venuta. Da novembre abbiamo allertato i tavoli con i rappresentanti di Acea sul territorio. Poi a marzo sono cominciate le riunioni periodiche in regione. Gli attori c'erano tutti – prosegue Anselmo – Acea, la Regione, l'unico sempre assente è stato la Città Metropolitana, che non si è mai presentata".

E Forza Italia, come naturale che sia, cavalca questo momento di confusione con un Palozzi sempre più impegnato, anche con le sue video rubriche, a evidenziare le vicende a Cinque Stelle: “La delicata vicenda del Lago di Bracciano – dice il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi – ha messo impietosamente a nudo tutti i limiti politici del Movimento Cinque Stelle. Dopo l’ordinanza emessa dalla Regione, tra i grillini è scoppiato il putiferio: la Raggi che fa il pesce in barile, la sindaca M5S di Anguillara che la smaschera spiegando che Virginia alle riunioni sull’emergenza del bacino lacustre non si è mai vista, la nuova Acea “pentastellata” che fa terrorismo psicologico, minacciando la turnazione dell'approvvigionamento idrico per centinaia di migliaia di cittadini. Incertezza amministrativa e polemica politica che, purtroppo, peserà come un macigno sulle famiglie. L’auspicio adesso è che M5S esca fuori dalle proprie beghe interne e insieme alla Regione lavori alacremente per la risoluzione dell’emergenza idrica. Fatti come quelli del Lago di Bracciano dimostrano, infatti, l’incapacità delle istituzioni a tutti i livelli di operare con programmi di prevenzione e a lungo respiro. Serve una decisa inversione di marcia”