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ANGUILLARA, COMITATI DI QUARTIERE: SOLO TRE SU NOVE. ECCO PERCHÈ COSTITUIRSI

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Tempo di lettura 3 minuti Titocci torna a sensibilizzare i residenti del territorio sabatino sull'importanza di costituirsi in comitato.

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di Giuseppa Guglielmino
Anguillara Sabazia (RM) – Benedetto Titocci storico ideatore e coordinatore dei vari Comitati di Quartiere presenti sul territorio di Anguillara Sabazia, dopo l'istituzione del Comitato 1 – Centro Storico, Comitato 5 – Residenza Claudia Poggio dei Pini e il    Comitato 9 – Colle Sabazio, Ponton dell'Elce torna a sensibilizzare i residenti del territorio sabatino sull'importanza di costituirsi in comitato.

"Perché conviene costituire il comitato del tuo quartiere? Quali vantaggi avresti? Come inciderebbe il tuo quartiere sulle decisioni dell’Amministrazione?" Titocci attraverso questi interrogativi invita a riflettere sul fatto che "il Comitato riuscirà meglio a fare sentire la tua voce e far valere i tuoi diritti davanti all’Amministrazione. Fai diventare il tuo quartiere una realtà viva, – prosegue Titocci – una comunità con i propri interessi, aspirazioni, progetti. Non aspettare che gli altri siano sempre quelli che devono accomodare le cose per te. Fatti protagonista del tuo quartiere, partecipa, avanza le tue proposte e vigila che il tuo Comitato rappresenti meglio i tuoi interessi presso l’Amministrazione. Il quartiere non è la periferia, non è la borgata, è parte integrante e viva della vita della tua città. Non delegare ad altri ciò che puoi fare tu personalmente. Anguillara è pure tua e tu sei responsabile dei suoi “domani” Non scordarlo". Il coordinatore spiega poi che normalmente i “Comitati di quartiere” nascono spontaneamente in zone disagiate, con problemi strutturali e di convivenza civile. E che questi hanno il compito di presentare istanze e proposte da sottoporre all’Amministrazione Comunale per tutelare il territorio ed i suoi cittadini da un punto di vista sociale, economico e culturale. Hanno soprattutto il compito di promuovere occasioni di aggregazione, partecipazione e coinvolgimento di carattere culturale e informativo, per i vecchi e nuovi residenti. "Da solo, la tua voce vale per uno, – sottolinea Titocci – nel Comitato, la tua voce vale per tutto il quartiere!" 

In merito alla costituzione degli altri Comitati di quartiere relativi le varie zone in cui è stato suddiviso il territorio comunale di Anguillara:  Il Comitato 2 – Prati della Rena – S. Stefano – S.Francesco con una popolazione di 2172 unità, Il Comitato 3 – Boricella (Zona Parco) – Falconeto – I Grassi con una popolazione di 682 unità, il Comitato 4 – Vigna Di Valle – Barattoli – Vignali con una popolazione di 1115 unità, il Comitato 6 – Boricella (zona residenziale) – Monti Sabatini-Campo La Noce con una popolazione di 2807 unità, il Comitato 7 – Prato Michele – Colle Biadaro con una popolazione di 2712 unità e in ultimo il Comitato 8 Stazione – Campo Marinaro con una popolazione di 2802 unità, il coordinatore fa sapere che l’amministrazione comunale "ti invita a costituire il tuo “Comitato di quartiere” come già hanno fatto i tuoi concittadini di tre quartieri già operanti. E che il Comune di Anguillara – prosegue Titocci – ha provveduto a far approvare il regolamento all’unanimità dal Consiglio Comunale cui l’art. 3 stabilisce che il quartiere è parte dell’articolazione dell’Istituzione Comunale e come tale svolge un ruolo istituzionale. È fondato unicamente sulla partecipazione volontaria e gratuita dei cittadini ed ha come scopo la partecipazione degli stessi alle scelte dell’amministrazione sui temi riguardanti la collettività residente".

In conclusione Titocci rende anche noto che l'Ente comunale sta provvedendo, ad istituire “l’Ufficio Relazioni con i Quartieri”
e che questo significa che tutte le amministrazioni che si alterneranno alla guida del Comune non potranno prescindere da questa realtà. "Il Comitato di Quartiere ha solo vantaggi da offrirti. – sottolinea ancora Titocci – ti chiede solamente di attivarti, associandoti ad altri e formare anche tu il tuo Comitato". A questo punto per chi volesse saperne di più su cosa fare per istituire il Comitato di quartiere l'invito è quello di contattare il Coordinatore ai quartieri  Benedetto Titocci telefonando al Comune al n.0699600091 per ricevere tutte le informazioni. "Basta poco, che ce vò? – conclude Titocci –  Quello che puoi ricevere sarà molto di più".
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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