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Anguillara (RM) – Una celebrazione in linea con la solennità che il settantesimo anniversario della liberazione ha ricevuto in molte piazze italiane. Tutte le istituzioni cittadine, i reduci, le forze armate, erano presenti per la deposizione di una corona d’alloro in memoria delle vittime della Seconda Guerra Mondiale.
Il corteo è partito dalla piazza del Comune, col gruppo folkloristico e le majorette in testa, per raggiungere il monumento ai caduti negli adiacenti giardini, dove il coro D’Altrocanto ha accolto i presenti con alcuni canti partigiani.
Una ragazza della scuola media ha letto una poesia di Franco Fortini, in cui la narrazione dell’orrore della guerra è resa senza addolcimenti, in tutta la sua durezza, un testo che fa comprendere immediatamente il bisogno di pace e libertà.
Il momento della memoria è stato affidato al presidente del locale circolo dei Lions, generale Bruno Riscaldati, che ha sottolineato come i valori della resistenza partigiana sono stati parte integrante della nascente Repubblica. Nel suo intervento ha voluto stigmatizzare il revisionismo, che non rende giustizia alle differenze tra chi ha combattuto per la libertà e chi era a fianco ai tedeschi.
Il sindaco Francesco Pizzorno ha voluto ricordare, oltre ai tanti ragazzi italiani che hanno combattuto contro i nazisti, “ragazzi che avevano l’età che oggi ha mia figlia, che hanno messo a rischio la propria vita, e che quando venivano uccisi, in un ultimo sussulto gridavano «Viva l’Italia»”. Nel suo intervento ha voluto anche ricordare tre ragazzi tedeschi, giovani che nel loro paese hanno avuto il coraggio di combattere contro il nazismo, e per questo motivo hanno perso la vita.
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