ANGUILLARA, CAVE BASALTO: PRESENTATO ESPOSTO AI CARABINIERI

Redazione

Anguillara (RM) – I membri di "Anguillara in Movimento" hanno depositato un esposto ai carabinieri sulla questione delle cave. Nell'esposto viene chiesta un’urgente ed approfondita analisi ed un monitoraggio costante dei livelli di inquinamento e di disturbo prodotti dalle attuali attività estrattive situate nelle vicinanze del comprensorio di Colle Sabazio, quartiere di Anguillara Sabazia. In particolare si richiede l’analisi sulle emissione nell’atmosfera e sul rischio di incidenti ed un monitoraggio permanente, anche con strumenti muniti di filtro di ponderazione, per il controllo del rumore, delle vibrazioni e dell’inquinamento idrico e del sottosuolo.

Attualmente ad Anguillara in località “Quarticillo” area adiacente al centro abitato di Colle Sabazio sono collocate attività estrattive appartenenti alle società Generale S.r:l. e alla società MCCUBO S.r.l.

La Generale s.r.l. è stata autorizzata all'esercizio
di una nuova cava di basalto sita in località “Quarticillo” dalla Regione Lazio con provvedimento n.506 del 6 Luglio 2009 e successivamente con Determina Dirigenziale n.1.102 del 25/10/2012 veniva concessa l’autorizzazione all’ampliamento per anni 5 dell’attività estrattiva di lava leucitica in località “Casaletto di Sopra” adiacente alla precedente concessione.

La MCCUBO s.r.l. è stata autorizzata all’attività di cava di materiale basaltico
sita in località "Quarticillo" dalla Regione Lazio con provvedimento DEC24 del 5 Novembre 2013.

Considerando le medio piccole dimensioni di alcune delle cave presenti nelle prossimità del sito abitativo di Colle Sabazio, – denunciano da "Anguillara in Movimento" – in ottemperanza alla normativa europea che non obbliga ad effettuare Valutazioni di Impatto Ambientale per attività estrattive che si svolgono su superfici inferiori a 25 ha, le autorizzazioni rilasciate dalla Regione sono state date con uno screening superficiale sugli effetti che un’attività estrattiva, effettuata con cariche esplosive, potrebbe comportare sulla salute delle persone e sulla stabilità degli edifici circostanti. Tenendo infatti presente – proseguono da "Anguillara in Movimento" – che le esplosioni provocate da un fenomeno fisico-chimico sviluppano, in un tempo breve, notevoli quantità di energia sotto forma di onde d’urto attraverso la produzione di gas a pressione a temperatura elevatissima e che questa energia si diffonde nella pietra sotto forma di pressione provocando delle fratture nella roccia, si ritiene che non si sia tenuto sufficientemente conto della collocazione dell’insediamento rispetto alla comunità umana".

Molte fonti autorevoli in materia di attività estrattive puntualizzano come in queste tipologie di insediamento siano presenti numerosi elementi di rischio come quello delle polveri, del rumore, delle vibrazioni e di inquinanti idrici, atmosferici e del sottosuolo. Negli ultimi tempi, con l’ampliamento della superficie sfruttata dalle attività estrattive e dalle nuove concessioni, ma anche per l’incremento dell’attività di trasporto del materiale, la diffusioni delle polveri nel centro abitato è aumentata. Tralasciando poi i rumori generati dai macchinari che operano nella cava e dai camion per il trasporto del materiale, la percezione degli abitanti delle zone limitrofe alle cave è che i livelli di pressione sonora sono aumentati sia di intensità (decibel) che di periodicità (tempo). In alcune ore del giorno il rumore delle esplosioni viene precipito anche a chilometri di distanza e considerando che la sua imprevedibilità può avere un grave effetto di disturbo sia sugli edifici che sugli esseri umani si dovrebbe verificare se quanto avvertito dalla popolazione sia effettivamente dannoso in quanto superiore ai limiti stabiliti dalla legge. Non meno importante possono essere le cause di inquinamento del sottosuolo ed in particolare delle falde acquifere che potrebbero causare problemi non solo agli impianti idrici delle abitazioni ma all’intera zona agricola circostante.