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di Ivan Galea
ANGUILLARA (RM) – Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Anguillara Sabazia, integrato da motivi aggiunti, annullando la determinazione regionale che autorizzava l’apertura di nuove cave di basalto nelle località di Quartaccio e Quarticillo ad Anguillara, per le quali nel 2014 la Regione Lazio, con proprie deliberazioni, autorizzava la società Inerti Nazionali srl all’apertura dei nuovi siti estrattivi.
Il Comune di Anguillara Sabazia proponeva quindi ricorso al TAR Lazio contro le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Lazio chiedendo la "sospensiva" in attesa della decisione di merito. Intervennero anche, con altri ricorsi, Sergio Manciuria, Tiziana Tornovi, Mario Fantauzzi, Amanzio Fabbri, Cristiana Peluso, Gloria Peluso, Adriano Serafini, Claudio Forotti, Marco Fagotti, Francesco Cherubini, Alessandro Capparella.
Il Tar ha dato atto che la Regione avrebbe portato avanti il procedimento di autorizzazione nonostante l’esistenza di atti contrari dell’amministrazione comunale che, con delibera del Consiglio comunale n. 50 del 9 agosto 2012, prima, e con delibera n. 13 del 7 maggio 2013, poi, ha affermato che “nelle zone agricole, fatta eccezione per gli ampliamenti di quelle esistenti e regolarmente autorizzate è tassativamente vietata l’apertura di nuove cave sino alla regolamentazione del PRAE, di cui alla legge regionale n. 17 del 2004.
Il Tar ha invece respinto il ricorso presentato da Claudio Forotti, Isaia Sergio Manciuria, Mario Fantauzzi, Marco Fagotti, Francesco Cherubini, Tiziana Tornovi, Alessandra Capparella, contro le autorizzazioni regionali a favore della società MCCUBO S.r.l. per le attività di cava di materiale basaltico in località Quarticillo del Comune di Anguillara Sabazia
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