Roma
ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO COMUNALI 2016: L'ASSOCIAZIONE TURISMO LAGO DI BRACCIANO SCRIVE A TUTTI I CANDIDATI SINDACO
Tempo di lettura 8 minutiRamella: "Ricordate di essere amministratori (o, per il momento, aspiranti tali), non imprenditori del turismo"
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9 anni agoon
Red. Politica
Anguillara / Bracciano / Trevignano (RM) – In vista delle amministrative di giugno 2016, ricordiamo che si vota solo domenica 5 giugno, che per quanto riguarda il comprensorio del lago di Bracciano vedranno rinnovarsi le assisi di Anguillara, Bracciano e Trevignano l’Associazione Turismo Lago di Bracciano, affiliata ALBAA (Associazione Laziale Bed&Breakfast Affittacamere ed Affini) affiliata Federalberghi, ente esponenziale che rappresenta, nel territorio del Lago di Bracciano, gli interessi degli operatori del settore turistico, si rivolge agli aspiranti amministratori dei tre Comuni.
Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Associazione Turismo Lago di Bracciano a firma del Il Presidente dott. Enzo Ramella:
"Gentili candidati,
quali che siano il vostro orientamento politico, la vostra esperienza, la vostra visione del mondo, sappiamo che parlerete molto di turismo (molti di voi già lo stanno facendo). In effetti è questo un leitmotiv classico delle locali campagne elettorali, in quanto di larga presa (un paese turistico è prima di tutto un paese in cui si vive bene) e di facile comprensione. Tuttavia raramente queste attenzioni si declinano in progettualità concrete che vanno oltre il generico atto di indirizzo, o l’evocazione di esotici, quanto indefiniti, scenari. Cosa significa per davvero, e nel concreto delle difficoltà che nell’anno 2016 attanagliano gli Enti Locali, puntare sul turismo? Noi vi diamo alcune risposte e vi poniamo alcune domande: voi sentitevi liberi di farle vostre.
Innanzi tutto un passo in avanti: alcuni tra voi avranno modo di scoprire che, per l’ente che si troveranno ad amministrare, saranno azzerati gli spazi di manovra impositiva, in quanto la tassazione locale avrà già raggiunto i massimi consentiti dall’attuale legislazione (o vi sarà molto prossima). In quel frangente è possibile che qualcuno possa guardare con bramosia all’imposta di soggiorno come vettore per ampliare la capacità impositiva e scaricare su non residenti parte dei costi della macchina amministrativa. Tralasciando la considerazione che tale imposta, più che sul turista, grava sull’imprenditore (così come gli aumenti dell’IVA, che, pur essendo formalmente a carico degli acquirenti, erodono il reddito dei commercianti o sottoforma di minor guadagno, a prezzi invariati, o come diminuzione del volume di affari), vale la pena ribadire che si tratta di una misura inapplicabile nei Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano per motivi di legittimità. Il D.Lgs. 23/2011 (art. 4), infatti, limita l’applicabilità di tale imposta tassativamente a tre tipologie di Enti Locali: capoluoghi di provincia, Unioni di Comuni e Comuni iscritti negli elenchi regionali delle località turistiche e città d’arte. Escludendo i primi due casi, si è riscontrato inapplicabile anche il terzo, in quanto la Regione Lazio, come anche altre Regioni, non ha mai deliberato tale elenco ai sensi del citato D.Lgs., in quanto è rimasta in attesa di un regolamento attuativo, mai deliberato dallo Stato, previsto dalla stessa normativa nazionale. E’ necessario sottolineare che uno straripamento dai confini della legittimità non solo sarebbe terreno fertile per un dispendioso confronto in sede di giustizia amministrativa, ma sarebbe, per numerose tipologie di strutture ricettive, aggirabile con una rapida e indolore riconversione in “alloggi privati locati per fini turistici”, categoria esonerata dal versamento dell’imposta di soggiorno (e da numerosi altri balzelli e adempimenti).
Torniamo al presente. Preambolo di qualsiasi serio programma (e successivamente intervento) nell’ambito del turismo, è la riaffermazione della legalità e delle buone pratiche. Gli entusiasmi accesi dal sopraggiunto Giubileo hanno stimolato la proliferazione incontrollata di alloggi privi di autorizzazione, offerti al turismo attraverso gli stessi canali utilizzati dagli operatori regolari, e altri ancora. Per comprendere la gravità del fenomeno, si consideri che le strutture prive di licenza hanno ormai più che doppiato quelle regolari. Una struttura abusiva costituisce una minaccia per la collettività non solo per la mancanza di rispetto per gli standard sulla sicurezza, ma anche per l’esercizio abusivo dell’attività e la mancata segnalazione degli ospiti all’autorità di pubblica sicurezza (reato penale). Inoltre costituisce una minaccia per le strutture che operano nel rispetto della legge e della fiscalità, che alle spese vive aggiungono il peso di: canone RAI speciale, Equo compenso, Diritti fonici e Nuova IMAIE (quattro versamenti solo per i televisori), IRAP, IRPEF, addizionale IRPEF locale, addizionale IRPEF regionale, INPS; INAIL, IVA, TARI (maggiorata rispetto a quella di una abitazione non dichiarata come struttura ricettiva,) a cui va aggiunto il costo del commercialista che gestisce tutti questi adempimenti, la DVR, il controllo semestrale degli estintori, il controllo annuale delle porte antipanico, e, dove prevista, anche l’imposta di soggiorno, soltanto per citare alcune uscite alle quali l’esercizio abusivo dell’attività si sottrae. Perfino i grandi portali internazionali di prenotazione, di fatto, applicano tariffe maggiori alle strutture regolari, in quanto calcolano le loro percentuali sul prezzo lordo delle camere (e quindi anche sull’IVA), con il risultato di sottrarre il 10% in più rispetto al ricavo netto. In questo stato di cose è evidente la sofferenza a cui va in contro chi, lavorando onestamente, si ritrova a competere con chi fa l’abusivo di secondo lavoro. Pertanto è compito dell’amministratore che intende sostenere quel turismo che genera risorse per tutti garantire il rispetto della legalità, oltre che essere un dovere del sindaco in quanto ufficiale di pubblica sicurezza. Il primo atto a tutela del turismo, pertanto, è la pubblicazione, sul sito istituzionale del Comune amministrato, dell’elenco delle strutture ricettive regolari, unitamente al relativo numero di autorizzazione. L’art. 17 della L.R. 8/2015 obbliga le strutture ricettive a indicare gli estremi della SCIA “in tutte le forme di comunicazione, ivi compresi i siti internet”, oltre che in una targa esposta all’esterno della proprietà. Ciò significa che questo dato, lungi dall’essere riservato, è obbligatorio in tutti i siti internet dove si fa riferimento alla struttura ricettiva, compresa la pagina dei siti web comunali dove si riporta l’elenco dei luoghi dove dormire. Adeguare in tal modo il sito del Comune significa mettersi in regola, dare la possibilità di mettersi in regola, e permettere ai turisti di riscontrare la qualità legale del proprio alloggio. Qualora nella scheda struttura presente sul portale del Comune si desse anche la possibilità di integrare il sito web aziendale, si darebbe un ulteriore piccolo aiuto al lavoratore onesto, in quanto l’essere linkati da un sito istituzionale migliora il posizionamento nei motori di ricerca (e aiuterebbe a spingere in fondo i siti delle strutture irregolari, che pure esistono).
Un’altra misura efficace sul fronte della lotta all’abusivismo, dal forte impatto deterrente, è quella di dotare i Punti di Informazione Turistica di un formulario da somministrare ai turisti che vi si recano in cerca di informazioni. Nel documento, somministrato anche in forma anonima, si richiederà all’utente di specificare i dati essenziali della struttura ricettiva presso la quale è alloggiato (nome, indirizzo) in modo da far emergere con facilità eventuali sacche di irregolarità.
Ricordate di essere amministratori (o, per il momento, aspiranti tali), non imprenditori del turismo: contribuite alla causa definendo gli indirizzi, reperendo i fondi, restando garanti super partes, non inventando marchi, scrivendo cartelli, e architettando siti web. Ascoltate gli operatori che vivono di turismo: convocate le associazione di settore, o istituite specifici organi consultivi e riempiteli di imprenditori del settore ricettivo. I professionisti che assistono gli albergatori non vivono di turismo, ma di pratiche, mentre i commercianti e i ristoratori beneficiano, si, della presenza di turisti, ma distinguono meno bene tra gita fuori porta e vacanza.
Semplificate, uniformate e standardizzate le pratiche SUAP. Una politica turistica seria ha dimensioni sovra comunali, di bacino, ma perché sia anche solida deve articolarsi nel profondo. Molti dei vostri elettori impegnati in questo settore, regolari e non, operano anche (o esclusivamente) in uno degli altri Comuni del lago: non vi è nessuna logica nel complicare inutilmente loro la vita, frammentando e moltiplicando procedure che, per essere negli stessi Stato, Regione e Città Metropolitana, ragione vorrebbe che fossero identiche e, possibilmente, chiare e semplici. Ogni inutile differenza e complicazione è un incentivo all’esercizio abusivo dell’attività, mentre tutti gli sforzi di convergenza, operati laddove non arriva l’occhio del pubblico, denotano un più sincero impegno per la causa, rispetto a iniziative spot colorate e disorganiche.
Sfruttate ciò che avete a disposizione. Il Codice dell’Amministrazione Digitale ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto del “Riuso”, che consiste nella possibilità per una pubblica amministrazione di riutilizzare gratuitamente programmi informatici, o parti di essi, sviluppati per conto e a spese di un’altra amministrazione, adattandoli alle proprie esigenze. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ente che si occupa dell’inventariazione e diffusione dei software così entrati nel patrimonio della Pubblica Amministrazione, è possibile consultare il catalogo del materiale a disposizione. Numerosi sono i software inerenti il turismo disponibili, alcuni dei quali specifici per l’organizzazione dell’ospitalità diffusa, in grado di assolvere funzioni di prenotazione degli alloggi e aggiornamento delle disponibilità in tempo reale perché in grado di interfacciarsi con i gestionali delle singole aziende. Valutare e procurarsi tali risorse, adeguandole alle necessità locali, si prospetta come un’interessante soluzione sia per le aziende turistiche, che potrebbero contare su un servizio di vendita online dai costi contenuti, sia per giovani start upper, interessati a prendere in affidamento la gestione di tale servizio.
Evitate la retorica. Sappiamo tutti che viviamo in luoghi meravigliosi e unici, che se fossero valorizzati a dovere permetterebbero alle popolazioni che vi abitano di vivere di rendita, che il turismo è il nostro petrolio, che… siate realisti, un’epoca del genere è di là da venire, e chi vive di turismo deve intanto superare quella attuale. Proponete soluzioni concrete e credibili. Se mancano le risorse per garantire un collegamento pubblico intercomunale circumlacuale, concedete il diritto di stazionamento ai taxi esistenti nel territorio. La legge consente, ai Comuni che non dispongono di licenze taxi, di concedere il diritto di stazionamento ai taxi dei Comuni limitrofi: nello specifico Bracciano e Cerveteri. Ad oggi una corsa dalla Stazione di Anguillara fino a Trevignano ha il costo della tratta Bracciano-Anguillara-Trevignano-Bracciano, in quanto il vettore parte da Bracciano, e ivi deve ritornare, vuoto.
Se mancano le risorse per garantire l’apertura dei Punti di Informazione Turistica, un’alternativa può essere quella di ottimizzare l’URP, predisponendolo all’ulteriore funzione di relazione con il pubblico non residente.
Le stazioni, ove presenti, sono il nostro biglietto da visita: è possibile curarne maggiormente il decoro? E’ possibile animarne gli spazi circostanti? Uno spazio esterno che non sia solo parcheggio ma anche accoglienza (es. PIT mobili allestiti con le vecchie Ape Piaggio riadattate, mercatini, chioschi) è utopia?
E’ possibile sincronizzare il trasporto pubblico locale con gli orari dei treni e con quello della motonave Sabazia II?
E’ possibile perorare presso gli enti competenti il potenziamento del molo del Museo Storico dell’Aeronautica, affinché il battello possa attraccarvi in ogni stagione?
Nei confronti di chi sceglie il trasporto pubblico non di linea per arrivare nel territorio, è possibile incentivare l’utilizzo dei taxi locali? 50 minuti in compagnia di un tassista locale, che conosce la zona, e è naturalmente incentivato a proporre escursioni e visite, possono assolvere, anche meglio di un PIT, la funzione di informare i turisti e interessarli al territorio.
E’ possibile favorire le manifestazioni di qualità, soprattutto quelle sportive, che hanno il particolare pregio di attrarre turisti e favorire la destagionalizzazione del turismo?
Il cicloturismo costituisce una prospettiva interessante nell’immediato futuro: in attesa del completamento della pista ciclabile circumlacuale, i candidati di Anguillara Sabazia come pensano di collegare la Stazione FS all’anello ciclabile? Quelli di Bracciano come pensano di collegare il paese allo stesso?
Avrete premura di perorare presso l’Ente Parco il potenziamento delle ciclovie già individuate (dei boschi e dei laghi)? E l’apertura di nuove (es. Bracciano-Pisciarelli-Manziana-Oriolo)?
Avrete premura di pretendere la riapertura delle strade pubbliche sottratte senza titolo al pubblico godimento?
Avrete premura di attivarvi affinché il lago possa aspirare a ottenere una o più Bandiera Blu, anche combattendo il fenomeno degli scarichi abusivi e promuovendo il potenziamento del collettore fognario?
Partendo da realtà già esistenti nel territorio, è possibile allestire il museo diffuso delle tradizioni contadine?
Ai candidati al Comune di Bracciano: pensate di considerare il ripristino del Festival delle tradizioni contadine? Sulla falsa riga di quelle del 13 dicembre e del 1° maggio, è possibile istituire la fiera dei Santi (o dei Morti, come è chiamata a Perugia) nei giorni 31 ottobre – 2 novembre, magari nel centro storico, in modo che possa durare più giorni? E’ possibile rilanciare le feste medievali puntando al partenariato con realtà dal grande seguito come Feudalesimo e Libertà? Avete in progetto di migliorare l’estetica del lungolago e della rotatoria della Rinascente? Ritenete fattibile e auspicabile la limitazione della presenza di automobili nel centro storico? E’ possibile correggere la dicitura “no rest” con “no change” sui parcometri?
In questo lungo elenco siamo stati attenti a selezionare proposte concrete, di rapida attuazione e che non richiedano o limitino fortemente impegni di spesa (anzi in taluni casi prospettano delle entrate per le casse comunali): necessitano, al contrario, di una forte volontà politica e di una vera dedizione alle ragioni del turismo. Rinnoviamo l’invito a sentirvi liberi di riflettere, ragionare, fare proprie le nostre istanze e condividerle con i vostri concittadini, nelle forme che riterrete più opportune. Avremmo piacere di ricevere le vostre sintetiche considerazioni, che, se vorrete, potrete condividere con gli operatori del turismo del territorio nella conferenza di settore che stiamo organizzando per il 24 maggio. A breve maggiori dettagli.
Cordiali saluti
Associazione Turismo Lago di Bracciano
Il Presidente
dott. Enzo Ramella"
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