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6 anni fail
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Tecnici, capo area, mezzi del Comune, assessori, polizia locale, gestori, presidente dell’associazione Vigna di Valle, guardiaparco a Vigna di Valle questa mattina per iniziare i lavori di bonifica sul lungolago delle Muse.
Gli operai comunali hanno iniziato a togliere quintali di materiali da scarto lasciati lì dagli incivili: blocchi di cemento, materiali di risulta, barche rotte e altra immondizia lasciata sugli arenili.
Il Parco Regionale di Martignano a causa delle numerose prescrizioni contenute nel nulla osta concesso al comune per la bonifica ha di fatto vietato che venissero ripianati gli acquitrini ivi compreso il taglio di tutte le erbe spontanee sorte sopra. Pertanto è partita la pulizia delle spiagge, dei fossi, il taglio delle siepi ma c’è l’esigenza di mantenere “il nuovo ecosistema”.
I gestori in primis stanno ragionando sull’ipotesi più drastica di una uscita dal Parco della zona di Vigna di Valle o come miglior alternativa comunque di attuare, di concerto con il Comune, tutte le azioni possibili affinché si allentino questi vincoli così stringenti che non permettono neppure una ordinaria manutenzione delle spiagge, un ripianamento delle buche venutesi a creare con l’abbassamento del livelli del lago e di conseguenza la serenità di poter far decollare una stagione con gli arenili puliti e senza acquitrini.
“Dalle ore 9:15 alle 13:40 sono stata a Vigna di Valle per cercare di dare un’identità alle spiagge eliminando gli acquitrini che sono diventati, ormai, un problema sanitario, oltreché un danno al turismo inquanto pieni di zanzare e ricettacolo di microbi, acqua nera e maleodorante.
Sul posto c’erano già l’assessore all’Ambiente, il capo area, i tecnici, tutti gli operai del Comune, innumerevoli mezzi, camion e i guardiaparco.
Sono arrivata già consapevole delle molteplici e rigide prescrizioni contenute nel nulla osta che si basa su un vecchio sopralluogo (risale a circa giugno quando la morfologia dell’arenile era totalmente diversa con un cordolo che separava le acque del lago da una sorta di grosso simil canale parallelo).
Ero però fiduciosa, forse ingenuamente sperzanzosa, che dimostrando in loco come sia cambiata la morfologia, si accorgessero che anche l’intervento dovesse cambiare.
Mi sono ritrovata però di fronte la spiacevole sorpresa che bisognava comunque attenersi alle “vecchie” prescrizioni contenute nel nulla osta del Parco, quindi in sostanza ho preso atto che non si sarebbero potute togliere le buche con l’acqua stagnante e le zanzare perché altrimenti avremmo compromesso il “nuovo ecosistema”, ovvero, dal mio umile ed ignorante punto di vista, quattro erbacce dentro pozze stagnanti.
Trovatami pure a dover subire l’aggressione di alcuni cittadini che risiedono di fronte le spiagge ho sentito gravare su di me tutta l’impotenza nel non poter portare a questa gente neanche un barlume di speranza. Un momento di sollievo a chi vive con il lavoro estivo, a chi contava sul Comune per veder migliorata la propria vita, ai cittadini che aspettavano un rilancio che ancora tarda ad arrivare e, come ha detto un turista, “la possibilità di vivere una vacanza in maniera decente”.
Ho dovuto anche digerire da alcune sparute cittadine una frase che mai avrei voluto sentire: “Sono venuti a prenderci per il c…”.
Ciononostante qualcosa è stato fatto! E domani continueremo a fare, nonostante tutto!
Il cambiamento è iniziato, anche se riguardo la questione degli acquitrini mi sento come se avessi tradito la fiducia dei gestori di Vigna di Valle che aspettavano, anche se in ritardo, che oggi avremmo eliminato il problema. Ma così non è stato per impedimenti che non dipendono dal Comune ma dall’Ente sovracomunale e dai numerosi vincoli ambientali presenti.
Nella mia totale ignoranza in materia ritengo che ci siano troppi vincoli stringenti ambientali su un territorio completamente antropizzato e che è destinato a diventare ad alta vocazione turistica con strutture pronte ad accogliere più visitatori possibili.
A fatica ma siamo partiti e proseguiremo fino a compimento del lavoro. Stiamo bonificando gli arenili e il lungolago delle Muse, potando le aiuole, pulendo i fossi tranne dove ci sono le “piante protette” (tipo le canne), stiamo aprendo i varchi che dovrebbero evitare il ristagno delle acque ma che, alla prima tramontana, si richiuderanno (operazione quindi per me inutile).
È in programmazione l’attuazione di un protocollo di lavoro con l’associazione Vigna di Valle e i tavoli di lavoro già iniziati sul piano di recupero, tutte le tematiche che riguardano l’intera zona.
A volte mi sento impotente come se stessi lottando contro i mulini a vento ma poi mi ritorna la grinta, la giusta motivazione (lo spirito di servizio nei confronti dei cittadini) e ricomincio a lavorare”.
Vice Sindaco e Assessore Sara Galea
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