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Roma

ANGUILLARA , BIANCHINI IL 4 GIUGNO 2012: “LA PISCINA COMUNALE APRIRA’ PER IL PERIODO ESTIVO.” DI QUALE ANNO?

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Tempo di lettura 4 minuti La piscina è nata con delibera della Giunta Minnucci nel 2005. E con un fine preciso, quello pubblico

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Come diceva sempre qualcuno “non capisco e non m’adeguo”.  Rimane sempre il dubbio. Perché certi consiglieri fanno sentire forte la loro voce mentre altri si accontentano di fare semplice arredo nella sala consiliare?

 

Emanuel Galea

Lo scorso 4 giugno il vice sindaco di Anguillara Silvio Bianchini, ha rilasciato una delle solite dichiarazioni di rito, quelle per intenderci, che gli amministratori locali rilasciano prima di andare in ferie per la pausa estiva. “Il Comune di Anguillara, dopo mesi di trattative e incontri, ha acquisito la piscina realizzata per i mondiali del 2009. – Si leggevano le dichiarazioni del vice sindaco su un quotidiano dell’hinterland. E ancora – Nel giro di alcune settimane  si completeranno i lavori di ripristino dovuti ad alcuni danneggiamenti e si procederà all’allaccio alla rete elettrica. – Bianchini proseguiva nel discorso – La volontà dell’Amministrazione è quella di attivare la piscina per il periodo estivo, dando così la possibilità ai cittadini di fruire di questo bellissimo complesso sportivo. – Le dichiarazioni giungevano poi a conclusione – Con questo atto, l’Amministrazione Pizzorno salva il finanziamento Provinciale per la copertura della piscina.   


Come tutti sappiamo, “acquisito” significa ciò che si è acquistato o che è divenuto proprio, pertanto la dichiarazione di Bianchini  è da intendersi che il Comune, dopo lunghe trattative è riuscito ad acquistare la piscina realizzata per i mondiali del 2009.

Iniziamo col fare un po’ di chiarezza: La piscina è nata con delibera della Giunta Minnucci nel 2005. E con un fine preciso, quello pubblico. Lo stesso Emiliano Minnucci, attuale Capogruppo Pd in Provincia di Roma, in una nota dell’8 luglio 2009 pubblicata da un quindicinale dichiarava: “Anguillara ha finalmente una piscina pubblica. Si spezza, dunque, un pluridecennale monopolio privato, e questo grazie all'intervento concreto delle istituzioni. – Minnucci dichiarava inoltre – L’opera è troppo importante per metterla al centro di beghe politiche di bassa lega. – Terminando la nota con una raccomandazione ben precisa – Adesso, voglio dirlo al nuovo Sindaco, si garantisca il fine pubblico della piscina: una gara vera per la gestione dell'impianto, che si fondi su una delibera che stabilisca i prezzi massimi per l'utenza. In modo particolare occorre riservare una quota di accessi gratuiti ai bambini di famiglie in condizioni di reale disagio materiale ed economico.” Osserviamo quindi che sarebbe stato più giusto che Bianchini parlasse di riappropriazione anziché affermare “il comune ha acquisito”. Sarebbe poi interessante oltre che doveroso nei confronti dei cittadini sapere a cosa sono state dovute le lunghe trattative. E’ ormai un luogo comune, ad Anguillara, che le gestioni affidate dall’Amministrazione comunale a terzi portano spesso e sovente problemi di coordinamento. Un giorno, forse, qualcuno ne spiegherà i motivi alla cittadinanza. Riguardo il fatto che la piscina fu realizzata per i mondiali del 2009 le opinioni sono divergenti. Non si trovano conferme a sostegno della tesi di Bianchini. Addirittura alcune polemiche mettono in dubbio la funzionalità della struttura per gare nazionali. Ma fuggiamo dalle beghe e seguiamo fiduciosi il monito di Minnucci.
Resta il fatto che da quando è nata, questa piscina è stata aperta al pubblico, sì e no due o tre volte. E passata l’euforia iniziale è stata anche questa seppellita nel “silenzio civico” di cui abbiamo parlato in un altro articolo, sempre su questo quotidiano. (ANGUILLARA ASSOCIAZIONISMO: L'URLO STRAZIANTE DEL SILENZIO del 2 luglio 2012) Purtroppo il tempo non deforma solamente la memoria, è capace di usurare qualsiasi struttura che cade in disuso. La piscina comunale, passato il suo giorno di gloria è diventata “ferro vecchio”. Oggi riemerge il discorso del milione di euro, finanziamento della Provincia di Roma, a disposizione e che verrà sbloccato non appena si inizieranno i lavori di copertura. Tecnici ed esperti valutano questa cifra molto al di sotto del fabbisogno per la copertura. Altri rilevano la necessità d’interventi da manutenzione straordinaria alle pompe di svuotamento.
Sono cose tecniche e intendiamo lasciarle quindi ai tecnici. Ci interessa la dichiarazione perentoria del vice sindaco perché la troviamo temeraria. Bianchini assicura che in poche settimane riuscirà a riparare tutti i danneggiamenti e promette di riaprire la struttura per quest’estate. Precisiamo per chiarezza che da quando Bianchini ha fatto questo discorso, 4 giugno, è già passato quasi un mese e mezzo e l’estate procede spedita verso l’autunno.  E’ lecito, dunque, avere dei dubbi sull’effettiva riapertura al pubblico della piscina per quest'estate. Sembra che la promessa di Bianchini sia destinata a diventare una delle tante voci senza che se ne possa assistere alla realizzazione. Nel discorso del vice sindaco osserviamo inoltre un altro passo importante.  Come fa a reperire i fondi per riparare i vari danneggiamenti della struttura. Pochi o tanti che siano, si sa benissimo, il Comune non ha disponibilità da stanziare per quest’opera o affini. Bianchini, pertanto, dovrebbe spiegare, ai suoi cittadini, dove troverà i fondi necessari. E le spese del personale ed i costi d’esercizio della piscina? Qualcuno potrebbe asserire che la piscina si speserà da sola con i ricavi provenienti dai clienti.

Questo sarebbe il principio giusto. E’ proprio qui nasce però una contraddizione. Non si può applicare questo principio per la piscina e nel contempo ritenerlo a priori non applicabile per la gestione del Museo Neolitico. 

Come diceva sempre qualcuno “non capisco e non m’adeguo”.  Rimane sempre il dubbio. Perché certi consiglieri fanno sentire forte la loro voce mentre altri si accontentano di fare semplice arredo nella sala consiliare?

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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