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Come diceva sempre qualcuno “non capisco e non m’adeguo”. Rimane sempre il dubbio. Perché certi consiglieri fanno sentire forte la loro voce mentre altri si accontentano di fare semplice arredo nella sala consiliare?
Emanuel Galea
Lo scorso 4 giugno il vice sindaco di Anguillara Silvio Bianchini, ha rilasciato una delle solite dichiarazioni di rito, quelle per intenderci, che gli amministratori locali rilasciano prima di andare in ferie per la pausa estiva. “Il Comune di Anguillara, dopo mesi di trattative e incontri, ha acquisito la piscina realizzata per i mondiali del 2009. – Si leggevano le dichiarazioni del vice sindaco su un quotidiano dell’hinterland. E ancora – Nel giro di alcune settimane si completeranno i lavori di ripristino dovuti ad alcuni danneggiamenti e si procederà all’allaccio alla rete elettrica. – Bianchini proseguiva nel discorso – La volontà dell’Amministrazione è quella di attivare la piscina per il periodo estivo, dando così la possibilità ai cittadini di fruire di questo bellissimo complesso sportivo. – Le dichiarazioni giungevano poi a conclusione – Con questo atto, l’Amministrazione Pizzorno salva il finanziamento Provinciale per la copertura della piscina.
Come tutti sappiamo, “acquisito” significa ciò che si è acquistato o che è divenuto proprio, pertanto la dichiarazione di Bianchini è da intendersi che il Comune, dopo lunghe trattative è riuscito ad acquistare la piscina realizzata per i mondiali del 2009.
Iniziamo col fare un po’ di chiarezza: La piscina è nata con delibera della Giunta Minnucci nel 2005. E con un fine preciso, quello pubblico. Lo stesso Emiliano Minnucci, attuale Capogruppo Pd in Provincia di Roma, in una nota dell’8 luglio 2009 pubblicata da un quindicinale dichiarava: “Anguillara ha finalmente una piscina pubblica. Si spezza, dunque, un pluridecennale monopolio privato, e questo grazie all'intervento concreto delle istituzioni. – Minnucci dichiarava inoltre – L’opera è troppo importante per metterla al centro di beghe politiche di bassa lega. – Terminando la nota con una raccomandazione ben precisa – Adesso, voglio dirlo al nuovo Sindaco, si garantisca il fine pubblico della piscina: una gara vera per la gestione dell'impianto, che si fondi su una delibera che stabilisca i prezzi massimi per l'utenza. In modo particolare occorre riservare una quota di accessi gratuiti ai bambini di famiglie in condizioni di reale disagio materiale ed economico.” Osserviamo quindi che sarebbe stato più giusto che Bianchini parlasse di riappropriazione anziché affermare “il comune ha acquisito”. Sarebbe poi interessante oltre che doveroso nei confronti dei cittadini sapere a cosa sono state dovute le lunghe trattative. E’ ormai un luogo comune, ad Anguillara, che le gestioni affidate dall’Amministrazione comunale a terzi portano spesso e sovente problemi di coordinamento. Un giorno, forse, qualcuno ne spiegherà i motivi alla cittadinanza. Riguardo il fatto che la piscina fu realizzata per i mondiali del 2009 le opinioni sono divergenti. Non si trovano conferme a sostegno della tesi di Bianchini. Addirittura alcune polemiche mettono in dubbio la funzionalità della struttura per gare nazionali. Ma fuggiamo dalle beghe e seguiamo fiduciosi il monito di Minnucci.
Resta il fatto che da quando è nata, questa piscina è stata aperta al pubblico, sì e no due o tre volte. E passata l’euforia iniziale è stata anche questa seppellita nel “silenzio civico” di cui abbiamo parlato in un altro articolo, sempre su questo quotidiano. (ANGUILLARA ASSOCIAZIONISMO: L'URLO STRAZIANTE DEL SILENZIO del 2 luglio 2012) Purtroppo il tempo non deforma solamente la memoria, è capace di usurare qualsiasi struttura che cade in disuso. La piscina comunale, passato il suo giorno di gloria è diventata “ferro vecchio”. Oggi riemerge il discorso del milione di euro, finanziamento della Provincia di Roma, a disposizione e che verrà sbloccato non appena si inizieranno i lavori di copertura. Tecnici ed esperti valutano questa cifra molto al di sotto del fabbisogno per la copertura. Altri rilevano la necessità d’interventi da manutenzione straordinaria alle pompe di svuotamento.
Sono cose tecniche e intendiamo lasciarle quindi ai tecnici. Ci interessa la dichiarazione perentoria del vice sindaco perché la troviamo temeraria. Bianchini assicura che in poche settimane riuscirà a riparare tutti i danneggiamenti e promette di riaprire la struttura per quest’estate. Precisiamo per chiarezza che da quando Bianchini ha fatto questo discorso, 4 giugno, è già passato quasi un mese e mezzo e l’estate procede spedita verso l’autunno. E’ lecito, dunque, avere dei dubbi sull’effettiva riapertura al pubblico della piscina per quest'estate. Sembra che la promessa di Bianchini sia destinata a diventare una delle tante voci senza che se ne possa assistere alla realizzazione. Nel discorso del vice sindaco osserviamo inoltre un altro passo importante. Come fa a reperire i fondi per riparare i vari danneggiamenti della struttura. Pochi o tanti che siano, si sa benissimo, il Comune non ha disponibilità da stanziare per quest’opera o affini. Bianchini, pertanto, dovrebbe spiegare, ai suoi cittadini, dove troverà i fondi necessari. E le spese del personale ed i costi d’esercizio della piscina? Qualcuno potrebbe asserire che la piscina si speserà da sola con i ricavi provenienti dai clienti.
Questo sarebbe il principio giusto. E’ proprio qui nasce però una contraddizione. Non si può applicare questo principio per la piscina e nel contempo ritenerlo a priori non applicabile per la gestione del Museo Neolitico.
Come diceva sempre qualcuno “non capisco e non m’adeguo”. Rimane sempre il dubbio. Perché certi consiglieri fanno sentire forte la loro voce mentre altri si accontentano di fare semplice arredo nella sala consiliare?
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