Anguillara, tra arsenico nell’acqua e sequestro dei loculi cimiteriali: determine “psichedeliche” per gli ex pentastellati

ANGUILLARA (RM) – Caos determine per gli amministratori ex Cinque Stelle sull’impianto di potabilizzazione in località Biadaro. Ieri il nostro giornale ha pubblicato la notizia riferita alla determina del 31 gennaio 2018 (pubblicata sull’Albo Pretorio online il 23 febbraio 2018) dove sostanzialmente viene detto che i valori dell’arsenico nell’acqua hanno superato i limiti di legge perché la “manutenzione commissionata” il 30 dicembre 2017 “non è avvenuta con grave danno per la salute pubblica”. Poi qualche tempo dopo (il 19 febbraio 2018) esce fuori un’altra determina che porta lo stesso oggetto della mancata manutenzione dell’impianto Biadaro ma con l’aggiunta “modificazione a rettifica“.

In pratica mentre dalla prima determina si evince chiaramente che la mancata manutenzione all’impianto era dovuta alla società cui era stato commissionato il servizio dal Comune di Anguillara, nella seconda determina il Comune torna indietro sui suoi passi e scrive testualmente che “la mancata accettazione effettivamente non ha acceso alcun obbligo in capo alla società Culligan, in quanto, a tutti gli effetti, non c’è alcun rapporto contrattuale”. 

E non finisce qui perché, dato che ci si trovavano, hanno deciso di “cassare” anche il passaggio dove dicono che i parametri previsti per legge di arsenico sono stati superati a causa della mancata prestazione della ditta affidataria”. Insomma dall’ex amministrazione pentastellata si sono rimangiati le responsabilità che nella precedente delibera hanno scaricato interamente sulla Calligan pur senza che tra le parti ci fosse uno straccio di contratto.

Come se non bastasse, nel marasma di questo caos determine, c’è il sindaco Sabrina Anselmo che contraddice quanto scritto nella determina comunale e scrive un post su Facebook che aiuta ancora di più a capire la situazione caotica che vive l’attuale amministrazione alle prese anche con l’emergenza loculi al cimitero e quindi l’esigenza di levarli ai privati per ovviare “temporaneamente” alle sepolture: “In seguito alle affermazioni del Consigliere Bianchini – scrive la sindaca (ex cinque stelle )- rispetto al pozzo del Biadaro si informa la cittadinanza che i valori del pozzo sono nella norma e che non esiste nessun problema di non potabilità. A breve pubblicheremo una relazione tecnica con tutti gli atti che dimostrano ciò e tuteleremo l’azione amministrativa nelle sedi competenti”.

Anselmo se la prende con il consigliere Silvio Bianchini

Bianchini di fatto ha portato a conoscenza l’opinione pubblica di queste determine caotiche dove è il Comune stesso ad affermare che i valori di arsenico sono fuorilegge ma di fatto non emette alcuna ordinanza a tutela della salute pubblica. E adesso la sindaca dice che è tutto a posto quando c’è un atto scritto che sostiene il contrario.

I fatti dicono che finora non c’è stata ordinaria manutenzione all’impianto di potabilizzazione Biadaro

Se non c’è manutenzione i valori si alterano con “grave danno per la salute pubblica”. La gara per l’affidamento della manutenzione dell’impianto è partita soltanto questi giorni e non verrà chiusa prima di 15/20 giorni. Intanto perché non è stata emessa alcuna ordinanza nonostante le preoccupanti affermazioni messe nero su bianco dagli amministratori comunali nelle determine?

In ultimo non è nuova l’affermazione di Anselmo: “A breve pubblicheremo una relazione tecnica con tutti gli atti che dimostrano ciò e tuteleremo l’azione amministrativa nelle sedi competenti” perché quando arrivò  la notizia della sua condanna penale che ha pesato gravemente sullo scenario politico della stessa e sulla sua credibilità perché la prima cittadina era iscritta al MoVimento Cinque Stelle, Anselmo disse più o meno che avrebbe provato che il suo casellario giudiziario fosse pulito anche se non era quello il punto perché in quel caso la sindaca aveva beneficiato dell’indulto e quindi della non menzione.

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