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Roma

ANGUILLARA: ADDA PASSÀ QUEST'ESTATE

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Tempo di lettura 2 minutiSiamo appena agli inizi dell’estate ma le scene dei bivacchi sono identiche a quelle degli anni precedenti

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di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – "Adda passà 'a nuttata!" è la famosissima frase contenuta nella commedia "Napoli milionaria!" scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo nel 1945 che descrive una Napoli dove tutti ripetono la frase “La guerra è finita”  ma Gennaro invece è convinto che ora si stia combattendo un'altra guerra: quella della povera gente che ha perso, per le sciagure attraversate, tutti i valori e l'onestà della vita precedente e che ora deve recuperare. Nel nostro caso il titolo si riferisce invece ad una Anguillara del sabato e della domenica con un viale Reginaldo Belloni preso d’assalto dai bagnanti “last minute” che rendono la passeggiata un vero e proprio bivacco a cielo aperto.

Queste persone, per non definirle in altro modo, quando si ritirano dalla cittadina lacustre per far rientro nelle loro abitazioni, senza alcun decoro e senso civico lasciano dietro di loro un seminato di cui non descriviamo i particolari per pudicizia. È una storia vergognosa che ormai va avanti da anni e se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, Anguillara ha buone ragioni per preoccuparsi. Siamo appena agli inizi dell’estate ma le scene dei bivacchi sono identiche a quelle degli anni precedenti e mentre tanta gente attendeva un colpo di reni deciso e fermo da parte della nuova amministrazione comunale, il colpo ancora non è arrivato.

Invece, si apprende, anche con piacere, che la nuova sindaca Sabrina Anselmo è stata tesserata con grande festeggiamenti al rione Stazione con musica e balli. Forte in tanta gente il timore che la prima cittadina possa adagiarsi facilmente nella vecchia situazione, cullata dal successo ottenuto, mentre le vecchie storture continueranno a proseguire il loro corso e le signorie ad ordire i loro affari. Il tema “bivacchi lungo viale Reginaldo Belloni”, va aggredito e risolto. Per il decoro di Anguillara va data precedenza “codice rosso”. Dice la gente del posto, in quel tratto, fino allo Chalet del Lago, dovrebbe essere inibita la balneazione. Si potrebbero organizzare delle navette per trasportare i bagnanti agli stabilimenti più avanti, fino a Vigna di Valle.I residenti, che fino ad una nuova agognata organizzazione si tengono ben lontani dal lungo lago, scoraggiati dai bivacchi e dal degrado che incombe, potrebbero avere finalmente l’opportunità di godere anch'essi delle passeggiate lungo il bellissimo viale di Anguillara.

È chiaro che l’Amministrazione in questa operazione dovrebbe battersi contro gli interessi dei “pochi”, che comunque non devono prevalere sui diritti dei cittadini, ma se si continua con la massima "non vedo, non sento, non parlo"…  allora meglio chiudere baracca e burattini e andare tutti al mare. Auguriamoci tutti che ciò non avvenga.