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ANGUILLARA, ACQUA E ARSENICO: BOTTA E RISPOSTA TRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE E COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO

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Tempo di lettura 3 minuti Il comitato: "Il comune o chi per lui è venuto meno alla tutela del cittadino e al diritto di libera scelta".

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del "Comitato Anguillara in Movimento"

Anguillara (RM) – Leggendo la risposta dell’Amministrazione comunale di Anguillara al precedente comunicato, ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: IL COMUNE RISPONDE AL COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO ] volevamo esprimere innanzitutto il nostro stupore: dei Cittadini sono riusciti a far parlare l'amministrazione, la quale, si mostra viva e vegeta per rispondere ad un comunicato, che, secondo loro, risulta essere completamente inesatto.

Noi cittadini, abbiamo semplicemente fatto notare un dato di fatto: non è stata fatta un ordinanza da parte del Sindaco di non potabilità, considerati i solleciti della ASL competente, come riporta il sito del Comune stesso: 

http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/cms/file/Image/analisi_acque/2014/3ASL_230414_Pantane.pdf”.

Quindi quello che abbiamo verificato è che il comune o chi per lui è venuto meno alla tutela del cittadino e al diritto di libera scelta. L’amministrazione ci risponde che la non potabilità c’è stata solo per un breve periodo. Vogliamo ricordare che le ordinanze sono un obbligo di legge a tutela dei cittadini stessi, anche per un solo giorno e ricordiamo che il principio di prevenzione di tutela della salute umana ed animale fa parte dei doveri di un Comune, come da Decreto Legislativo n. 31 del 2001 art.14 ed art. 19.

Vista la legge ci domandiamo, sempre da liberi cittadini, se questa amministrazione, invece di venire incontro alle famiglie per la tutela della loro salute, omettendo un ordinanza obbligatoria, pensi soltanto a far quadrare i conti del bilancio comunale, non ottemperando ai suoi doveri, mettendo al servizio della comunità un acqua non sicura e inquinata.

Secondo la maggioranza comunale il comitato Anguillara in movimento ha “disinformato”, mentre noi Cittadini riteniamo che sia l’amministrazione stessa a farlo, scegliendo di non informare la popolazione e facendo credere che il nostro comunicato sia per azione politica, invece che per la salvaguardia della salute del Cittadino. Ricordiamo che andare a trovare notizie su wikypedia e soprattutto su siti accreditati significa informarsi e di certo non ci offende questo!!

Premesso che la salute dei cittadini non è strumentalizzabile e che come ribadito pocanzi, siamo noi stessi dei cittadini, scesi in campo a tutela dei nostri diritti e doveri, ricordiamo ai membri dell'amministrazione che sono nostri dipendenti e che la battaglia per l’acqua potabile, pubblica e salubre, vede un lungo percorso nella vita del Comitato Anguillara in Movimento e la collaborazione sul territorio anche con altri comitati locali. Precisiamo che le unità di misura le conosciamo bene, e che nel precedente comunicato c’è stato un errore di battitura e siamo lieti di aver dato, a questa amministrazione,un punto a cui potersi attaccare.

Come Comitato non abbiamo mai parlato di aumenti sulla bolletta dell’acqua, ma di potabilità e di erogazione dell’acqua nelle abitazioni, dove spesso c’è un problema, soprattutto per i cittadini di Ponton dell’Elce, che si ritrovano a pagare un servizio del quale non hanno usufruito e come prevede l’ AEEG in caso di non potabilità il comune può, anzi, DEVE diminuire la tariffa idrica. Forse questo il motivo non è stata emessa un ordinanza?

Diciamo che questo servizio idrico “fa acqua” da tutte le parti. Visto che il garante in caso di non potabilità ammette dei risarcimenti da parte del comune, ci chiediamo: “ Non è che sta cadendo il vostro cavallo di battaglia per le prossime elezioni???” L’amministrazione informa che il problema acqua ad Anguillara è definitivamente risolto, allora come mai le analisi ancora non sono conformi e non nei limiti di legge, in particolar modo a Ponton dell’Elce? 

Anguillara in Movimento sta riportando le voci e le opinioni dei Concittadini e ci stupiamo delle vostre argomentazioni, in verità, poco sostanziose sul tema dell’acqua,; felici di poter dichiarare che non vogliamo ergerci ai primi della classe ma rimanere Cittadini che vigilano dall’ultimo banco…… i secchioni sono in “aula”, noi siamo in strada.

LEGGI ANCHE:  

 21/08/2014 ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: IL COMUNE RISPONDE AL COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO 

 18/08/2014 ANGUILLARA, ARSENICO: PERCHE' NON E' STATA FATTA UNA ORDINANZA NONOSTANTE I SOLLECITI DELLA ASL? 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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