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Roma

ANGUILLARA, ACQUA ALL'ARSENICO: ARRIVANO LE SOLUZIONI PER TUTTI GLI ACQUEDOTTI COMUNALI

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Tempo di lettura 4 minuti A breve termine verrà completata l'installazione di due impianti provvisori di dearsenificazione che entreranno in funzione entro la fine del mese di maggio

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Redazione

Anguillara (RM) – Con l'inizio del 2013 ma soprattutto a seguito della comunicazione della Regione Lazio avvenuta con nota del 18 dicembre 2012 e i successivi incontri presso gli uffici di Via del Tintoretto veniva ufficializzato il totale scarico di responsabilità da parte della Regione. Va ricordato che  l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3921 del 28 gennaio 2011 recitava “Primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare l’emergenza determinatasi in relazione alla concentrazione di Arsenico nelle acque destinate all'uso umano superiore ai limiti di legge in alcuni comuni del territorio della Regione Lazio” e che nella stessa veniva nominato “Commissario delegato per l’emergenza arsenico nel Lazio” il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, ciò al fine di addivenire in breve tempo alla risoluzione di un problema – arsenico nell'acqua – che si trascina ormai da circa 10 anni. Risoluzione che per il Comune di Anguillara, nonostante le assicurazioni verbali e scritte giunte dalla Regione Lazio , non è stata fornita.

Per questo, in data 28 dicembre 2012, fu approvata una Mozione Urgente, a denuncia dell'accaduto, e avviate le procedure per addivenire in tempi rapidi alla risoluzione del problema arsenico con fondi comunali. Tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2013 fu completata la procedura per l'acquisto di due impianti di dearsenificazione per gli acquedotti del Biadaro e di Ponton dell'Elce, procedura che non si è conclusa positivamente.

Dopo un ulteriore approfondimento tecnico-economico si è quindi provveduto ad affrontare il problema suddividendone i tempi di soluzione in due passi, di seguito descritti.

A breve termine verrà completata l'installazione di due impianti provvisori di dearsenificazione  che entreranno in funzione entro la fine del mese di maggio, il primo per l'acquedotto del Biadaro e l’altro per l'acquedotto di Ponton dell'Elce (in quest'ultimo caso comprensivo anche di un sistema di rimozione del fluoro). Tali impianti provvisori saranno mantenuti in esercizio per il tempo necessario all'espletamento della procedura di gara per la realizzazione degli impianti definitivi, ovvero circa cinque mesi. I due impianti provvisori garantiranno la portata utile a fornire acqua potabile a tutte le utenze collegate ai suddetti acquedotti onde consentire alla cittadinanza di poter usufruire di acqua potabile dal rubinetto di casa dopo che per circa 10 anni le è stato negato questo diritto.

Immediatamente dopo l'installazione dei due impianti provvisori verrà avviata la procedura di gara per la realizzazione degli impianti definitivi che dovranno quindi avere caratteristiche di economicità e rispetto dell'ambiente e delle norme vigenti in materia. Ciò al fine di assicurarne la sostenibilità nel medio-lungo termine – alcuni anni – ovvero finché non si riuscirà a garantire acqua potabile dalla sorgente senza l'ausilio di dispositivi di depurazione.

“Riteniamo indispensabile avviare tutte le attività necessarie a garantire acqua potabile di sorgente; – spiega il Sindaco Francesco Pizzorno – un paese che sorge tra due laghi che hanno acque a bassissimo contenuto di arsenico non può accontentarsi di fornire ai propri cittadini acqua trattata, con i relativi costi e non solo economici che tale trattamento comporta, e al contempo accettare passivamente che i cittadini di Roma utilizzino l'acqua del lago”.

Dello stesso avviso il Consigliere delegato alla Salute Dott. Finocchiaro che recentemente ha incontrato i medici di base del territorio per fare il punto della situazione dal punto di vista medico “Ogni sistema di depurazione presenta punti di criticità che possono essere completamente tollerati quando non esiste altra soluzione possibile, noi con due laghi di acqua potabile la soluzione ce l'abbiamo sotto gli occhi e sarebbe sciocco non pensare di utilizzare quell'acqua. Quindi via spediti verso la realizzazione di impianti provvisori nell'immediato e definitivi subito dopo che garantiscano acqua potabile per i prossimi anni, ma l'obiettivo dell'amministrazione deve essere quello di utilizzare acqua potabile alla sorgente”.

Gli impianti provvisori in corso di realizzazione saranno monitorati e controllati con sistemi di telecontrollo remoto e video sorveglianza, una garanzia di efficienza fortemente voluta dall'amministrazione al fine di garantire acqua di qualità ai cittadini e al contempo per testare nel corso dei prossimi mesi l'efficienza dei sistemi che verranno installati. “Abbiamo richiesto efficienza energetica e limitato consumo di acqua – prosegue l'Assessore all'Ambiente Enrico Stronati – perché sappiamo che esistono soluzioni tecniche particolarmente energivore e questo è un aspetto che va tenuto in considerazione nel lungo termine, in particolar modo in tempi di forte crisi economico-istituzionale come quella che stiamo vivendo. Affrontare questo problema confrontandoci con amministrazioni e istituti di ricerca, che come noi trattano l'argomento della potabilità dell'acqua, è stata una corretta intuizione. Oggi sappiamo cosa stanno facendo altre amministrazioni che come noi condividono la scelta della gestione comunale dell'acqua pubblica, ma anche quali sono le opinioni in materia di alcuni ricercatori. La condivisione e il confronto su questi temi è essenziale in quanto consente anche di ipotizzare futuri accordi di gestione degli impianti e quindi fornire una via per l'abbattimento dei costi di manutenzione oltre a fornire la possibilità di scambiare know-how ed esperienze”.

Gli impianti provvisori avranno un costo pari a circa 18 mila euro al mese ad impianto, il tempo stimato per la realizzazione del bando di gara che, visti gli importi, dovrà essere un bando europeo e quindi con tempi amministrativi più lunghi rispetto a una gara ordinaria.

“Per l'acquedotto del Montano invece – conclude il Sindaco Francesco Pizzorno – siamo in dirittura di arrivo con l'accordo tra Acea Ato-2 e il Comune per il potenziamento della portata della condotta che da Cesano fornisce acqua proveniente dall'acquedotto del Peschiera. In questo modo, non appena concluso l'iter burocratico, avremo acqua a sufficienza e con bassissimo contenuto di arsenico – inferiore a 1 microgrammo/litro – da miscelare in vasca con acqua proveniente dai pozzi locali, questo consentirà di riportare e mantenere il valore dell'arsenico sotto la soglia prevista dalla legge e quindi il ritorno alla normalità dell'acquedotto del Montano che oggi, stando alle ultime analisi, supera i 10 microgrammi/litro attestandosi tra 12 e 13”.

“Con le misure poste in essere dopo circa 10 anni di attesa – conclude il Vice Sindaco Silvio Bianchini – finanziate con i risparmi e la politica di risanamento attuata da questa amministrazione e con il finanziamento di 400 mila euro giunto dalla Regione Lazio grazie all'intervento della Giunta Zingaretti, verrà finalmente posto fine al problema della potabilità dell'acqua ad Anguillara”.

Contestualmente l’amministrazione sta mettendo in campo uno studio per l’individuazione di fonti alternative e la realizzazione di nuovi serbatoi e condotte idriche, per la definitiva soluzione del problema arsenico di tutto il territorio comunale. Questo significa, una pianificazione di interventi che vedrà impegnate risorse economiche che potranno essere reperite soltanto con progetti finanziati dalla Comunità Europea.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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