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ANGUILLARA, 28, 29 E 30 DICEMBRE “UN LAGO DI PESCA”

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Redazione

Anguillara (RM) – Il progetto, ideato e promosso dall’Associazione Culturale Sabate, intende focalizzare l’attenzione sulla pesca come risorsa del lago di Bracciano, tenendo conto di un approccio multidisciplinare di carattere ludico, scientifico e turistico. L’obiettivo del progetto, che si avvale di un contributo specifico della Provincia di Roma, è valorizzare l’attività produttiva e dare il giusto tributo ad una categoria come i pescatori di professione che stretti tra tante fatiche continuano a portare avanti un mestiere antico quanto il mondo come quello della pesca.

Un’attività che, nel territorio sabatino, come documenta il rinvenimento del villaggio neolitico de La Marmotta risalente a 8mila anni fa, affonda le sue radici in epoche molto antiche. La Provincia di Roma in questo settore costituisce l’istituzione di riferimento. Fa capo infatti alla Provincia di Roma la gestione delle acque interne. Inoltre la Provincia di Roma per sostenere questa attività produttiva effettua delle semine periodiche di avannotti avvalendosi anche di un procedimento di fecondazione artificiale presso la struttura dell’incubatorio ittico provinciale.

Venerdì 28 dicembre 2012
ore 10.30 al Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori”
Conversazione attorno alle attività di semina nel lago
Presenti biologi esperti tra cui Giuseppe Moccia del Servizio Pesca della Provincia di Roma
Partecipano in rappresentanza della Provincia di Roma Emiliano Minnucci, già consigliere provinciale, il sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno.

Per promuovere il consumo al pesce di lago i partecipanti avranno in omaggio un modico quantitativo di pescato lacustre  corredato da un stampato riportante la ricetta del “Luccio all’anguillarina”.

Ore 16,00 al Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori”
Favola animata per bambini “I conciatori di reti”, scritta da Graziarosa Villani messa in scena dall’Associazione Teatro Helios di Annalisa Lanza e Sabrina Fiorani

Archeologia, mito e tradizione si fondono in questa favola appositamente scritta dal presidente dell'Associazione Culturale Sabate Graziarosa Villani e messa in scena da Annalisa Lanza e Sabrina Fiorani dell'Associazione Teatro Helios. Raccontar facendo così i bimbi potranno conoscere le procedure usate un tempo per conciare le reti. Il testo, già rappresentato il 17 giugno 2012 al Museo della Civiltà Contadinae nella versione riadattata del Teatro Helios passato a Rai YoYo il 15 dicembre scorso, si ispira al mito, ancora vivo nei turbolenti flutti tra Scilla e Cariddi nello Stretto di Messina, di Colapesce e offre un piccolo spaccato di quella che doveva essere la vita nell'antico villaggio neolitico de La Marmotta risalente a 8mila anni fa scoperto a circa 12 metri di profondità nello specchio di lago nel Golfo di Boricella, proprio sotto Anguillara. Il lavoro trae inoltre spunto dalla monografia della Provincia di Roma, effettuata anche tenendo conto di quanto esposto proprio al Museo Contadino, "Tra Reti e Paladini – cenni sull'arte della pesca ad Anguillara" di Macrina Marilena Maffei e di ricerche specifiche della Sabate sulla concia di reti.

Sabato 29 Dicembre 2012 ore 10.30
Visita guidata al Museo Storico della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare
Verrà effettuata una visita guidata alle tre sale del Museo con particolare riferimento al materiale di pesca esposto.

Domenica 30 dicembre 2012 ore 10 
Dimostrazione pratica di cucitura e riparazione di reti  in collaborazione con la Cooperativa Pescatori Anguillara tra il molo di Anguillara e i Soldati. Verranno dipanate alcune reti tipiche dell’attività di pesca lacustre: coculli, sciabiche, altane. Osvaldo Pierdomenico, già pescatore di professione, spiegherà nel dettaglio il funzionamento delle reti. La dimostrazione sarà inoltre accompagnata da materiale documentale e fotografico, tra le quali alcune prodotte da Isidoro Bernardini, che sarà esposto lungo via Umberto I mirato ad illustrare nel dettaglio le procedure di pesca attuali e passate. 

Tutte le attività sono a partecipazione gratuita.

Nel corso della tre giorni ai bambini verrà inoltre distribuito un album di schede figurative da colorare raffiguranti i pesci di lago appositamente create e corredate da una breve nota didattica.
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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