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Cronaca

Angela Celentano: il Messico raddoppia la ricompensa per chi fornisce informazioni utili su Celeste Ruiz

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Tempo di lettura 5 minuti Adesso la cifra è di tre milioni di pesos invece che un milione e mezzo

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di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri
 
NAPOLI – Importanti novità in merito alla misteriosa scomparsa della piccola Angela Celentano, avvenuta sul Monte Faito nell’agosto del 1996 quando la piccola aveva soltanto 3 anni. Il Ministero della Giustizia del Messico ha raddoppiato la ricompensa per chi è in grado di fornire informazioni utili su Celeste Ruiz, la ragazza che in questi anni è divenuta un vero e proprio enigma dietro il quale si sono formulate innumerevoli teorie ma che secondo alcuni sviluppi investigativi, potrebbe essere proprio Angela Celentano. Adesso la cifra è di  tre milioni di pesos invece che un milione e mezzo. La notizia è stata diramata dai più importanti quotidiani messicani e siti internet e le autorità auspicano ovviamente a risultati concreti e alla massima collaborazione da parte dei cittadini per risolvere il mistero che gravita intorno a Celeste. L’Avvocato Luigi Ferrandino, legale dei genitori di Angela Celentano, ha dichiarato “Sono due i fatti importanti delle ultime ore: la prima è che la stampa diffonde di nuovo le notizie sul caso di Celeste Ruiz,  e questo permette di raggiungere quante più persone possibili. L'altra è che la ricompensa prevista sia così alta e di conseguenza allettante, tenuto conto dell'importanza di una cifra di 3 milioni di pesos in un Paese con ampie sacche di povertà come il Messico”. 
 
Si era tornato a parlare della piccola Angela Celentano nel marzo scorso, quando i quotidiani nazionali riportavano la notizia di ulteriori approfondimenti investigativi  in merito alla vicenda da parte del Pm della Procura di Torre Annunziata, Sergio Raimondi, che ha deciso di ascoltare come persona informata sui fatti Rosa Celentano, la cugina di Angela e figlia del fratello del Signor Catello Celentano, padre della piccola Angela. Rosa Celentano  oggi ha 34 anni ma all’epoca dei fatti ne  aveva  tredici  e secondo quanto riportano da diversi quotidiani, raccontò di aver sognato, il giorno prima della scomparsa, che Angela spariva nel bosco. La volontà degli inquirenti è sicuramente quella di approfondire tutti i passaggi chiave che hanno preceduto il momento della scomparsa di Angela  attraverso quelle dichiarazioni e testimonianze che all’epoca non furono sufficientemente valutare anche alla luce delle novità emerse sul fronte investigativo negli ultimi anni e lo sviluppo continuo di  tecniche d’indagine che consente analisi e approfondimenti su vari fronti. Le novità relative al sogno di Rosa Celentano hanno sollevato un polverone mediatico su una vicenda che da tanti, troppi anni è in attesa di risposte concrete.
 
In merito alla vicenda di Rosa Celentano, noi de L’Osservatore D’Italia parlammo con l’Avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia, che oltre ad averci spiegato in dettaglio i passaggi relativi a quella vicenda, ci ha parlato della pista messicana e di quanto si stava facendo per ottenere una qualsiasi forma di risultato. “va precisato che la ragazza ha riferito che non si tratta di un sogno ma lei raccontava la favoletta di cappuccetto rosso ad Angela il giorno precedente all’evento, sostituendo cappuccetto ad Angela quindi diceva ‘Angela va a portare il cestino alla nonna, arriva il lupo e se la prende’”. Quindi non era un sogno “No, lei lo ha chiarito. In quella circostanza lei, rivolta alla zia qualche minuto dopo, disse ‘zia Maria ma tu t’immagini se domani si pigliano ad Angela?”.  L’Avvocato aggiunge “questa battuta di una bambina non fu presa in considerazione in quel momento dai familiari, successivamente –passati un paio d’anni dalla scomparsa di Angela- qualcuno ha raccontato ai Carabinieri questo episodio a cui è stato dato un significato oltre quello che era il fatto reale”. In merito alla convocazione in Procura di Rosa ha precisato “la Procura su pressione della famiglia attraverso me riesce ad ottenere che il Ministro Orlando si interessi personalmente della storia. Il Ministro Orlando fa pressione sui Magistrati e dice di fare tutto il possibile per trovare questa ragazza, per cui uno dei passaggi fondamentali è quello di ricostruire tutti i momenti precedenti, in costanza e successivi alla scomparsa di Angela e quindi hanno ripreso tutte le carte dell’indagine di allora e alla luce delle nuove esperienze e delle nuove tecnologie stanno rivalutando tutte le testimonianze e riascoltando tutti i testimoni fondamentali, stanno rivedendo filmati, carte ecc… compreso quella di Rosa Celentano”. L’Avvocato ha precisato inoltre che “La ragazza ha dato tutti i chiarimenti possibili, ha collaborato quanto più poteva”. Abbiamo chiesto all’Avvocato come procedono gli approfondimenti in merito alla pista messicana e su Celeste Ruiz e ci ha riferito “il Procuratore ha riferito che la pista non è chiusa, che l’indagine è in corso e che loro non molleranno finché non si raggiungerà un risultato, qualunque esso sia non molleranno. Ci hanno detto che c’è una squadra in Messico che sta lavorando”.
 
Uno dei misteri più fitti e tristi degli anni 90 è quello che coinvolge una pacifica e religiosa famiglia di Vico Equense, un comune della penisola sorrentina posta tra il golfo di Napoli, i monti Lattari e il golfo di Salerno. E' sabato 10 Agosto, una giornata calda fortemente soleggiata e ideale per trascorrerla insieme agli amici della comunità Evangelica nel vicino monte Faito facilmente raggiungibile e classica meta per scampagnate e pic-nic. I bimbi delle famiglie del gruppo di amici non stanno nella pelle dalla gioia, è una delle occasioni più belle per giocare e divertirsi nella loro età di spensieratezza e di felicità perenne. In una zona boscosa del monte c'è chi immortala con una telecamera quei momenti di gioia e di congregazione del gruppo festoso di quaranta amici fra adulti e bambini che corrono qua e là sempre con l'occhio vigile dei genitori. Poco dopo le 13 circa Renato, bimbo di 11 anni percorre un breve tratto di strada boscosa per andare a riporre il pallone da gioco nella macchina del padre, crede forse d'essere da solo ma di li a breve si accorge che  Angela, una bimba di soli tre anni figlia della famiglia Celentano lo segue silente a piedi a poca distanza. Undici anni bastano forse per impensierire Renato che invita Angela a tornare subito indietro dagli altri e a non seguirlo ma la bambina non lo ascolta e continua a seguirla fino a che il sentiero si fa più impervio e si intreccia con altri sentieri. Facile perdersi ma Renato ha una età che lo rende più consapevole e più capace ad orientarsi e dopo aver riposto il pallone nella macchina del padre ritorna sui suoi passi ma non vede più Angela. Non passa molto tempo e l'assenza di Angela impensierisce genitori e amici che cominciano a cercarla nelle vicinanze chiamandola a voce ma purtroppo senza risposta. Angela Celentano sparisce lasciando dietro se angoscia e tormento diventando cosi uno dei misteri dell'Italia della seconda metà degli anni 90. Come una tragica prassi da quel momento in poi testimonianze contrastanti e confuse anche dei bambini infittiscono il mistero e le riprese video putroppo non mostrano anomalie o dettagli rilevanti. Una angoscia perenne che prosegue per molti anni di silenzio e di sofferenza per i coniugi Celentano che mai si sono arresi neanche per un attimo. Sofferenza interrotta da una fievole speranza iniziata nel maggio del 2010 dove una giovane ragazza messicana Celeste Ruiz inizia ad intraprendere una corrispondenza tramite invio e ricezione di mail con la famiglia Celentano in cui lei assicura d'essere Angela. Una foto inviata in allegato ad una mail lascia attoniti e perplessi i genitori e l'Italia intera perchè la rassomiglianza è piuttosto evidente e il volto della giovane Celeste sembra proprio avere tutti i connotati del volto della piccola Angela. Le mail e il contatto sembrano infittirsi ma non mancano di suscitare confusione e incredulità in una Italia che si divide fra chi crede che quella ragazza sia in realtà Angela e chi invece reputa possa essere l'ennesimo buco nell'acqua. Il governo messicano a questo punto interviene fissando una grossa ricompensa di circa 80mila euro in pesos per coloro che riusciranno a fornire dettagli e informazioni veramente utili per individuare la ragazza. Un contatto e una speranza che scalda il cuore dei coniugi Celentano che credono nella ragazza fomentati dall'esito positivo del Ris ed esperti vari che non trovano tracce di manomissioni nella foto della ragazza inviata da Celeste Ruiz. Anche l'avvocato Luigi Ferrandino crede fermamente che la ragazza non sia assolutamente una mitomane ma è pur vero che Celeste non rivela mai espressamente dove la si possa trovare e non spiega mai perchè non sia in grado di tornare e spesso lo scambio di mail tende a interrompersi bruscamente per certi periodi per poi riprendere nuovamente. Una linea diretta fra i due paesi in merito al caso Celentano è attivo ed intenso oramai da anni.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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