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Cronaca

ANCONA, SOVRAFFOLLAMENTO PRONTO SOCCORSO: L'EMERGENZA CONTINUA

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Tempo di lettura 2 minuti L’Amministrazione comunale di Ancona è molto preoccupata per l’assenza di strategie e soluzioni efficaci ad oggi neanche immaginate per il benessere dei cittadini

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Redazione

Ancora – “La situazione di criticità verificatasi negli ultimi giorni al PS di Torrette di Ancona e al punto di primo intervento dell’INRCA,  non è sicuramente superata vista la prevedibile ed elevata possibilità di un secondo picco influenzale a fine febbraio.
 
Ci risulta che l’influenza non è la sola causa  che crea  l’iperafflusso di pazienti alle strutture di emergenza. Da anni ciclicamente si verificano momenti di criticità dovuti ad esempio alle ondate di caldo e alla carenza dei servizi territoriali nei weekend festivi,  in particolare nei periodi di più lunghe festività.

La risposta dei servizi a questa situazione è ferma allo stesso livello di 10 anni fa e nessun intervento è stato avviato strutturalmente. Ad esempio si doveva agire  sul fronte dell’integrazione ospedale-territorio attuando il progetto di realizzazione delle Case della Salute e  aumentando i posti letto della degenza breve direttamente in Pronto Soccorso.  Queste sono strategie già avviate e funzionanti  nei grandi ospedali di altre regioni  per ridurre i disagi dell’iperafflusso.

L’Ospedale di Torrette e il suo Pronto Soccorso sono le uniche strutture DEA di secondo livello nella Regione Marche, cioè le uniche in grado di affrontare  le emergenze più complesse e l’utenza che quotidianamente vi accede proviene da tutta la Regione.

 Il PS di Torrette opera con cronica carenza di spazi ampiamente al di sotto degli standard previsti dalle società  scientifiche. Resta quindi fondamentale  trovare una soluzione a partire dall’allargamento previsto, progettato e finanziato già dal 2006 negli spazi adiacenti all’attuale sede e che, purtroppo, si vorrebbero destinare invece al nuovo PS del Salesi costituendo un evidente doppio danno invece che una soluzione.

Il PS di Torrette altresì è attualmente al di sotto di organico per due unità mediche  e non è stato ancora espletato il concorso per il posto di Primario a distanza di quasi tre anni dal pensionamento del Dott Stefano Polonara. 

Cosa ci aspetta per il futuro prossimo? Con la nuova  programmazione sanitaria regionale, gli Ospedali di Loreto e Chiaravalle non hanno più il PS ma solo il  “punto di primo intervento” che già ora  di notte a Chiaravalle è chiuso. Nel 2014 gli accessi di questi due presidi sono stati circa  20000 e questi  pazienti molto probabilmente  a breve saranno costretti a rivolgersi al PS di Torrette.

L’Amministrazione comunale di Ancona è molto preoccupata per l’assenza di strategie e soluzioni efficaci ad oggi neanche immaginate per il benessere dei cittadini e per l’elevato carico di lavoro sopportato dagli operatori che, con grande professionalità e responsabilità, garantiscono comunque un servizio altamente qualificato.

Se è vero che le Case della Salute e l’ampliamento del PS di Torrette  possono essere interventi significativi per ridurre le situazioni di congestione delle strutture di emergenza, è indispensabile uscire dagli annunci e passare ai fatti. Solo così possiamo sperare che in futuro non si ripetano le  situazioni di grave disagio per la popolazione di Ancona come del resto della Regione”.
 

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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