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Amministrazioni Comunali sotto la lente: Marino Laziale

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Come verificare se un sindaco e la sua amministrazione rispettano le promesse fatte in campagna elettorale? Un buon metodo può essere quello di consultare il DUP (Documento Unico di Programmazione) che i Comuni devono rendere pubblico anche sul proprio sito istituzionale. Abbiamo quindi deciso di passare in rassegna questo documento per alcuni Comuni e dopo aver dato un’occhiata ad Albano Laziale e a Genzano di Roma ci occupiamo di quello di Marino Laziale guidato dal sindaco pentastellato Carlo Colizza.

Il DUP di Marino Laziale presenta le linee programmatiche da realizzare nel corso del mandato 2016-2021, che sono state approvate il 7 luglio del 2016 e che si diramano in otto aree strategiche. Non poteva mancare nel documento della programmazione il riferimento al ridotto impatto ambientale, cavallo di battaglia del M5S che il sindaco Colizza vuole realizzare insieme all’integrazione sociale, alla valorizzazione culturale ed alla prosperità economica.

Nella prima sezione dedicata al lavoro ed allo sviluppo, l’amministrazione grillina sottolinea la necessità di dare “nuovo impulso alle piccole e medie imprese locali”.
Questo prospetto, però, non trova d’accordo i consiglieri di Liberi e Uguali che hanno denunciato la risibilità e l’inadeguatezza della proposta così strutturata che non rispecchierebbe la realtà industriale del comune castellano. Gli stessi consiglieri si rifanno ad altre proposte suggerite dalla giunta a cinque stelle le quali devono rappresentare “le priorità delle priorità” come l’ufficio per lo sfruttamento delle risorse sovracomunali e l’attivazione di collaborazioni tra comune, università ed imprese per la realizzazione di progetti di ricerca e di sviluppo sostenibile che oggi giacciono, però, inermi nel loro stato embrionale.

Mentre il sindaco Colizza si è dedicato con fervore al tema della speculazione che riguarda il Divino Amore, avallata dal Pd anche nella persona del Governatore laziale Nicola Zingaretti definito dal primo cittadino “ambientalista a targhe alterne”. L’edificazione, dal valore di un miliardo, è prevista per un terreno di 1,3 milioni di metri cubi ed interessa 15mila abitanti ma anche le falde acquifere di ricarica del lago Albano. Stiamo parlando di Marino2, voluta dal costruttore Luca Parnasi (poi condannato), l’ex sindaco Adriano Palozzi e l’allora presidente laziale Renata Polverini. Riguardo poi l’attenzione all’acqua pubblica, un altro cavallo di battaglia grillino, l’amministrazione ha rivisto gli accordi con ACEA ATO2 mentre, per informare i cittadini circa la prevenzione sismica, l’amministrazione propone una conferenza a palazzo Colonna (il prossimo novembre) alla quale parteciperanno ingegneri qualificati.

Da segnalare nell’ambito dei “servizi sociali e parità di genere” la volontà di aiutare le famiglie in difficoltà. Marino Laziale è uno dei primi comuni italiani a dotarsi del reddito di cittadinanza con una delibera del 28 febbraio 2018). A L’Osservatore d’Italia, il primo cittadino spiega che questa misura coinvolgerà 600 nuclei familiari fornendo loro la possibilità di trovare lavoro con l’interessamento dei centri per l’impiego. Sulla stessa lunghezza d’onda, l’amministrazione risulta essere molto attenta alla questione della sensibilizzazione circa la violenza e l’abuso nei confronti delle donne come dimostra l’evento organizzato il 26 novembre 2016 nella sala consiliare del palazzo comunale.

Stessa cosa non si può dire per i prospetti di creare una banca del tempo, la casa delle associazioni e del volontariato e tantomeno per quanto concerne l’introduzione del baratto amministrativo contenuto nello Sblocca Italia. Quest’ultima misura prende forma di contratto tra l’amministrazione pubblica ed il cittadino, il quale attraverso l’espletamento di lavori utili può sanare la propria posizione debitoria. Non può mancare nel DUP la voce dedicata alla democrazia diretta. Anche se risulta facilitato l’accesso agli atti pubblici, finora si trovano solo poche dirette streaming delle sedute comunali.

Gianpaolo Plini

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