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Redazione
Amatrice (RI) – Si è svolto ieri mattina, presso l’Ex Chiesa San Giuseppe di Amatrice (RI), l’incontro-dibattito organizzato da Fratelli d’Italia a sostegno del locale presidio ospedaliero che la Giunta Zingaretti vorrebbe trasformare in “Casa della Salute”, ovvero una struttura a gestione prevalentemente infermieristica e con solo la presenza dei medici di base.
Fratelli d’Italia chiede invece la piena applicazione del decreto 80/2010 che ne disponeva la riconversione in “Ospedale distrettuale di II livello”, in virtù di una situazione territoriale particolarmente disagiata in termini di viabilità e accessibilità e di una distanza dal presidio ospedaliero più vicino di oltre 60 chilometri.
Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice spiega: «Abbiamo lavorato giorno e notte per presentare alla Regione studi approfonditi, e proposte concrete, per salvare il Grifoni e dimostrare quanto esso sia strategico e importante. Fin quando sarò Sindaco mi batterò a difesa dell'articolo 32 della Costituzione che sancisce il diritto alla salute e porterò avanti questa battaglia che è prima di tutto di civiltà, indipendentemente dal colore politico di chi governa la Regione. Sono pronto a fare ricorso al Tar se necessario. Bisogna partire dalla difesa del territorio per ridare dignità alla politica, recuperando il rapporto di fiducia tra cittadino e istituzioni».
«Batteremo i pugni sul tavolo in regione, faremo conoscere questa situazione in tutte le sedi – ha dichiarato il Parlamentare Europeo Marco Scurria – perché pensiamo sia una battaglia giusta e di civiltà. Si tratta di un attacco a questo territorio e a questa città e non lo possiamo permettere, a costo di portare la questione fino a Bruxelles».
Il Portavoce Regionale di Fdi Marco Marsilio ha ringraziato il Sindaco Pirozzi «per l'onestà intellettuale con la quale tratta il problema».
E aggiunge: «Come portavoce regionale assumo l'impegno di portare la questione all'attenzione del Consiglio Regionale e dei nostri parlamentari, e di sollecitare un intervento da parte del Ministro Lorenzin. Le ragioni degli abitanti di Amatrice sono talmente giuste e obbiettive che non si possono non condividere».
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