Amatrice: primo arresto per sciacallaggio

 

Red. Cronaca

AMATRICE (RI) – I carabinieri del comando provinciale di Rieti, nell’ambito dei servizi messi in atto al fine di reprimere il fenomeno dello sciacallaggio a seguito del forte sisma che ha colpito i comuni di amatrice, Accumoli E Arquata del Tronto e relative frazioni, hanno arrestato un pluripregiudicato napoletano M. M. di quarantacinque anni. Una delle pattuglie poste in campo e composta dal comandante della stazione di Leonessa e da un militare dipendente dello stesso reparto, coadiuvati da militari del 7° Rgt Laives, nel pomeriggio di giovedì, nella frazione “Retrosi” del comune di Amatrice, hanno colto all'improvviso il pluripregudicato napoletano, nel tentativo di forzare con un cacciavite, la serratura di un’abitazione colpita dal sisma e disabitata.

Sorpreso ad Amatrice in flagranza di reato ingaggia colluttazione con i Carabinieri I militari lo hanno sorpreso alle spalle e l’uomo, vistosi braccato, ha tentato di divincolarsi ingaggiando con i militari, una violenta colluttazione, ferendo con il cacciavite, uno dei militari. I Carabinieri, al termine della breve colluttazione, sono riusciti a immobilizzarlo e ad ammanettarlo, ponendo fine alla condotta criminale. I militari dopo averlo disarmato, lo hanno accuratamente perquisito rinvenendo nella tasca dei pantaloni, un biglietto ferroviario datato 24 agosto 2016 tratta Napoli – Roma, confermando la tesi degli stessi, che il pregiudicato, era giunto sul luogo del sisma, con l’intento di far razzie all’interno delle abitazioni delle malcapitate persone colpite dall’evento tellurico.

L'uomo, gravato da numerosi precedenti penali per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi e’ stato tratto in arresto con l’accusa di rapina impropria e lesioni personali e tradotto presso la casa circondariale di Rieti a disposizione dell’Autorita’ giudiziaria locale. I Carabineiri, ricorsi alle cure mediche da parte dei sanitari presenti nel campo allestito per le vittime del sisma, sono stati giudicati guaribili in sei giorni.