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Ambiente

Amatrice, Pirozzi indagato replica: “La notifica a pochi giorni dalle elezioni”

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AMATRICE– Arriva stamane la notizia che il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi è indagato per vari reati tra cui omicidio colposo con l’aggravante di aver commesso l’atto violando gli obblighi
della pubblica amministrazione in aggiunta al disastro colposo.
L’avviso di conclusione indagine è stato consegnato a otto indagati, mentre gli inquirenti specificano che il provvedimento è inerente al crollo dell’edificio al civico 1 di piazza Sagnotti ad Amatrice dove rimasero ferite sei persone e perse la vita Maria Vittoria Ippoliti. (11 feriti e 19 morti totali nel complesso della Piazza).

Le indagini sono state svolte da Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato della Procura della Repubblica di Rieti coordinate dai pm Francia e Maruotti nonché dal Procuratore Capo Saieva, che contestano al sindaco di aver acconsentito all’occupazione dello stabile già colpito dal sisma dell’Aquila nel 2009 (lesioni al piano terra, “spanciamento” della zona seminterrata, dissesto alle
fondamenta) e completamente distrutto il 24 agosto 2016. In particolare, Pirozzi in quanto sindaco di Amatrice dal 9 giugno 2009 e Responsabile della Protezione Civile “consentiva\non impediva il rientro” nell’abitazioni fino al 24 agosto 2016, nonostante fosse a conoscenza delle precarie condizioni dell’edificio come testimoniano i rimborsi che il Comune di Amatrice ha prestato relativi
alle spese di vitto e alloggio ai residenti evacuati nel 2009 per la cifra di 40 mila euro.
Al candidato della regione Lazio vengono contestate anche le accuse di lesioni personali colpose e di non aver revocato l’Ordinanza di Sgombero emessa il 16.04.2009 ripristinando così l’agibilità.
Oltre a Pirozzi risultano indagati il direttore dei lavori e progettista architettonico Carloni; i componenti della sezione speciale del genio civile di Rieti Conti, Lucarelli, Scacchi; il dirigente del
genio civile di Rieti Peron; il comandante della polizia municipale di Amatrice Salvatore e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Chiaretti.
Indetta per oggi alle ore 15:45 la conferenza stampa del comitato Sergio Pirozzi, in viale Cristoforo Colombo 112 dove il sindaco Pirozzi ha esordito con la frase: “Se proprio ho una colpa quella è di aver causato il terremoto che ha distrutto la mia comunità”. Ovviamente una provocazione nei confronti della bufera giudiziaria che lo ha colpito.

Poi ha affermato di essere orgoglioso del modus operandi tenuto durante la tragedia: chiudere metanodotto, portare la nafta per l’illuminazione elio-superficie e la gestione del lago Scandarello.

Riferendosi alle notizie di stamane riguardo l’avviso di conclusione indagini preliminari rende noti i suoi dubbi circa la tempistica dell’indagine condotta da un magistrato che andrebbe in pensione il 1 marzo. Secondo Pirozzi l’atto giudiziale avrebbe come obiettivo “la distruzione di un uomo”: “Mi addolora profondamente essere coinvolto in un procedimento scaturito a seguito della morte di tanti cari amici derivante da una ordinanza del Sindaco che mi aveva preceduto e dalla tempistica con cui la Procura ha inteso intervenire in questo caso. E non in altri”

Per suffragare la tesi della magistratura ad orologeria il candidato alla Regione Lazio ricorda come Amatrice sia stata insignita della medaglia al valor civile la cui cerimonia stabilita proprio per 5 marzo per evitare ricadute elettorali. Il Sindaco conclude chiosando: ”prima ti ignorano, poi ti deridono e poi ti combattono”.

Gianpaolo Plini