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AMATRICE: IL SINDACO SERGIO PIROZZI CHIEDE A NICOLA ZINGARETTI DI RAVVEDERSI

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Tempo di lettura 3 minuti Pirozzi:"“Che ci dicano state tranquilli non basta – dice il sindaco – adesso è il momento di chiedere scusa alle popolazioni di Amatrice e dintorni e che venga dato un segnale"

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di Angelo Parca

Amatrice (RI) – Sergio Pirozzi sindaco di Amatrice lancia un messaggio netto al presidente della Regione Lazio: “Adesso è il momento che il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ci invii un segnale concreto e riconosca lo status di presidio in zona disagiata per l'ospedale Grifoni come giusto che sia”.

E’ passata la proposta di referendum lanciata dal primo cittadino amatriciano nella quale viene chiesto ai cittadini se ritengono sia ancora il caso di restare nella territorio della Regione Lazio e sotto la sua giurisdizione amministrativa alla luce del fatto che il presidio ospedaliero di Amatrice verrà trasformato in casa della salute anziché restare un presidio munito di pronto soccorso così come previsto dal decreto 80 precedente, meglio conosciuto come decreto Polverini.

Il sindaco Pirozzi, di centrodestra, ribadisce che non è una questione di colore politico ma si tratta soltanto di dati oggettivi che non si sa per quale motivo vengono palesemente ignorati. 

“L’atteggiamento del presidente della Regione Lazio è un insulto all’intelligenza comune – aggiunge il primo cittadino di Amatrice – io chiedo soltanto il presidio che mi era stato riconosciuto dal decreto 80 con un punto di primo soccorso e la riabilitazione post acuzie che manca sul territorio reatino. Non entro nelle decisioni prese rispetto agli altri presidi di Bracciano, Subiaco e Monte Rotondo che distano soltanto 15 chilometri dagli ospedali più grandi, ma mi sento offeso perché la Regione ha creato una clausola di salvaguardia per questi tre siti che al contrario non ha creato  per Amatrice”.

Peraltro Sergio Pirozzi parla di un comunicato stampa imbarazzante della Regione Lazio uscito nel pomeriggio di ieri 20 agosto 2014 dove sostanzialmente vengono date delle rassicurazioni: “Che ci dicano state tranquilli non basta – dice il sindaco – adesso è il momento di chiedere scusa alle popolazioni di Amatrice e dintorni e che venga dato un segnale. Tutto gira intorno a Roma, che almeno ci lascino la salute”

Che Amatrice sia una zona disagiata non vi è dubbio: la cittadina si trova a 1000 metri di altezza e a 67 chilometri da Rieti in zona sismica classificata uno. 

“La nostra non è una presa di posizione nei confronti del presidente Nicola Zingaretti – dice ancora Pirozzi –  il deficit della sanità laziale viene da decenni, io gli chiedo di ravvedersi e che ad Amatrice e Acquapendente venga riconosciuto questo status di presidio disagiato, altrimenti penso che sia dato soltanto ad un determinato bacino elettorale piuttosto che valutare dati oggettivi, ma non voglio pensare male”.

La domanda del sindaco Sergio Pirozzi è questa: il Lazio ci vuole ancora o no? Volete ancora restare nel Lazio? I cittadini in un processo di democrazia partecipata si esprimerà. “Il nostro – conclude il sindaco –  non è un salto nel buio. Dateci un segnale. Levateci tutto ma non la speranza”. 


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Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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