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di Matteo La Stella
Roma – Sono stati licenziati 2 dipendenti Ama che, invece di accudire i propri parenti affetti da gravi patologie, utilizzavano i 3 giorni al mese di esenzione dall'attività lavorativa previsti dalla legge 104 per andare in palestra o in giro per negozi.
Il caso. I due operai, un 24enne ed una 36enne coperti dalla legge 104, hanno attirato i sospetti della direzione in quanto chiedevano di stare a casa per assistere i familiari sempre a ridosso del week end. Ama ha assoldato due investigatori privati per verificare la posizione dei due “disertori per necessità”. In seguito alle indagini e ai pedinamenti, però, i due investigatori hanno scoperto che entrambi i lavoratori della municipalizzata, utilizzavano le giornate lontane dal posto di lavoro e regolarmente pagate dall'Inps per andare in palestra o per fare lunghe passeggiate di shopping. Il tutto, documentato in un corposo dossier dagli investigatori, ha permesso l'allontanamento dei due truffatori. In merito alla questione si è espresso il presidente di Ama Daniele Fortini, che ha spiegato: “Addolora licenziare persone, specialmente operai, che traggono il loro reddito dal lavoro. Ma non possiamo fare altrimenti di fronte a chi utilizza in maniera fraudolenta strumenti di tutela di diritti e prerogative che pure costano ai contribuenti”.
L'ama e la 104. La ghigliottina che ha tagliato le teste dei due operai che la facevano in barba all'Ama avrà sicuramente impensierito qualche altro disonesto all'interno dell'azienda, in quanto le assenze dai turni di lavoro coperte dalla legge 104 risultano essere il 20 % di quelle totali. Nell'azienda si contano 1486 aventi diritto alle giornate di stop assistenziale: di questi, circa un centinaio ha diritto a 6 giornate al mese per accudire 2 familiari malati, mentre i restanti hanno a disposizione 3 giorni ogni mese per un solo parente infermo. I parenti assistiti,infatti, risultano essere 1585 che, moltiplicati per i 3 giorni di assenza fanno 4.755 turni scoperti al mese. Un bel colpo per l'azienda che deve ripiegare sugli straordinari per sostituire i dipendenti assenti, anche se le 72 ore mensili lontane dal lavoro vengono rimborsate ad Ama dall'Inps, che ogni anno tira fuori 4 milioni di euro, contro i 7 impegnati dalla municipalizzata per far fronte ai turni scoperti. Il presidente Fortini, però, conta sulla stragrande maggioranza dei lavoratori onesti tra le fila dell'Ama, e dice: “Da parte nostra non c'è alcun atteggiamento vessatorio verso i lavoratori e il mio continuo ringraziamento va alla stragrande maggioranza delle operaie e degli operai che ogni giorno fanno il loro dovere". Il presidente però avverte: “Non ci fermeremo all'improprio utilizzo della 104, stiamo lavorando su tutti i fronti per il contrasto all'assenteismo”.
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