Altro scandalo a Rimini: studentessa denuncia stupro

RIMINI – Ha riferito di essere stata violentata, forse da due uomini italiani, una studentessa Erasmus di nazionalità spagnola, che ieri nel tardo pomeriggio si è presentata ai carabinieri di Rimini per sporgere denuncia.
La ragazza, 20enne, in compagnia di altri studenti stranieri, a Rimini per l’Erasmus, ha riferito solo alcuni flash, ricordi annebbiati probabilmente dall’assunzione di alcol.
La ventenne ha detto di aver conosciuto prima un uomo poi l’altro in un locale, venerdì notte, e dopo aver bevuto in compagnia di questi alcuni drink si sarebbe appartata. Non ricorderebbe la presunta violenza, né avrebbe dato una descrizione dei due uomini. Al termine della serata sarebbe tornata a casa con degli amici. Quando si è svegliata ieri mattina la studentessa ha accusato dolore alle parti intime e si sarebbe resa conto di essere stata violentata. E’ stata quindi accompagna in pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato lesioni che non escluderebbero però una violenza sessuale.

Intanto è stato grazie ad un disegno che è avvenuto l’arresto del capo branco degli stupratori di Rimini che nella notte fra il 25 e il 26 agosto ha violentato una turista polacca, picchiato un amico di lei e stuprato una prostituta transessuale peruviana.

E’ una poliziotta, l’assistente capo del Gabinetto interregionale di Polizia scientifica Marche-Umbria Elena Pagani, laureata anche all’Accademia di Brera, l’autrice dell’identikit attendibile come una fotografia che ha consentito alla Polizia di Stato di arrestare Guerlin Butungu.

Elena Pagani, inviata a Rimini dallo Sco il primo settembre, è rimasta per 6 ore con la trans, traducendo in un disegno perfetto la descrizione accuratissima della vittima. Due giorni dopo, ha ricordato il dirigente del Gips Massimiliano Olivieri, Butungu è stato bloccato a bordo di un treno mentre tentava la fuga: la corrispondenza del suo volto all’identikit è risultata pari al 98%. ”Ma io – minimizza Pagani, da 25 anni in Polizia – sono solo il braccio tecnico dei ricordi del testimone che mi offre la sua fiducia”.