Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Di Andrea Barbi
La Protezione Civile mette in guardia la provincia di Ferrara a causa dell’innalzamento dei livelli idrometrici del Po a seguito di forti precipitazioni che hanno interessato il bacino del fiume. Non è ancora finito l’incubo dell’alluvione in Piemonte e la protezione civile allerta già l’Emilia.
Il superamento della soglia di sicurezza è già stato superato quest’oggi secondo i rilevamenti effettuati costantemente da Aipo (Agenzia italiana Po con sede a Parma) nel punto più critico del basso corso del grande fiume italiano; Pontelagoscuro. La frazione rivierasca di Ferrara dove il corso del Po che segna il confine tra l’Emilia Romagna e il Veneto, si restringe. Una anomalia naturale che funge da imbuto per le acque padane che diventano quindi più impetuose e minacciose per le zone circostanti che spesso vengono messe in allarme esondazione. Secondo gli esperti della suddetta agenzia l’apice della piena transiterà a Piacenza nel pomeriggio di domani è impiegherà circa tre giorni per arrivare nel ferrarese.
L’innalzamento dei livelli idrometrici potrebbe causare danni alle opere di difesa spondale, alle attività produttive presenti in alveo e un allargamento delle aree golenali non difese da argini, che potrebbe interessare anche aree abitate o industriali nei pressi di Ferrara, Bondeno, Ro, Goro, Mesola e Berra.
La Protezione Civile ha già mobilitato squadre di volontari e consiglia di seguire l’evolversi degli eventi in tempo reale consultando i siti Arpa. Vi aggiorneremo in diretta nelle prossimi ore sull’evolversi della situazione.
Correlati