ALLARME TERRORISMO: ROMA BLINDATA PER IN CONCERTO DI SPRINGSTEEN

di Angelo Barraco
 
Roma – Il 14 luglio la Francia festeggiava la Festa Nazionale della Presa della Bastiglia, avvenuta il 14 luglio del 1789 a Parigi. Un evento interrotto dalla furia omicida di un uomo che si è lanciato sulla folla con il suo camion, uccidendo 84 persone, tra cui 10 bambini. 50 persone sono rimaste ferite e 25 si trovano in rianimazione. Una Francia che non si era ripresa dai precedenti attentati che avevano destabilizzato il paese e che avevano fatto sorgere forti dubbi in merito alla questione relativa alla sicurezza nazionale. Il 7 gennaio del 2015 vengono uccise 12 persone nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo. La notte del 13 novembre 2015 un commando colpisce per ben sei volte Parigi nell’arco di 33 minuti e in diversi punti, tra cui il teatro Bataclan, dove era in corso un concerto rock, poi un ristorante. Sono morte almeno 129 persone e 300 feriti. Una Francia che ha paura e un’Europa che rafforza le proprie misure di sicurezza. 
 
In Italia massima allerta a seguito dell’attentato a Nizza, controlli incrementati a Ventimiglia. Il dirigente della Polizia ha dichiarato “Abbiamo avuto notizia che fuggitivi potessero essersi diretti in Italia   ma per ora non abbiamo riscontri concreti”. Massima allerta a Roma, soprattutto in vista del concerto di Bruce Springsteen al Circo Massimo. Si tengono d’occhio gli obiettivi sensibili e si monitora tutto ciò che possa destare sospetto e/o anomalia. Gabrielli, capo della Polizia, ha scritto ai questori per rafforzare i controlli sugli obiettivi sensibili del territorio. Il capo della Polizia Gabrielli mira al presidio degli obiettivi sensibili e chiede di organizzare zone di “rispetto” e “prefiltraggio” per le iniziative pubbliche dove si prevede un raduno di persone. Ciò comprende i raduni religiosi, quelli sportivi, quelli musicali. In merito a quanto detto, Roma questa sera sarà sorvegliata e avrà occhi puntati da tutti i lati per il superconcerto del Boss Bruce Springsteen che si terrà al Circo Massimo. L’intera area è stata sottoposta ad un sistema di videosorveglianza capillare, sul posto vi saranno circa 300 agenti, molti saranno in borghese e si infiltreranno tra i fan per monitorare la situazione dall’interno. 
 
 
Alfano, dopo i fatti di Nizza, ha parlato al Viminale dichiarando “Su parere conforme del Comitato, ho disposto, pertanto l’intensificazione delle attività informative avvalendomi del contributo del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa) che in seno al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, rafforza lo scambio di informazioni tra i vari organismi di Intelligence e le Forze di Polizia nazionali e straniere. Le nostre strutture di Intelligence e delle Forze di Polizia lavorano 24 ore al giorno per fare il massimo della prevenzione, ma nessun paese può dirsi a rischio zero. Infatti, in relazione alla recrudescenza della minaccia jihadista, sono state attuate innumerevoli iniziative di prevenzione sul territorio nazionale, mirate verso luoghi di aggregazione e altri ambiti ritenuti sensibili in relazione al fenomeno dei foreign terrorists fighters/returnees, (terminal ferroviari e di trasporto pubblico frontiere aeroportuali e marittime), nonché mirati controlli straordinari di sicurezza anche in ambito carcerario e presso gli scali ‘aeroportuali minori’, marittimi, ferroviari e di autobus. Al contempo, ho firmato provvedimenti di espulsione nei confronti di cittadini stranieri che hanno evidenziato indicatori di pericolosità. L’articolato dispositivo operativo ha fatto registrare significativi risultati, con l’incremento del numero dei soggetti arrestati, denunciati e sottoposti a procedure di espulsione e respingimento.
In particolare, dal 1° gennaio 2015 al 5 luglio 2016 sono state:
– controllate 154.136 persone;
– eseguite 2.717 perquisizioni su soggetti ritenuti contigui ad ambienti dell’estremismo religioso;
– controllati 32.776 veicoli e i passeggeri di 344 navi individuate sulle rotte utilizzabili dai foreign fighters europei per recarsi in Siria o per ritornare in Europa;
– tratte in arresto 531 persone;
– indagate in stato di libertà 837 persone;
– eseguite 99 espulsioni di soggetti evidenziatisi per il loro avanzato processo di radicalizzazione o per aver fornito sostegno ideologico allo Stato Islamico. Tra loro anche 7 imam. Dal 2002 ad oggi, sono complessivamente 25 i predicatori islamici espulsi".