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All4Climate – Italy2021, Ministero Transizione Ecologica, Regione Lombardia e Milano: c’è tempo fino al 15 giugno per presentare un progetto “green”

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All4Climate-Italy2021 è un’iniziativa, lanciata dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il programma di comunicazione sui cambiamenti climatici della Banca Mondiale, assieme alla Regione Lombardia e al Comune di Milano.

Il programma punta a promuovere un percorso aperto a tutti finalizzato al confronto e al dialogo sulle sfide e le buone pratiche legate al tema dei cambiamenti climatici e agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Sono oltre 160 i progetti che associazioni, enti, aziende, università, comunità locali hanno proposto nell’ambito del programma a cui , fino al 15 giugno, si potrà chiedere di aderire, con proposte di eventi da realizzare entro la fine di settembre.

Ecco gli eventi della settimana da lunedì 24 maggio a domenica 30 maggio.

Martedì 25 maggio – ore 10 – ON LINE

“CIRCULAR ECONOMY E RECOVERY PLAN: strategie e opportunità per il rilancio dell’economia e per la riduzione dei gas effetto serra”

Il Webinar – organizzato da Sersys Ambiente – sarà un’occasione per misurare lo stato di avanzamento dell’economia circolare in Italia e analizzare le principali misure adottate di carattere strategico, normativo ed economico.

Si parlerà di Recovery Plan, delle principali sfide da affrontare e delle priorità di azione necessarie al rilancio dell’economia circolare in Italia e allo sviluppo della Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica per la riduzione dei gas effetto serra.

Martedì 25 maggio – ore 18 – ON LINE
Semi. Parole che nutrono il futuro
Architettura: Eric Corey Freed & Elisabetta Toia
Un dialogo tra il pluripremiato architetto esperto in bioedilizia Eric Corey Freed e la nota giornalista scientifica e data journalist Elisabetta Tola – organizzato dal Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici – per esplorare nuovi approcci alla sostenibilità attraverso l’architettura. Uno dei principali pensatori mondiali in materia di sostenibilità, Freed intratterrà i partecipanti con il suo approccio spiritoso nel discutere come la natura possa ispirare l’architettura, offrendo soluzioni attraverso l’innovazione.

Mercoledì 26 maggio – ore 17 – ON LINE

UNA STAFFETTA PER IL CLIMA
11° tappa Emilia-Romagna – Agire per il clima: l’Agenda 2030 a scuola
Come può un educatore Agire per il clima? Questo il tema dell’appuntamento organizzato dall’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholè Futuro Onlus. L’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 dell’ONU relativo ai cambiamenti climatici e le principali opportunità che offre dal punto di vista didattico verranno discussi durante il Webinar, rivolto a docenti di tutte le discipline, educatori e a tutti gli interessati.

Mercoledì 26 maggio – ore 9,30 – ON LINE

Verso la Pre-COP26: le priorità delle organizzazioni della società civile
Il convegno – organizzato dal Kyoto Club – vuole raccogliere le proposte delle parti sociali e delle principali associazioni ambientaliste italiane, condividendole con i Rappresentanti dell’Ambasciata del Regno Unito e del Ministero in modo che possano essere prese in considerazione nei mesi finali di preparatori della Pre-COP.

Giovedì 27 maggio – ore 15 – ON LINE

Il nuovo dottorato nazionale multidisiciplinare in sostenibilità e cambiamento climatico
Nel corso dell’appuntamento – organizzato da IUSS Pavia; Sant’Anna Pisa; Normale Pisa; 3CSA – sarà presentato il nuovo dottorato nazionale in sviluppo sostenibile e cambiamento climatico verrà che ambisce a dare le conoscenze per gestire rischi ed opportunità legate alla sostenibilità ed al cambiamento climatico. Oltre 100 studenti di 31 università verranno selezionati a breve per iniziare ad ottobre 2021.

Giovedì 27 maggio – ore 14,30 – ON LINE

Green Finance un catalizzatore per lo sviluppo sostenibile
Il webinar – organizzato da Aeroporti di Roma SpA – rappresenta un’occasione di dialogo costruttivo tra Istituzioni e ADR, primo scalo al mondo a lanciare un SLB, sul tema Green Finance: strumento che coniuga l’esigenza di reperire risorse finanziare con quelle di realizzare progetti innovativi orientati allo sviluppo sostenibile e concorrere attivamente alla ripresa e resilienza dell’Italia

Venerdì 28 maggio – ore 21 – ON LINE

La produzione alimentare a Km0 e l’autoproduzione condivisa.
In questo incontro – organizzato da Greenzago – verranno trattati i temi della produzione alimentare di verdura a Km0 e dell’autoproduzione. Verranno presentate due realtà particolarmente virtuose presenti sul territorio di Inzago, il progetto “Rotolana” di Agricoltura Sociale BIO e il progetto di orti condivisi “Ortolando”.

Sabato 29 maggio – ore 9,45 – ON LINE

Cultura italiana del Bambù – Villa Carlotta
Villa Carlotta con le sue opere d’arte e le “architetture verdi “del compendio – illustrate nell’incontro organizzato dalla Associazione Italiana del Bambù – sono l’esempio di come si possano coniugare arte e natura per mandare un messaggio di conoscenza e amore verso l’ambiente naturale che dovremmo sempre più e meglio rispettare e conservare, per le generazioni future.

Sabato 29 maggio – ore 17 – ON LINE

Una transizione ecologica inclusiva in Sicilia per liberare economia e salute dai veleni fossili.
L’appuntamento, organizzato dal “Coordinamento spontaneo delle associazioni e comitati no triv della Val di Noto” punta a rendere edotti i partecipanti sulle possibilità reali di cambiamento verso scelte rinnovabili nei vari ambiti del vivere. I relatori infatti sono tutti impegnati in percorsi di cambiamento reale della Società in ambito energetico.

Tutte le informazioni e i link per partecipare agli eventi on line su https://all4climate2021.org/it/

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Roma e provincia, inquinamento da polveri sottili: un quadro ancora complesso ma incoraggiante

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L’inquinamento da polveri sottili, rappresentato principalmente dalle particelle PM10 e PM2.5, è un problema ambientale significativo per molte aree urbane, tra cui Roma e la sua provincia. Dal 2000 ad oggi, i livelli di inquinamento hanno subito variazioni dovute a diversi fattori, tra cui politiche ambientali, cambiamenti climatici e modifiche nei comportamenti sociali ed economici.

Anni 2000-2010: problemi persistenti e primi interventi

Nei primi anni del 2000, Roma ha affrontato livelli elevati di inquinamento da polveri sottili. Le principali fonti di PM10 e PM2.5 erano il traffico veicolare, l’industria, i riscaldamenti domestici e le attività commerciali. La città ha spesso superato i limiti giornalieri e annuali di PM10 stabiliti dall’Unione Europea, con conseguenti rischi per la salute pubblica.

Le misure iniziali per affrontare il problema includevano:

  • Limitazioni del traffico: L’introduzione di targhe alterne e blocchi del traffico nei giorni di maggiore inquinamento.
  • Promozione del trasporto pubblico: Incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici per ridurre il numero di veicoli privati in circolazione.
  • Regolamentazione dei riscaldamenti: Interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre l’uso di combustibili inquinanti.

2010-2020: miglioramenti e nuove sfide

Nel decennio successivo, Roma ha continuato a sviluppare e implementare politiche ambientali più efficaci. Tra le principali iniziative:

  • Zone a Traffico Limitato (ZTL): L’estensione delle ZTL ha ridotto significativamente il traffico veicolare nel centro storico e in altre aree critiche.
  • Mezzi pubblici ecologici: L’introduzione di autobus elettrici e ibridi ha contribuito a ridurre le emissioni.
  • Piste ciclabili e mobilità sostenibile: La creazione di nuove piste ciclabili e l’incentivazione dell’uso delle biciclette hanno favorito una mobilità più sostenibile.

Queste misure hanno portato a una graduale riduzione dei livelli di PM10 e PM2.5, anche se i problemi non sono stati del tutto eliminati. Durante i mesi invernali, l’inquinamento da riscaldamenti domestici ha continuato a rappresentare una sfida.

Dal 2020 ad oggi: effetti della pandemia e strategie future

La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull’inquinamento atmosferico. Durante i periodi di lockdown, la riduzione drastica del traffico ha portato a un calo temporaneo dei livelli di PM10 e PM2.5. Questo ha dimostrato quanto il traffico veicolare incida sull’inquinamento urbano.

Nel post-pandemia, le strategie per migliorare la qualità dell’aria si sono intensificate, con un focus su:

  • Transizione energetica: Maggiore investimento in energie rinnovabili e promozione dell’efficienza energetica.
  • Smart Mobility: Sviluppo di infrastrutture per veicoli elettrici e soluzioni di mobilità intelligente.
  • Verde urbano: Incremento delle aree verdi e piantumazione di alberi per assorbire le polveri sottili.

L’inquinamento nella provincia di Roma

Anche i comuni della provincia di Roma, inclusi i Castelli Romani, hanno risentito dell’inquinamento da polveri sottili, sebbene in misura diversa rispetto alla capitale. Le principali fonti di inquinamento in queste aree sono il traffico locale, i riscaldamenti domestici e alcune attività industriali e agricole.

Anni 2000-2010: aumento della popolazione e inquinamento

L’espansione urbanistica e l’aumento della popolazione nei comuni della provincia hanno portato a un incremento del traffico e delle emissioni inquinanti. In alcune aree, l’inquinamento ha raggiunto livelli preoccupanti, soprattutto durante i mesi invernali.

2010-2020: interventi locali

Molti comuni della provincia hanno iniziato a implementare politiche ambientali per contrastare l’inquinamento. Tra queste:

  • Miglioramento del trasporto pubblico: Potenziamento delle linee di autobus e creazione di collegamenti più efficienti con Roma.
  • Efficienza energetica: Promozione di soluzioni energetiche sostenibili per i riscaldamenti domestici.
  • Progetti verdi: Creazione di parchi e aree verdi per migliorare la qualità dell’aria.

Dal 2020 ad oggi: focus sulla sostenibilità

Negli ultimi anni, l’attenzione all’ambiente è aumentata ulteriormente. I comuni della provincia di Roma hanno iniziato a collaborare più strettamente con la capitale per implementare strategie integrate di gestione della qualità dell’aria. L’obiettivo è ridurre le emissioni inquinanti attraverso soluzioni sostenibili e innovazioni tecnologiche.

L’andamento dell’inquinamento da polveri sottili a Roma e nella sua provincia dal 2000 ad oggi riflette un quadro complesso ma incoraggiante. Sebbene siano stati fatti progressi significativi grazie a politiche mirate e a una maggiore consapevolezza pubblica, rimangono sfide importanti. La collaborazione continua tra le istituzioni, i cittadini e le imprese sarà cruciale per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria e garantire un ambiente più sano per tutti.

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Il top dei Comuni turistici di mare e di lago del 2024: la classifica

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Acque cristalline, bellezze paesaggistiche, attenzione alla sostenibilità e alla tutela della biodiversità. Sono le località italiane dove sventolano le Cinque Vele di Legambiente e Touring Club Italiano: 21 comuni turistici marini e 12 località lacustri premiati a Roma in occasione della presentazione della guida Il Mare più bello 2024, curata dall’associazione ambientalista e dal Touring Club Italiano. La guida raccoglie informazioni turistiche e caratteristiche ambientali dei comuni a Cinque Vele, compreso l’impegno nella tutela delle tartarughe Caretta caretta.

A guidare la top five del 2024 è Pollica, Acciaroli e Pioppi, (Sa) il comune cilentano inserito all’interno del comprensorio del Cilento Antico, in Campania. Al secondo posto il comune di Nardò, in provincia di Lecce nel comprensorio pugliese dell’Alto Salento Ionico, seguito da Baunei, in provincia di Nuoro sulla costa orientale sarda. Quarto posto per la località Domus De Maria sul Litorale di Chia, sempre in Sardegna, e quinto posto per Castiglione della Pescaia, nel comprensorio della Maremma Toscana.

A livello regionale la Sardegna è di gran lunga la regione con più comuni premiati con le Cinque Vele: accanto a Baunei (Nu) e a Domus de Maria (Sud Sardegna) figurano, infatti, anche i comuni di Cabras (Or), Santa Teresa di Gallura (Ss), San Teodoro (Ss) Posada (Nu), Bosa (Or). A seguire la Toscana che, oltre a Castiglion della Pescaia (Gr), piazza i comuni di Capraia Isola (Li), Isola del Giglio (Gr), Capalbio (Gr) e Marina di Grosseto (Gr). Quindi la Campania con una pattuglia di comuni tutti in provincia di Salerno: alla prima classificata si affiancano i comuni di San Giovanni a Piro (Sa), Castellabate (Sa) e San Mauro Cilento (Sa). Tre comuni a Cinque Vele per la Puglia con Nardò (Le), Vieste (Fg) e Gallipoli (Le) e una bandiera anche per la Liguria, con i tre comuni delle Cinque Terre (Riomaggiore, Vernazza a Monterosso al Mare in provincia della Spezia) e la Basilicata con Maratea (Pz).

I comuni amici delle tartarughe

Novità di quest’anno, presente anche all’interno della guida il Mare più bello, sono anche i 33 comuni amici delle tartarughe marine segnalati con l’apposito simbolo ‘la tartaruga’ e dove sventolano le vele di Legambiente e Touring Club Italiano. Da Maratea alle isole Tremiti, da San Teodoro a Gaeta passando per Silvi, Caorle e Castiglione della Pescaia, solo per citarne alcuni. Si tratta di quelle amministrazioni che, attraverso un apposito protocollo d’intesa, si sono impegnate a adottare una serie di misure per rendere le spiagge accoglienti anche per le tartarughe che depongono le uova oltre che per i bagnanti. Ad oggi in totale sono 74 i comuni in tutta Italia (guida al momento la classifica la Campania con 22 comuni) che hanno firmato il protocollo, di questi 33 sono quelle in cui sventolano anche le vele di Legambiente e Touring Club Italiano.

L’iniziativa ‘comuni amici delle tartarughe’ rientra nel progetto Life Turtlenest che mira a tutelare gli habitat di nidificazione della Caretta caretta aumentando le probabilità di successo riproduttivo e tenendo conto di clima e antropizzazione. Nato grazie al sostegno del programma Life dell’Unione Europea, il progetto è coordinato da Legambiente e riunisce 13 partner di 3 diversi Paesi (Italia, Spagna e Francia). In prima linea insieme ai comuni amici delle tartarughe anche le aree protette (34 quelle che ad oggi hanno firmato il protocollo), entrambi premiati oggi a Roma.

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Dighe in Italia, partito il Dam Day: Un evento per promuovere la conoscenza e l’importanza di queste opere idrauliche

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Dal 24 maggio al 1° giugno 2024 si terrà la prima edizione del “Dam Day – Dighe in Italia”, un’iniziativa organizzata dal Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe (ITCOLD). L’evento è volto a promuovere una maggiore consapevolezza sul ruolo cruciale delle dighe nel panorama ambientale, economico, energetico e di sicurezza del paese.

L’Obiettivo del Dam Day

L’evento mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle dighe attraverso una serie di iniziative che si terranno in tutto il territorio nazionale. Il Dam Day prevede un totale di 26 eventi, tra cui visite guidate, seminari, dibattiti e conferenze, concentrati in una settimana per garantire un impatto significativo e coordinato sul tema.

Il Ruolo di ITCOLD

ITCOLD, l’associazione culturale e scientifica che organizza l’evento, rappresenta oltre 300 delle circa 500 grandi dighe presenti in Italia. Il comitato si impegna a promuovere lo studio e la valorizzazione delle dighe, collaborando con operatori del settore, pubbliche amministrazioni, accademici e liberi professionisti. Inoltre, ITCOLD è membro della Commissione Internazionale per le Grandi Dighe (ICOLD-CIGB), istituita nel 1928.

Gli Eventi in Programma

Gli eventi del Dam Day sono pensati per coinvolgere un pubblico ampio e variegato, con particolare attenzione ai giovani studenti. Tra gli appuntamenti previsti vi sono:

  • Visite Guidate: Alla Diga di Mignano a Vernasca (PC), alla Diga di Occhito a Carlantino (FG) e alla Diga del Locone a Minervino Murge (BT).
  • Seminari: Come quello sulla “Gestione delle risorse agricole per l’agricoltura” a Bari e il seminario dedicato agli impianti idroelettrici a Tramonti di Sopra (PN).
  • Convegni e Workshop: Inclusi eventi tecnici come il workshop sulla caratterizzazione geotecnica presso il laboratorio ISMGEO a Seriate (BG).
  • Open Day e Conferenze: Tra cui l’Open Day “Dighe e cambiamento climatico: quali sinergie?” a Firenze e la conferenza stampa presso la Diga del Gabiet a Gressoney (AO)

Un’Iniziativa Europea

Il Dam Day non è solo un evento nazionale, ma si inserisce in una serie di iniziative analoghe organizzate in altre nazioni europee sotto l’egida di EURCOLD, il Club Europeo delle Dighe. Questo rafforza la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra i paesi europei in materia di gestione e valorizzazione delle dighe.

Il “Dam Day – Dighe in Italia” rappresenta un’importante occasione per avvicinare il pubblico alle tematiche legate alle dighe, evidenziandone il ruolo strategico nella gestione delle risorse idriche e nella produzione di energia rinnovabile. Partecipare agli eventi previsti sarà un’opportunità unica per conoscere da vicino queste grandi opere ingegneristiche e il loro impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

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