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Economia e Finanza

ALITALIA MAINTENANCE SYSTEMS: IL TRIBUNALE ACCORDA IL CONCORDATO

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Tempo di lettura 2 minutiUn importante passo avanti per la soluzione del problema occupazionale della società di manutenzione aeronautica

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di Silvio Rossi

Buone notizie per l’Alitalia Maintenance Systems, società che si occupa della manutenzione degli aeromobili di Alitalia. L’azienda, che per cattive gestioni pregresse e accordi non rispettati dai clienti, si era trovata in difficoltà, con il personale in cassa integrazione e il rischio di fallimento, aveva proposto un concordato per superare questa fase, e aprire le porte a possibili investitori esterni che potessero rilevarne le quote societarie e riprendere a pieno l’attività lavorativa.
Il 16 gennaio, verso le ore 12, il tribunale di Roma, sezione fallimentare, ha dato l'ammissibilità alla richiesta di concordato, altro passo importante che proietta ora l'azienda A.M.S. verso l'omologa, quindi, in pratica, offre una possibilità di soluzione della vicenda.

Ora si attende la risposta dei creditori. Se la maggioranza di questi accettano il piano di rientro, come sperano sindacati e lavoratori, si può affermare che è stato compiuto un gesto importante nel percorso di salvezza della società.
Come avevamo annunciato in un articolo di un mese fa, nel momento in cui la società ottiene l'omologa, sono pronti a entrare in azione i Giordani di Panmed, una società leader nel settore delle energie rinnovabili e che ha tutta l’intenzione di avvalersi della qualificata manodopera italiana per ampliare il suo business attraverso i motori aeronautici.

Abbiamo ascoltato l’opinione di Fabio Ceccalupo, membro del dipartimento territoriale dell’UGL trasporto aereo: “La Panmed dovrebbe acquisire il 60% di AMS Holding s.r.l., socio di maggioranza di Alitalia Maintenance Systems, assumendo il controllo amministrativo della società. E’previsto da parte di Panmed un cospicuo investimento che dovrebbe ridare respiro alle casse dell’azienda”.

La speranza dei lavoratori è che la nuova società porti un nuovo management determinato a investire in progetti innovativi, in modo da valorizzare al massimo la potenzialità della forza lavoro che non teme concorrenza in campo internazionale.

“Voglio ringraziare a nome di tutte le sigle sindacali impegnate nella trattativa, ossia FILT CGIL FIT CISL UILTRASPORTi e UGL Trasporto aereo, tutti coloro hanno collaborato nelle loro possibilità per giungere alla soluzione positiva, in particolare l’attuale CEO Giorgio Pietra (ex Alitalia CAI), che in questo periodo difficile per l’azienda ha assunto il ruolo di vero regista, impegnandosi in prima persona per raggiungere questo risultato”, è quanto ci dice Ceccalupo, che chiaramente ci fa capire come non sia ancora tutto risolto, ma finalmente si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel.

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