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di Adele Consola
Alife (CE) – Presso l’aula consiliare del Comune di Alife è cominciata ufficialmente, venerdì 23 gennaio, ufficialmente la raccolta di adesioni e la protesta impugnata dal neonato “Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente” contro la realizzazione di un impianto di trasformazione di rifiuti organici da 75.000 tonnellate/anno previsto nella zona ASI di Alife. Vista la grande affluenza di cittadini già è stato fissato un prossimo incontro per venerdì 30 gennaio alle ore 20:00, in modo da proseguire con la raccolta delle già numerosissime adesioni e discutere sul da farsi.
Antonio Capriata e Mariano Ginocchio hanno introdotto le questioni discusse nel corso della serata ed hanno svolto la funzione di moderatori dell’incontro. In particolare hanno spiegato l’iter della costituzione del comitato. E’ poi intervenuto Gianfranco Di Caprio, ingegnere esperto in materia tecnica-ambientale, il quale avvalendosi di una presentazione power point, video proiettata per rendere più fruibili le informazioni al pubblico, ha sviscerato tutte le questioni tecniche dell’impianto. In particolare ha fatto un quadro generale della situazione rifiuti in Campania, evidenziando quali sono le cifre attuali di produzione di rifiuti e le proiezioni per il futuro, ha poi illustrato quali e dove sono collocati gli impianti che attualmente provvedono allo smaltimento dei rifiuti. Detto ciò è passato alla illustrazione tecnica specifica dell’impianto alifano: la posizione, l’impatto ambientale e paesaggistico, il funzionamento e la ripartizione delle varie tipologie di rifiuti trattati. Ha concluso il suo intervento evidenziando i pro: occupazione (10 unità lavorative più un responsabile), minore costo smaltimento rifiuti, ed i contro: dimensioni, trasporti (60 camion al giorno in transito), gestione, pericolo in caso di crisi ambientali e carenza di stabilizzante (materiale in discarica).
Terminato l’intervento tecnico si è dato il via alla discussione a cui ha partecipato Filippo Mercorio, tecnico progettista dell’impianto, che ha illustrato come l’elevata tecnologia realizzativa dell’impianto non possa costituire un rischio ambientale per il territorio. Presenti anche rappresentanti della maggioranza consiliare Giammatteo, Riccio, Sasso e Palmieri che hanno dichiarato la loro contrarietà all’impianto promettendo appoggio e collaborazione al comitato a partire dal prossimo Consiglio comunale che si focalizzerà sulla questione, nonostante fosse stato convocato solo in seguito alla mobilitazione dei cittadini. Il gruppo consiliare di opposizione rappresentato da Gianfranco Di Caprio ha ribadito la sua contrarietà all’impianto e si è mostrato ben felice di poter celebrare il Consiglio comunale già richiesto a tempo debito.
Furibondi i cittadini intervenuti, totalmente contrari perché si tratterebbe di un impianto fortemente impattante data la mole. Nella ridente vallata alifana si rischierebbe di ricevere i rifiuti organici di più della metà dei comuni dell’intera provincia di Caserta a poco più di un chilometro dal centro abitato. Un territorio a vocazione agricola che rischierebbe tutto.
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