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ALGHERO – Ci sono voluti dieci anni di udienze e attese, ma alla fine il tribunale di Sassari ha assolto il titolare del camping “Porticciolo” di Alghero dall’accusa di abuso edilizio e sentenziato che per le case mobili non è necessaria una concessione.
Un verdetto storico, che oltre a liberare l’imprenditore algherese Olindo Carboni da un fardello pesante, riscuote il plauso delle associazioni di categoria. “Il giudice ha riconosciuto l’amovibilità delle case mobili, caratteristica essenziale che rende queste strutture in linea con una tipologia di vacanza all’aria aperta. Questo è un traguardo fondamentale per la nostra attività, una vittoria per tutto il comparto turistico di cui mi faccio portavoce”, commenta Giuseppe Vacca, presidente di Faita FederCamping Sardegna, associazione che raggruppa quarantasei campeggi dell’isola, con oltre 1.200 addetti.
Strutture ricettive che fatturano circa 56 milioni l’anno e che, con la sentenza del tribunale di Sassari, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
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