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Editoriali

ALESSANDRIA, PREVENZIONE TRUFFE E RAPINE AGLI ANZIANI: PROSEGUONO GLI INCONTRI CON LA POLIZIA DI STATO

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Tempo di lettura 2 minutiE' proprio nel periodo natalizio che si registra un aumento dei reati di truffe e furti, specie in abitazione, nei confronti dei soggetti appartenenti alle fasce più deboli

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Redazione

Alessandria – Come da calendario si è tenuto nel pomeriggio di lunedìi, presso il Circolo ACLI della Parrocchia San Michele, sita in via Remotti nr. 43, un altro degli incontri fortemente voluti dal Questore della Provincia di Alessandria Dott. Filippo Dispenza,  tra il Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, i Poliziotti di Quartiere della Questura ed un folto gruppo di anziani.

Particolarmente importanti i temi affrontati: è proprio  nel periodo natalizio che si registra un aumento dei reati di truffe e furti, specie in abitazione, nei confronti dei soggetti appartenenti alle fasce più deboli come quella degli anziani, dato che, durante le festività, vi è una maggior disponibilità di denaro in casa, per far fronte alle varie spese, e  soprattutto si è più disponibili verso il prossimo: questo però non deve mai portare ad abbassare la guardia nei confronti del malintenzionati, purtroppo sempre pronti ad approfittarsi della minima disattenzione.
Nel corso dell’incontro sono stati impartiti numerosi consigli e suggerimenti non soltanto ai meno giovani, ma soprattutto anche alle persone vicine a questi ultimi, proprio perché possono e devono aiutarli a prevenire situazioni di rischio, diffondendo a tutti i loro conoscenti quanto appreso dai Poliziotti.
I colleghi hanno anzitutto invitato gli anziani a farsi sempre accompagnare da qualcuno quando devono recarsi presso gli sportelli bancari e soprattutto a non fermarsi per strada a dare ascolto alle persone che in qualche modo chiedono di voler verificare “soldi” o il libretto della pensione, o di restituire fantomatiche somme di denaro.

La cosa più importante, tuttavia, è non aprire mai la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende pubbliche o fingono in modo assolutamente improbabile di appartenere alle Forze dell’Ordine pur non vestendo la divisa come invece fanno sempre gli appartenenti alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza: in ognuna di queste situazioni la sola cosa da fare è chiamare subito il 113.
L’immediato arrivo di una pattuglia sul posto permetterà di bloccare i malintenzionati o appurare, tramite un normale controllo, che tutto sia regolare. Verranno di seguito comunicati i giorni e i luoghi ove si terranno i prossimi incontri rivolti alla cittadinanza.