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Redazione
Roma – L’Alberone del presidente Emanuele Centra, del direttore sportivo Ivano Petrini e del tecnico Gianluca Cippitelli vede la meta. La squadra capitolina ha pareggiato lo scontro diretto sul campo del Torpignattara secondo della classe, tenendo l’avversario a quattro punti di distanza. Un pareggio fondamentale che, con quattro gare ancora da giocare, dà una sorta di match point alla prima della classe. «E’ stata una partita condizionata dal primo vero caldo e comunque molto equilibrata – dice il difensore esterno sinistro ex Torrenova Riccardo Vannozzi –, anche se noi l’abbiamo sempre condotta rischiando poco. Siamo andati in vantaggio con un mio gol su calcio di punizione a inizio secondo tempo e sembravamo in controllo, ma poco dopo il Torpignattara ha trovato il pari, ancora su palla inattiva. C’è un po’ di rammarico per non aver chiuso i conti del campionato con un successo, ma considerando pure la sconfitta del Tivoli terzo della classe possiamo essere soddisfatti di questo turno di campionato». Il traguardo del salto in Promozione si avvicina. «Dipende tutto da noi: siamo in vantaggio di quattro punti e quindi vincendo tre delle prossime quattro gare otterremo in ogni caso la vittoria del campionato» dice Vannozzi, un difensore col vizio del gol visto che è già arrivato a quota cinque marcature in questa stagione. Per il 27enne, che ha sempre giocato in categorie superiori, arrivare all’Alberone non è stata una retrocessione. «Tutt’altro, qui ho trovato una società molto organizzata a differenza di altre in cui sono stato in passato. La società è stata sempre vicina al nostro gruppo – sottolinea Vannozzi – e tra l’altro il livello del campionato è sicuramente competitivo». Nel quart’ultimo turno l’Alberone giocherà in casa con l’Olevano. «All’andata perdemmo anche se ci fu una vigilia un po’ particolare per una serie di motivi. Comunque – conclude Vannozzi – mi fecero un’ottima impressione e credo che sia una delle migliori squadre del girone, non a caso sono arrivati in finale di Coppa Lazio. Ma non ci possiamo permettere cali di concentrazione o rallentamenti: dobbiamo vincere».
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