Connect with us

Roma

ALBANO RIFIUTI, RICORSO AL TAR CONTRO CLINI E SOTTILE: LO STATO DI EMERGENZA E' CESSATO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Superamento della data del 31 dicembre 2012 data oltre la quale lo stato di emergenza si ritiene esaurito

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Albano Laziale (RM) – E' stato depositato ieri il ricorso del Comune di Albano Laziale al Tar del Lazio con la richiesta di immediata sospensiva del provvedimento emanato dal Ministro dell’Ambiente Clini e dal Commissario per il superamento della crisi rifiuti nella Provincia di Roma, Prefetto Sottile, che hanno di fatto imposto l’arrivo di 150 tonnellate al giorno (50mila l’anno) di rifiuti provenienti da Roma da trattare nell’impianto TMB annesso alla discarica di Roncigliano. Il tutto in assenza, peraltro, del più elementare rispetto istituzionale considerato che nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta all’Amministrazione Comunale. Il ricorso, sviluppato anche in sinergia con le altre province interessate dal provvedimento, prima fra tutte Frosinone si basa su alcuni punti fondanti:

1.       Cessazione dello stato di emergenza. Ovvero il superamento della data del 31 dicembre 2012 data oltre la quale lo stato di emergenza si ritiene esaurito così come decretato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 22 luglio 2011.  Pertanto la nomina del Commissario per provvedere al superamento dello stato emergenziale (cessato il 31 dicembre, come detto, e mai prorogato) avviene a gennaio 2013 in palese violazione della normativa e, peraltro, in contrasto coi principi comunitari e nazionali. 

2.       Incompetenza e Straripamento di potere. Alla luce della legge n.225/92 risulta essere l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri e non un decreto di un dicastero ad individuare i poteri di un commissario per fronteggiare uno stato di emergenza.  Tuttavia, il decreto Clini prevede ulteriori compiti che non trovano alcuna copertura nei poteri attribuiti al Commissario. 

3.       Violazione normativa a proposito della trattativa instaurata tra il Commissario e la società Pontina Ambiente sulle quantità idonee a garantire le eventuali esigenze del territorio. E' evidente come tali provvedimenti siano stati portati a conoscenza del Comune  (tramite stampa e /o comunicazioni della Pontina Ambiente e non certo attraverso note ufficiali o ufficiose del Commissario) in violazione dello stesso decreto di nomina e, più in generale, del principio di leale collaborazione tra enti, costituzionalmente garantito. 

4.       Violazione Direttiva Comunitaria 2008/98. Eccesso di potere: erronea valutazione e travisamento dei fatti. La valutazione della disponibilità residua degli impianti di TMB è chiaramente erronea. Basti pensare che tale capacità di residua valutata in 930.247 tonnellate dal Decreto Clini è divenuta nella ricognizione del Commissario Sottile di 230.747 tonnellate. Peraltro in base alla direttiva europea di cui sopra, l'elaborazione della normativa dovrebbe avvenire in modo pienamente trasparente nel rispetto delle norme nazionali vigenti in materia di consultazione e partecipazione dei cittadini e dei soggetti interessati. La violazione è evidente se si considera che, come detto, nessuna interlocuzione è avvenuta tra il Commissario Sottile e l'Amministrazione di Albano Laziale. Bizzarro è poi che lo stesso Piano Regionale a cui fa riferimento il Commissario per la valutazione della capacità residua definisca insufficiente la capacità degli impianti TBM della Regione Lazio. 

5.       Violazione del principio di precauzione. A fronte dell'incertezza circa la capacità degli impianti di ricevere altri rifiuti non si vede come possa essere stato rispettato tale principio cardine. 

6.       Violazione del principio di autosufficienza e prossimità. La Direttiva 2008/98/CE prevede infatti che lo smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati debba avvenire in uno degli impianti più vicini ai luoghi di produzione o raccolta al fine di ridurre i movimenti dei rifiuti stessi. E' evidente come prevedere che rifiuti prodotti a Roma vadano a finire ad Albano o peggio ancora Frosinone o Latina contrastino duramente tale sacrosanto principio di prossimità. 

Nei prossimi giorni è prevista una decisione del Tar sulla eventuale sospensiva.

Novità importanti anche sul fronte del controllo in termini igienico-sanitari e ambientali del sito di discarica. È giunta ieri, infatti, la risposta ufficiale della Regione Lazio alla lettera redatta dai sindaci di bacino il 9 gennaio scorso in cui si chiedevano ulteriori accertamenti urgenti in corrispondenza dei pozzi spia della discarica di Roncigliano. Con la nota di ieri, la Regione Lazio, stabilisce una serie di azioni da attuarsi per chiarire definitivamente lo stato ambientale dell’area. Due le linee d’azione che riguarderanno sempre la società Pontina Ambiente. La prima consta nel produrre una documentazione conclusiva relativa ai pozzi in cui si erano riscontrati superamenti dei valori degli idrocarburi aromatici (benzene), e per questo oggetto della diffida da parte della Provincia di Roma, in cui si certifichi il superamento dell’emergenza. Sarà poi un’apposita conferenza dei servizi, convocata dal Comune di Albano Laziale, cui parteciperanno Regione Lazio, Provincia di Roma e Arpa Lazio a valutare l’approvazione o meno del documento. La seconda linea guida si riferisce, invece, agli altri pozzi della discarica in cui il superamento è relativo a materiale di natura metallica non necessariamente ascrivibile a attività antropica. Per questo motivo la Regione Lazio impone alla Pontina Ambiente di effettuare tutte le analisi e caratterizzazioni necessarie al fine di stabilire se la concentrazione di elementi metallici sia dovuta alle caratteristiche del suolo anziché alle attività umane industriali. Anche in questo caso, la valutazione della documentazione prodotta sarà affidata alla conferenza dei servizi convocata dal Comune di Albano Laziale con gli stessi soggetti di cui sopra.

Sul fronte dei ricorsi, infine, come comunicato dal Sindaco Marini agli altri sindaci di bacino, relativamente alla denuncia alla Commissione europea i consulenti legali di Albano e l’avvocatura del Comune di Pomezia stanno procedendo alla definizione dell’atto. Relativamente al ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (CEDU), invece, la conferenza dei sindaci è ancora in attesa che lo studio legale che assiste i comitati “No-Inc” trasmetta gli atti così da permettere ai comuni di aderire al ricorso.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Gallery

Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti