Albano laziale, via Trilussa: tra dissesto e maleodore regnano le transenne

ALBANO LAZIALE- A riscaldare gli animi dei cittadini di Albano Laziale, dopo la pluri-chiusura della ben nota Tangenziale Appia Bis è il dissesto del tratto stradale di via Trilussa. Difatti, la strada versa in condizioni che ricordano l’epoca in cui scriveva il famoso giornalista e poeta Trilussa (1871-1950), cui è tributata la via.

Le questioni aperte risultano essere molteplici

La congiuntura sfavorevole dell’apertura della Tangenziale e della chiusura ai veicoli pesanti del ponte di Ariccia ha causato un agglomerato di traffico senza precedenti. Infatti, la tangenziale sfortunatamente passata alle cronache per lo spropositato costo al km (il triplo del tunnel della Manica) non è idonea al transito dei mezzi pesanti come anche il ponte di Ariccia che aspetta ormai da tempo una ristrutturazione.

E tra l’incudine e il martello c’è via Trilussa

Nel dettaglio la problematica relativa all’acqua deriva da molti fattori tra cui la pessima manutenzione delle caditoie stradali aggravata dal dissesto idrico sotterraneo.

Come noto i precedenti e innumerevoli lavori hanno gradualmente tappato o tolto le caditoie (ora se ne conta solamente una in prossimità della fermata degli autobus) generando flussi di acqua piovana simili a torrenti che erodono il manto stradale. Al di sotto la situazione delle tubature che secondo fonti risulterebbero dedicate alle acque nere, come peraltro testimoniato dal maleodore, non sono diverse. Vicino al civico 127, le fondamenta del marciapiede sono state erose da tale perdita maleodorante. Il Comune di Albano Laziale si è limitato a transennare la zona da più di un mese. I residenti della via spostano, come molti passanti, per non invadere la corsia dedicata alle autovetture, le transenne per circolare sull’insicuro marciapiede.

100mila euro per via Trilussa

Nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale del Comune di Albano Laziale, risulta per l’annualità 2018 uno stanziamento di 100mila euro solamente per il tratto di via Trilussa

I cittadini auspicano quindi che tale cifra sia utilizzata in maniera efficiente. Fino ad ora, pare proprio che i plurimi lavori di manutenzione lungi dall’essere come prescritto nel Piano di Sicurezza e Coordinamento, “eseguiti a regola d’arte”, abbiano rappresentato un semplice rappezzamento o lenzuolo. Per descrivere quello che apparentemente sembra essere il comportamento degli amministratori è bene rifarsi proprio a Trilussa che in Bonsenso Pratico scriveva “Sarebbe una pazzia. Io, senza dubbio, vedo ch’è un lenzolo: ma più che di’ la verità da solo, preferisco sbajamme in compagnia.”

Gianpaolo Plini