ALBANO LAZIALE, SINDACO NICOLA MARINI: ACCENDIAMO I RIFLETTORI

 

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Redazione

Albano Laziale (RM) – Dopo lo scandalo che ha letteralmente travolto l’amministrazione di Albano Laziale di Nicola Marini finita nel mirino della procura di Velletri con l’ipotesi di reato di concorso in corruzione elettorale (posti di lavoro in cambio di voti per parenti e affini dei candidati nelle liste del riconfermato sindaco), un’altra grossa tegola colpisce nuovamente il primo cittadino di centrosinistra Marini, imputato insieme ad altre 10 persone tra dirigenti, politici e imprenditori per concorso in abuso d’ufficio. L’udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il prossimo 10 marzo 2016 al Tribunale di Velletri.

L’Osservatore d’Italia ha voluto video intervistare in esclusiva Marco Risica che, insieme a l’ex consigliere comunale di Albano Laziale Nabil Cassabgi, ha promosso l’azione giudiziaria. Risica si è presentato di fronte alle nostre telecamere con numerosi pezzi di carta per commentare quello che poi è il dispositivo del Tribunale di Velletri che avvisa gli imputati e i difensori dell’udienza preliminare. Un documento che Risica ha definito “sciatto” in quanto carente, a suo dire, di elementi che non si possono definire di contorno come le cifre ammontate per l’affidamento della gestione degli eventi estivi: non si tratterebbe di 128 mila euro ma di 300 mila e rotti euro e ancora non si tratterebbe soltanto del 2011 ma anche del 2010. Insomma oltre ai retroscena di questa vicenda per la quale Risica è un fiume in piena ci sono anche ulteriori documenti inediti che lo stesso ha mostrato alle nostre telecamere. In ultimo il nostro intervistato ha fornito una sua esclusiva e personale chiave di lettura dei fatti nonché opinione che noi riportiamo per diritto dovere di cronaca e nel pieno rispetto della libertà di espressione tenendo conto che per gli imputati vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio.