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Roma

ALBANO LAZIALE: SILVESTRONI (FDI-AN) SCETTICO SUL NUOVO UFFICIO COMUNALE “BUONA AMMINISTRAZIONE"

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Tempo di lettura 2 minuti Silvestroni: “Forse è una burla, adesso esiste chi controlla il controllore”

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Red. Cronaca

Albano Laziale (RM) – Al Comune di Albano Laziale nasce l'Ufficio "Buona Amministrazione”. Il Consigliere di maggioranza al comune di Albano Laziale Enrica Cammarano ha spiegato le funzioni del nuovo organismo: "L’“Ufficio Buona Amministrazione” – spiega in una nota la consigliera – monitorerà e verificherà in maniera costante la legittimità e la regolarità dell’attività amministrativa. Inoltre questa iniziativa di controllo – evidenzia Cammarano –  si inserisce all’interno del sistema di valutazione delle “performance” professionali dei responsabili degli uffici. Il tutto finalizzato a garantire al cittadino servizi sempre più trasparenti, efficaci e qualitativamente migliori".

Si apprende inoltre che L’“Ufficio Buona Amministrazione” del comune di Albano Laziale sarà diretto dal Segretario Comunale Daniela Urtesi, che sarà coadiuvata da cinque funzionari e da un’unità di personale per le attività amministrative.
Il primo cittadino Nicola Marini ha commentato: "Questa iniziativa fa parte di un progetto ampio, che vede l’Amministrazione impegnata da tempo nella prevenzione dei fenomeni corruttivi, culminata con la redazione del “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione”. Quest’ultimo segue e migliora quello adottato nel gennaio 2015. In questo senso l’“Ufficio Buona Amministrazione” avvierà anche un lavoro di monitoraggio ed eventuale aggiornamento del Piano. Per questo grande lavoro voglio ringraziare il Segretario Comunale Dottoressa Daniela Urtesi e tutti gli Uffici Comunali, nessuno escluso, che hanno dato la loro piena disponibilità".

Il Capo gruppo di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni: “forse è una burla, adesso esiste  chi controlla il controllore” "Dall’ufficio Stampa del comune di Albano Laziale si è appresa l’istituzione di un nuovo organismo di controllo di legittimità sugli atti, – commenta il Capo gruppo FDI-AN Marco Silvestroni –  ma la verità – prosegue – è che l’organo di indirizzo e controllo è formato dai consiglieri eletti dai cittadini che  non si convoca da mesi, sul sito istituzionale del comune ci sono pubblicate le deliberazioni del consiglio comunale  sino alla n.41 del 22 ottobre 2014 e qualche consigliere di Maggioranza  con il sindaco commentano  che è un altro passo verso la trasparenza. Al Comune di Albano Laziale – aggiunge Silvestroni – neanche i consiglieri di maggioranza sanno cosa succede figuriamoci i cittadini, e poi per arginare questo periodo di oscurantismo, si istituisce un nuovo organismo che spende altri soldi inutilmente per controllare se stesso. Sommessamente ricordo  a questa amministrazione futuristica che l’art. 97 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267, attribuendo al Segretario Comunale funzioni di assistenza e di collaborazione giuridica e amministrativa con tutti gli organi dell’Ente Locale, assorbe lo specifico compito di esprimere un previo parere di legittimità sulle deliberazioni degli organi e ne sottolinea le maggiori responsabilità in ragione della rilevata estensione di funzioni. Dunque, – evidenzia il capo gruppo FDI-AN – ancora di più oggi, alla luce dei recenti provvedimenti normativi in materia di controlli interni e di adempimenti 'anticorruzione', il Segretario Comunale diviene il garante della legalità e della conformità dell’azione amministrativa alle leggi, agli statuti ed ai regolamenti con il preciso obbligo giuridico di segnalare le illegittimità contenute negli emanandi provvedimenti, al fine di impedire atti e comportamenti illegittimi forieri di danno erariale. Pertanto – conclude Silvestroni – non è necessario istituire altri uffici, basta avere un segretario Generale, a questo punto mi domando, ma a che cosa, e a chi serve veramente questo nuovo Organismo? L’ufficio guidato del segretario Generale controllerà l’operato del Segretario Generale, forse è una burla".

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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