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di Ivan Galea
ALBANO LAZIALE (RM) – Una sala strapiena a Palazzo Savelli per l'evento "Referendiamoci" organizzato da Gens Albana Giovani. Questo gruppo di ragazzi, del territorio dei Castelli Romani, ha centrato un importante obiettivo: informare in maniera corretta quante più persone possibili sulle ragioni del SI e su quelle del NO per il prossimo referendum del 4 dicembre. E lo hanno fatto attraverso un confronto tra due persone competenti in materia il dr Gabriele Sepio consigliere Delegato alle Politiche Sociali presso l’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Albano a favore del SI e l’avvocato Roberto Di Lauro a favore del NO. Presente anche il primo cittadino di Albano Laziale Nicola Marini il quale fin da subito ha accolto i giovani di Gens Albana mettendo loro a disposizione la sala comunale.
Tanti gli amici, istituzioni e cittadini presenti ai quali ha dato il benvenuto, subito dopo l'introduzione della giornalista e moderatrice Chiara Rai, la presidente dell'associazione Gens Albana Cinthia Vercelloni. Quest'ultima ha voluto ricordare, riscuotendo condivisione e apprezzamento in sala, l'importante figura storica di Tina Anselmi scomparsa recentemente: la prima donna ministro della storia della Repubblica italiana impegnata in politica fin da giovane. Anselmi che insieme a Nilde Jotti fu esempio di lotta alle diversità, soprattutto in quella che era una società dove le donne ricoprivano un ruolo marginale.
Diverse le domande che l'ala giovanile di Gens Albana ha posto ai due relatori: dal superamento del bicameralismo perfetto alle modifiche del titolo V della Costituzione passando per l'abolizione delle province e del CNEL per poi soffermarsi sulle modifiche significative del Senato della Repubblica e sulle prospettive post referendum in merito all'attuale sistema elettorale.
Il confronto tra Di Sepio e Di Lauro si è svolto pressoché in maniera civile e costruttiva anche se, tra i due, non sono mancate le così dette frecciatine di carattere politico, anche perché, inutile negarlo, questo referendum è diventato una questione di appartenza politica dove il SI rappresenta la fedeltà al governo Renzi mentre il NO tutto il contrario. Però proprio i giovani di Gens Albana hanno inteso sottolineare l'importanza di arrivare al voto del 4 dicembre scevri dalle ideologie politiche ma affatto digiuni da quelli che sono i punti fondamentali della riforma costituzionale. Ottima riuscita, quindi, per il debutto dei ragazzi di Gens Albana Giovani che hanno promesso altri appuntamenti e altre numerose occasioni di confronto su tematiche di interesse pubblico.