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Roma

ALBANO LAZIALE, PRIEBKE: LA LENTE SUI FATTI DI "OCCUPAZIONI PRECARI STUDENTI"

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Tempo di lettura 5 minuti"Eppure il Vicariato si era subito sfilato, negando ogni disponibilità per esequie religiose. Forse però qualcosa gli è sfuggito di mano".

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Redazione

Albano Laziale (RM) – Appena trapelata la notizia dei funerali di Priebke ad Albano, immediatamente è scattato il passaparola e il tam tam sui socialnetwork. Appuntamento ACHTUNG BANDITEN per un presidio autoconvocato alle 16:30 davanti la confraternita S.Pio X. Dalle 16 hanno cominciato ad arrivare tanti cittadini dei Castelli Romani, indignati per l’imminente gazzarra nazi-fascista.

"Eppure il Prefetto Pecoraro nei giorni precedenti aveva garantito che i funerali del gerarca nazista non dovevano essere il pretesto per una manifestazione nostalgica. – Dichiarano in una nota da "Occupazioni Precari Studenti" – Nonostante questo – continua la nota –  ad Albano, dalle prime ore si era capito che non sarebbe stato così. Primo indizio l’ospitalità da parte della confraternita Lefebvriana. Scismatici della chiesa cattolica, scomunicati da Giovanni Paolo II con cui Ratzinger ha tentato più volte un riavvicinamento.

Molto spesso hanno ospitato vecchi e nuovi fascisti. Per loro le camere a gas sono state solo dei disinfettanti. Eppure il Vicariato si era subito sfilato, negando ogni disponibilità per esequie religiose. Forse però qualcosa gli è sfuggito di mano.

Secondo indizio la presenza di Maurizio Boccaci nei dintorni della chiesa. Boccaci, già leader del Movimento Politico Occidentale, poi BaseAutonoma e oggi Militia, è stato addirittura scortato e accompagnato dalle forze dell’ordine all’interno della confraternita".

Maurizio Boccacci, secondo indiscrezioni sarebbe l’uomo che aveva messo a disposizione la tomba di famiglia per accogliere Priebke ad Albano Laziale, ma di questo abbiamo già scritto nell'articolo del 15 ottobre ALBANO LAZIALE: SFUMA LA FUNZIONE E PRIEBKE RESTA AI CASTELLI ROMANI. E' MISTERO SULLA SEPOLTURA

La nota di "Occupazioni Precari Studenti" prosegue:  "Mentre aumentavano i partecipanti al presidio antifascista, sono continuati ad arrivare reparti celere da Roma. Intanto man mano si alzavano canti come Bella Ciao e cori Siamo tutti antifascisti.

La tensione è cominciata a salire all’arrivo del prete lefebvriano che avrebbe dovuto officiare la messa. Appena alcune donne gli si sono avvicinate per chiedere chiarimenti, il prete non ha esitato a provocare sghignazzando. Le forze dell’ordine l’hanno dovuto trascinare dentro per mettere fine alla sua pantomima – ed evitare che venisse malmenato come testimoniato dal video girato da un nostro corrispondente. [ CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO ]    – Sulla piazza intanto arrivano notizie confuse. Il carro funebre sta allo svincolo di Frattocchie e alcune decine di neo fascisti si sono visti avvicinare in gruppo verso la confraternita lefebvriana. Dopo le 17 arriva il carro funebre da Roma. L’indignazione e la rabbia a quel punto sale e con ogni mezzo si cerca di impedire l’ingresso del corteo funebre. La polizia e i carabinieri iniziano a spintonare, nonostante la presenza del sindaco di Albano con tanto di fascia tricolore. Due signori accusano un malore. A una donna viene lussata una spalla perché strattonata dalla polizia. Dopo qualche minuto arrivano una ventina di neo-fascisti, capeggiati da Giuliano Castellino, già alla corte di Alemanno sindaco. Saluti romani, volti coperti e cinte alla mano. Vorrebbero raggiungere il luogo della cerimonia, ma il presidio antifascista ormai blocca ben tre strade, impossibile per loro passare.

Le ore passano. L’avvocato Giachini rimette il mandato rinviando ogni responsabilità allo Stato Italiano. Arrivano deputati di Sel e Pd e insieme ai Sindaci di Albano, Genzano e Castelgandolfo tentano una mediazione. Il presidio non decide di smobilitare.

Si chiedono le dimissioni di Pecoraro e la chiarezza da parte delle istituzioni sul fatto che Priebke non debba essere tumulato in Italia. Verso le 21, quando ormai si concretizza l’annullamento del funerale, da un vincolo secondario, vicino al presidio antifascista, iniziano ad uscire gli stessi venti fascisti fermati nel pomeriggio, armati di tutto punto. La determinazione di chi ormai presidiava per ore le strade di Albano ha respinto con determinazione la provocazione neofascista.

Domandandosi come mai quei venti fossero riusciti ad eludere la blindatura delle forze dell’ordine, tra l’altro passando per un vicolo presidiato dal pomeriggio. Scende la notte. La polizia predispone un furgoncino blindato per far uscire la salma da un cancello secondario. Verso l’una scortato da altri due blindati la salma di Priebke viene trasferita nella base militare di Pratica di Mare. Con sé in questo ultimo viaggio, Priebke si è portato dietro tutto l’odio frutto della sua ideologia. A quel punto esplode la rabbia della cittadinanza antifascista".  – La nota conclude – La polizia allora carica i manifestanti. E' stata  una giornata gestita in maniera pessima. Far  uscire indisturbati i fascisti dalla confraternita è stato uno spettacolo pietoso. "Occupazioni precari studenti" hanno proseguito la coda della nota che abbiamo omesso, con delle accuse dirette alle forze dell'ordine in merito alla gestione dell'organizzazione. L'omissione è dovuta nel rispetto di "Occupazioni Precari studenti" e dei destinatari delle accuse.

Continua la nota: "Vedere presi a calci la propria storia, le proprie idee, la propria speranza per un mondo migliore ad Albano ha generato voglia di rivolta. Questo ha impaurito chiesa e istituzioni. Questo ha permesso di non subire l’ennesimo sopruso alla nostra dignità".
 

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