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ALBANO LAZIALE (RM) – In occasione dell’Assemblea dei Sindaci di martedì 30 ottobre, il Direttore Generale dell’Asl Roma 6 ha illustrato il piano di attivazione del “Nuovo Ospedale dei Castelli” e le operazioni di disattivazione dell’ospedale “San Giuseppe” di Albano Laziale.
Dal 3 novembre saranno interrotti i nuovi ricoveri presso l’ospedale di Albano Laziale
Rimarrà aperto, però, il Pronto soccorso per tutte le emergenze, escluso il trattamento dei pazienti trasportati dall’Ares 118, che saranno invece veicolati negli altri Pronto Soccorso della rete regionale dell’emergenza. Alla progressiva disattivazione dei reparti dell’ospedale San Giuseppe, farà seguito il potenziamento di posti letto aggiuntivi nella Medicina e nella Ortopedia di Frascati, nella Cardiologia di Frascati e Velletri e nella Chirurgia generale di Velletri, trasferendo temporaneamente da Albano Laziale anche le risorse umane necessarie. Nel presidio di Albano Laziale saranno comunque collocati H24 per tutto il tempo necessario mezzi di soccorso medicalizzati.
Il Sindaco Nicola Marini ha commentato: “Inizia il percorso che porterà alla completa attivazione del Nuovo Ospedale dei Castelli che ci auguriamo porti una migliore risposta sanitaria per i cittadini. Un iter che deve andare di pari passo ad una corretta distribuzione dei presidi sanitari sul territorio, che passi attraverso il coinvolgimento dei medici e dei pediatri di base ed il pieno utilizzo dell’ampia struttura dell’ospedale “San Giuseppe” di proprietà dell’Asl Roma 6, con il potenziamento dei servizi di Medicina Territoriale e del Distretto Sanitario.”
Lo scorso 31 ottobre, nel corso della della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità, convocata dal Presidente Adriano Zuccalà, Sindaco di Pomezia, è stato votato favorevolmente il documento relativo agli obiettivi raggiunti dal Direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda, nei primi 18 mesi del suo mandato. La discussione è stata molto costruttiva e sono state condivise priorità, azioni e strategie da mettere in campo sul territorio, per continuare a migliorare la qualità dell’offerta sanitaria. Tante le sollecitazioni espresse dai numerosi sindaci presenti e raccolte positivamente da parte del direttore generale, che afferma: “Questo primo incontro si è svolto in un clima di grande collaborazione. Abbiamo creato le premesse per un patto territoriale per la salute”.
La Conferenza dei Sindaci è stata anche l’occasione per ufficializzare il piano di attivazione del nuovo ospedale dei Castelli. Il direttore generale, dopo aver ringraziato i sindaci che si sono avvicendati e i manager che lo hanno preceduto, ha presentato il documento tecnico che da il via alle complesse operazioni di disattivazione dei due ospedali di Albano e Genzano e di attivazione del nuovo ospedale dei Castelli: “L’ospedale dei Castelli è una delle più importanti opere pubbliche in Sanità realizzate negli ultimi anni nel Lazio. Siamo quasi in dirittura d’arrivo. Dal 3 novembre saranno interrotti i nuovi ricoveri presso l’ospedale di Albano. Rimarrà aperto, però, il Pronto soccorso per tutte le emergenze, escluso il trattamento dei pazienti trasportati dall’Ares 118, che saranno invece veicolati negli altri Pronto soccorso della rete regionale dell’emergenza”.
“Alla progressiva disattivazione dei reparti dell’ospedale di Albano, farà seguito il potenziamento di posti letto aggiuntivi nella Medicina e nella Ortopedia di Frascati, nella Cardiologia di Frascati e Velletri e nella Chirurgia generale di Velletri, trasferendo temporaneamente da Albano anche le risorse umane necessarie. Per quanto riguarda invece l’ospedale di Genzano, il blocco dei ricoveri inizierà dal 14 novembre e contestualmente saranno potenziati i posti letto e le risorse umane presso la Pediatria e la Ginecologia di Velletri. In tutti e due i presidi di Albano e Genzano saranno comunque collocati H24 per tutto il tempo necessario mezzi di soccorso medicalizzati”, prosegue il direttore generale.
Mostarda si è poi soffermato sul riuso di quella parte di arredi, attrezzaggio e apparecchiature elettromedicali presenti nei due ospedali e in perfette condizioni: “Riutilizzeremo una parte importante di capitale pubblico acquistato anche molto recentemente nei due ospedali, che equivale al valore di circa 5 milioni di euro”.
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