ALBANO LAZIALE: NUOVE ALLEANZE ALL'ORIZZONTE IN VISTA DEL BALLOTTAGGIO

di Chiara Rai

Albano Laziale (RM) – Braccio di ferro tra Pd e Fi ad Albano Laziale con in pole position il sindaco uscente di centrosinistra Nicola Marini incalzato da Gino Benedetti di centrodestra.

Nicola Marini ha chiuso la prima tornata col 36,64% rispetto all’avversario Gino Benedetti che ha registrato il 24,15 per cento. L’ultimo round non sarà una passeggiata anche perché quella di Albano Laziale è stata una campagna elettorale all’insegna della disgregazione con ben 9 candidati a sindaco, specchio di una politica frammentata rispetto la quale ha fatto da eco l’astensionismo che non può essere considerato una concausa da trascurare.

Gino Benedetti si dice ampiamente soddisfatto dei risultati ottenuti: “Adesso  – ha detto – il nostro impegno sarà quello di parlare con tutte le forze del paese al fine di coinvolgere coloro che hanno cuore il cambiamento di Albano Laziale”.

A favore di Benedetti potrebbero esserci delle sorprese, ad anticiparle è il candidato Simone Carabella che ha preso quasi il 4 per cento di voti e che ha già annunciato che sosterrà Benedetti al ballottaggio: “Marini esce sconfitto – dice – perché un buon amministratore deve vincere al primo turno. Noi abbiamo preso più voti di Sel, Rifondazione Comunista e di Noi con Salvini. Ci saranno presto delle novità”.

Sobrio il sindaco Marini, parla di un risultato ancor più soddisfacente, "se si considera la frammentazione delle forze in lizza, le quali hanno movimentato non poco gli ultimi mesi. “Eppure, insieme con la mia colazione – ha detto il sindaco uscente –  abbiamo puntato sulla continuità di un lavoro programmato cinque anni fa e portato coraggiosamente avanti. I risultati ottenuti sono la dimostrazione che la competenza e la responsabilità sono le discriminanti di una buona amministrazione. Votare è importante. Nella mia coalizione ci sono moltissimi giovani: il loro entusiasmo e la loro forza saranno strumenti indispensabili per continuare una campagna elettorale che ci ha visto uniti, unico riferimento del centrosinistra. In questo senso, io continuo". 

Sul dato dell’astensione si sofferma la candidata pentastellata Federica Nobilio che ha incassato il 10,48%, e che commenta con preoccupazione la fuga dalle urne e il dato che il Pd ha fatto terra bruciata e causato la scomparsa dei partiti più piccoli: “Il dato del 66,93% rispetto al 79,40% delle passate amministrative – dice – fa riflettere. Non si può e non si deve arrivare più ad una situazione del genere”. Inoltre, Nobilio sostiene che il voto disgiunto non è stato capito: “Ci sono stati molti voti ai candidati sindaci, pochi alle liste e quasi niente destinati alle singole preferenze”. Per i Cinque Stelle di Albano Laziale nessun apparentamento: libertà di voto e possibile diserzione delle urne in vista del ballottaggio.

Si dice soddisfatto del suo 10,19 % il candidato FdI Marco Silvestroni il cui ruolo sarà importante per portare il centrodestra ad una possibile vittoria: “Straordinario risultato di Fdi-AN – dice Silvestroni – adesso, ci prendiamo alcune ore per una approfondita analisi del voto. Ma emerge con chiarezza che senza Fdi-AN il centrodestra ad Albano Laziale non può neanche pensare di vincere”.