ALBANO LAZIALE: MARCO SILVESTRONI ALLA CONQUISTA DI PALAZZO SAVELLI

 

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di Alessandro Rosa

Albano Laziale (Rm) – Ad Albano Laziale al teatro Alba Radians venerdì pomeriggio c’erano veramente tante persone e anche il direttivo di Fratelli d’Italia per sostenere la battaglia che Marco Silvestroni rilancia alle amministrative che porteranno gli elettori a scegliere il nuovo governo per Albano Laziale il prossimo 31 maggio ormai alle porte.

Tanta gente, una folla entusiasta e molto partecipativa, evidentemente questa competizione è entrata nel sangue di chi vede il comune di Albano Laziale ormai ad un passo dalla catastrofe. Marco Silvestroni non lo nasconde, Albano Laziale è all’impasse ed è evidente anche a chi mastica poco di politica, una maggioranza tenuta in piedi da equilibri labili e da una gestione che fa acqua da tutte le parti, anzi debiti. Marco Silvestroni la sente sua questa Albano Laziale, come una pianta da proteggere da una tempesta che senza pietà si è abbattuta e che presto potrebbe ritornare. Per questo il candidato sindaco Marco Silvestroni ha ribadito di voler affrontare a viso aperto chi questa bellissima città l’ha ridotta proprio male, e venerdì all'Alba Radians in una cornice di grande affetto e stima ha presentato alla comunità la sua squadra composta da persone che "vogliono diventare protagonisti attivi di questa corsa, di questo cambiamento che sentono ormai necessario".

Albano Laziale può e deve cambiare e la squadra di Marco Silvestroni è pronta a lavorare, c’è molto da fare ne sono consapevoli ma occorre ristabilire ordine, una sana amministrazione che riesca a mettere al centro del proprio interesse il cittadino, la famiglia, la sicurezza, e saper affrontare anche le nuove emergenze come il sostegno alla crisi, ai nuclei famigliari che devono trovare nelle istituzioni un ancora di salvezza, una mano concreta alle prime necessità.

Dai rumors nell’auditorium gli animi sono apparsi desti e i sostenitori si sentono davvero all’unisono con il candidato a sindaco. Ci sono stati giovani, ricchi di nuove speranze, anziani che con le loro rughe comprendono il valore delle parole appena ascoltate, e poi ci sono stati gli sguardi di tante persone al limite della gioventù e all’inizio della loro maturità che si sentono coinvolte appieno in questa battaglia, perché ora la sentono propria, la vivono sulla loro pelle e come affermato dagli stessi "vogliono dare un segnale deciso, concreto anche loro, con il sostegno e partecipazione".

Nove sono le liste che compongono la coalizione che sostiene Marco Silvestroni, Fratelli D'Italia, Il Cigno, Noi Con Salvini, Movimento Nuova Era Gente Libera, , Albano Giovane, Pavona Lista Albano, Territorio e Partecipazione. Insomma nuove energie si sono liberate nell’aria e le persone possono scegliere sapendo chi può davvero cambiare questa amministrazione, o invece sostenere chi in questi ultimi cinque anni ha disatteso promesse e speranze, in fondo il cittadino deve rendersi conto che è il diretto responsabile di quello che accade nel proprio paese, e non si può più demandare la responsabilità. 

Tra tanta gente non poteva mancare il direttivo di Fratelli d’Italia, e un saluto speciale anche di Fabio Rampelli, il capo gruppo di FdI al governo, che proprio venerdì ha chiesto le dìmissioni di Renzi e Alfano, dopo che il vertice dei capi di Stato e di Governo riunitisi a Bruxelles hanno chiesto raid chirurgici contro i barconi che stanno per essere usati dagli scafisti, azioni di intelligence per distruggere il modello di business realizzato dai trafficanti di uomini sul modello degli interventi anti pirateria, al largo della Somalia, bocciando categoricamente l’operato del governo italiano. 

Poi arriva lei, l’esplosiva Giorgia Meloni che ha chiuso la serata, svelando e raccontando la tragicità di questo governo, come riesce a fare la voce grossa con i più deboli e soprattutto con gli italiani, ma non riesce a farsi rispettare in Europa. Sembra una storia grottesca quella raccontata dalla Meloni, ma i fatti di questo governo, come quello preceduto dal Letta e Monti sono la testimonianza di come i beni primari dei cittadini italiani siano stati svenduti alla Troika europea, come ormai le leggi siano state orchestrate affinché si possa perpetrate ogni abuso, facendo diventare l’Italia meta di illegalità e insicurezza:”l’ultima perla dell’UE è quella di far prelevare le impronte digitali dei migranti, così che i membri dell’UE sappiano bene riconoscere per non far entrare nei loro paesi… chi in Italia dobbiamo accogliere”. E la Meloni non lascia nulla all’immaginazione, l’Italia, se non cambia questa direttiva, diventerà la terra promessa non solo dei profughi, ma dei clandestini:”il Frontex riporta dati agghiaccianti e afferma che la quasi totalità di chi arriva non è un profugo, non sono famiglie che fuggono, non lo potrebbero essere se sono quasi tutti uomini, pochissimi bambini e donne, l’Italia non può essere distrutta da questa politica non senso” – fa notare la Meloni. Bersaglio delle sue stoccate sono Alfano, la Boldrini e Renzi. Le persone rispondono e applaudono, le realtà che racconta la Meloni loro le vivono nella quotidianità, ma la stoccata finale la Meloni la dedica all’elettorato:”per cambiare non si deve votare il partito più grande, è l’elettorato che fa la bilancia, parliamo tanto di sovranità popolare e poi ci prestiamo al gioco del più potente…noi siamo l’ago della bilancia e la sovranità popolare la esercitiamo con ogni singolo voto”- tuona la Meloni.

Le luci sono ancora accese, Marco Silvestroni saluta il pubblico e gli amici, quasi tutti rimangono in sala, vogliono ancora confrontarsi e stare assieme, si sentono parte di una grande famiglia, con progetti, idee e la voglia di mettersi in campo per cambiare Albano Laziale.

A sostenere Marco Silvestroni c’è anche Stefano Novelli, responsabile di FdI di Zagarolo, anche lui concorrerà alle elezioni amministrative quest’anno nel proprio comune. Scambiandosi un augurio reciproco fatto di stima e affetto, si salutano.
Marco Silvestroni per Albano sarà un riferimento importante, non a caso le liste che appoggiano questa battaglia sono tante, e la condivisione di quel progetto che li ha fatti unire sotto la sua guida sarà la vera forza trainante per poter dare un contributo decisivo al cambiamento tanto atteso. “Questa volta voto Silvestroni”… è questo lo slogan con cui parte questa energica campagna elettorale.