Albano Laziale, la Prefettura diffida il Comune e minaccia scioglimento. Silvestroni: “Così non si può andare avanti”

ALBANO LAZIALE (RM) – Ad Albano Laziale l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Marini è stata diffidata dalla Prefettura di Roma ad inviare il rendiconto di gestione dell’anno finanziario 2017 – il cui termine di approvazione è scaduto lo scorso 30 aprile – entro 20 giorni a partire da oggi, periodo dopo il quale saranno avviate le procedure di scioglimento del Consiglio comunale. E la Prefettura aveva già sollecitato l’Ente locale lo scorso 23 aprile a rispettare la scadenza di approvazione. Adesso la situazione appare molto più pesante per l’amministarzione Marini perché la prefettura ha avvertito che scioglierà il Consiglio comunale se non verrà rispettato l’ultimatum.

Marco Silvestroni (FdI): “Così non si può più andare avanti”

“In merito alla nota del Prefetto di Roma – Dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni – nella quale si intima l’amministrazione di Albano ad approvare urgentemente il rendiconto di gestione del 2017 altrimenti tra 20 giorni inizieranno le procedure di scioglimento del Consiglio Comunale. “E’ dal 26 Marzo – continua Silvestroni – che questa giunta a guida PD non convoca un Consiglio Comunale quando il rendiconto 2017 doveva essere approvato per legge entro il 30 Aprile 2018. A fine Marzo la maggioranza approvò unicamente il bilancio di previsione. Ma nonostante la disastrosa situazione della città che avrebbe richiesto adeguate coperture economiche per buche, parcheggi, sicurezza e decoro urbano, ci siamo trovati di fronte ad un bilancio senza programmazione, vuoto di linee politiche e soprattutto privo di stanziamenti a mio avviso urgenti. Abbiamo atteso invano una variazione sul bilancio per altri due mesi, ma invece è arrivata solo l’ennesima conferma dell’incapacità gestionale di questa amministrazione, che oggi viene certificata anche dal Prefetto della Provincia di Roma. Non mi sono mai augurato che la Città di Albano facesse questa fine – conclude il deputato nonché capogruppo in consiglio comunale di FdI – per avere dei vantaggi politici perché il miglioramento della qualità di vita dei cittadini è sempre stato al primo posto. Il fallimento di questa Amministrazione non è in discussione, bisogna immediatamente lavorare per dare riposte agli albanensi. Così davvero non si può più andare avanti”.